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Fiat, Barone: “Bene firma protocollo ma sono necessari controlli sui tempi di realizzazione opere”.

PALERMO. “E’ importante la firma del “Protocollo” per la realizzazione delle infrastrutture a Termini Imerese. Grazie a queste opere si rafforzerà, infatti, la prospettiva del rilancio del Polo industriale, dopo l’abbandono di Fiat. Fondamentale è poi la creazione di una grande area interportuale, di cui la Sicilia occidentale ha estremo bisogno”. Lo dice Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che aggiunge: “Sono tutte opere necessarie, soprattutto dopo il via libera della Comunità europea al Corridoio 1 che passerà attraverso la Sicilia. Per questo chiediamo di monitorare i tempi di apertura dei cantieri e la realizzazione di queste infrastrutture”. E il leader della Uil continua: “Sarà un’occasione di lavoro per gli operai del settore edile, oggi in sofferenza, e si potrà inoltre rafforzare il tessuto industriale manifatturiero che ha sofferto della difficoltà di collegamenti. Termini deve continuare a fare auto nell’ex stabilimento Fiat – conclude Barone – e deve consolidare l’indotto, vera criticità, per essere competitivi. Continuiamo a difendere chi oggi rischia il posto ma dobbiamo anche creare nuove occasioni di lavoro produttivo per i giovani”.

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Regionali, Barone: “Bene intesa con Governo per arretrati contrattuali. Ma serve l’Aran Sicilia”.

PALERMO. “Abbiamo chiesto, già da tempo e con forza, che ai dipendenti regionali vengano riconosciuti gli adeguamenti contrattuali del 2008/2009. Adeguamenti tra l’altro, già ottenuti dai dipendenti pubblici di tutta Italia”. Lo sostiene Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che aggiunge: “Oggi prendiamo atto, con soddisfazione, che anche il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, la pensi allo stesso modo e che ci sono le condizioni per una buona trattativa che porti a un’intesa con le organizzazioni sindacali. Per questo è fondamentale mantenere un ambito contrattuale come l’Aran Sicilia. Anche perché delegando queste funzioni all’Agenzia nazionale, come qualcuno chiede, sarebbe praticamente impossibile negoziare. Daremmo, inoltre, la possibilità a chi vuole descrivere i dipendenti regionali siciliani, come privilegiati e fannulloni, di fare facile demagogia”. E il leader della Uil conclude: “Lombardo ha riconosciuto che questa immagine è falsa e va respinta. Lo invitiamo, quindi, a non cadere in questa trappola e di affidarsi, migliorandone magari l’efficienza, all’Aran Sicilia”.

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Regionali, Barone: “Arretrati contrattuali in Finanziaria e subito confronto con l’Aran Sicilia. E sulle assenze servono norme più adeguate”.

PALERMO. “Insistiamo perché ai dipendenti regionali vengano riconosciuti gli adeguamenti contrattuali del 2008/2009. Ai dipendenti pubblici di tutta Italia sono già stati riconosciuti a tempo debito, i siciliani invece ancora oggi aspettano”. Lo dicono Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, e Gianni Borrelli della Uil Sicilia. E spiegano: “Reperite le risorse nella manovra economica, così come annunciato dal governo regionale, va fatto partire subito il confronto con l’Aran Sicilia. La Uil ritiene che sia possibile coniugare la disponibilità delle risorse degli arretrati contrattuali con la necessaria riqualificazione del personale, senza quindi creare costi aggiuntivi e rispettando la deliberazione della giunta di governo. Va verificata inoltre – continuano Barone e Borrelli – la problematica relativa alle assenze dei dipendenti. Bisogna capire perché le norme che avevano fatto diminuire l’assenteismo, sembrano non funzionare più. Probabilmente nella contrattazione, vanno ricercate soluzioni adeguate per ridurre le assenze senza penalizzare i diritti dei lavoratori”.

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Fondi Ue, Barone “Bene Alta velocità ma necessario anche con il Ponte”.

PALERMO. “Oggi la notizia positiva è che Bruxelles continuerà a sostenere il Corridoio 1, includendo la Sicilia. La Comunità europea però non finanzierà il Ponte ma l’Alta velocità Napoli-Palermo. Sappiamo però che per realizzarla, il Ponte sullo Stretto è assolutamente indispensabile. E’ necessario quindi che il governo appronti strumenti finanziari alternativi a quelli fino ad ora previsti per realizzare l’opera”. Lo dice Claudio Barone, segretario generale della Uil, che spiega: “Questo sindacato ha sempre sostenuto l’importanza del Ponte, non solo per il lavoro che potrebbe creare direttamente ma soprattutto perché obbliga a realizzare tutte le altre infrastrutture di collegamento, che altrimenti la Sicilia non vedrebbe mai. Chiediamo al governo regionale e ai parlamentari siciliani – conclude il leader della Uil – di vigilare affinché non ci siano ulteriori “colpi di scena” e che si possa proseguire alla realizzazione di un progetto fondamentale per la nostra Isola e per tutto il Paese”.

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Regione, personale proclama lo sciopero il 25 Ottobre.

PALERMO. Hanno proclamato lo sciopero, il prossimo 25 Ottobre, i 750 lavoratori dell’ex Arra, della Protezione civile e dell’assessorato Territorio e Ambiente. Cgil, Cisl, Uil, Sadirs e Ugl chiedono, adesso, che il governo stabilizzi questo personale. “Sono lavoratori – dice Gianni Borrelli della Uil – indispensabili per la tutela del territorio e delle acque. Il commissario dello Stato ha posto, poi, precisi vincoli contro un’ennesima proroga del contratto. Chiediamo, quindi, al governo regionale di applicare le norme esistenti attraverso atti amministrativi per dare un futuro a questi lavoratori. Se non avremo risposte – conclude Borrelli – non sono escluse altre forme di lotta.”.

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Termini, vertice positivo su futuro dei dipendenti dell´indotto

ROMA. La riunione in corso al ministero dello Sviluppo economico tra la Dr Motors e i sindacati per il futuro di Termini Imerese ha ribadito che i 350 dipendenti dell´indotto saranno trattati “esattamente come i 1,566 lavoratori diretti della Fiat”. Lo ha spiegato l´amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri, lasciando l´incontro. Nei prossimi giorni ci sarà un tavolo con la Fiat per discutere della cassa integrazione per cessata attività e gli incentivi per i pensionamenti. Si continuerà a lavorare su due tavoli paralleli con una nuova riunione con Dr Motors la prossima settimana per fare il punto sullo stato della trattativa con la Fiat. Secondo Arcuri non viene trattata attualmente la questione di una partecipazione pubblica nell´azionariato. “Abbiamo fatto un passo avanti definitivo sull´indotto – ha detto l´amministratore delegato – continuiamo a convergere verso una soluzione che incontri l´interesse di tutti”. – E´ ottimista l´imprenditore Massimo Di Risio sulla possibilità di ottenere un accordo con i sindacati sul futuro dello stabilimento di Termini Imerese, ma “é una lotta contro il tempo”, dice ai giornalisti entrando al ministero dello Sviluppo economico. “Non credo che avremo molte difficoltà se ci sarà buonsenso da parte di tutti”, ha dichiarato il titolare della Dr Motors. “Sulle garanzie occupazionali crediamo di poterle garantire in qualche modo – ha aggiunto – auspichiamo una accelerazione della trattativa. Abbiamo bisogno di tempi brevi”. “La riunione con l´indotto di venerdì è andata bene però questa è una lotta contro il tempo”, ha sottolineato. Da parte sua, Di Risio rivendica “nessuna chiusura” all´ipotesi di avere lavoratori tra gli azionisti, come proposto dalla Regione Sicilia, quanto invece ad una partecipazione pubblica nell´azionariato “ne saremmo contenti”, ha detto. AGGIORNAMENTO DELLE 17.18. Il 18 ottobre ci sarà un nuovo incontro tra i sindacati e la DR Motor sullo stabilimento di Termini Imerese. La trattativa continuerà anche con Fiat su un tavolo parallelo, secondo quanto si apprende da fonti sindacali. AGGIORNAMENTO DELLE 17.29. UILM: DA DR GARANZIE SU CONTRATTI E INDOTTO. “Acquisita la disponibilità di Di Risio a cercare una soluzione per l´indotto ed a garantire ai lavoratori condizioni contrattuali invariate, diventa urgente incontrare Fiat per poter proseguire utilmente il negoziato”. Lo dichiara il segretario nazionale della Uilm Eros Panicali in una nota diffusa al termine dell´incontro sul futuro di Termini Imerese. “Di Risio -spiega Panicali -é disponibile ad assumere alle stesse condizioni salariali e contrattuali attualmente vigenti in Fiat. Per quanto concerne, invece, i lavoratori dell´indotto, la tutela passa attraverso un duplice impegno: verificare la possibilità di dare continuità ai rapporti di servizio e di fornitura e assorbire eventuali esuberi comunque determinatisi nell´indotto, una volta assunti i lavoratori di Fiat”.

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Regione, Barone: “Politica nel caos ma basta fare danni”.

“Ci troviamo ad affrontare un momento di grande caos, sia a livello nazionale che regionale. Bisogna, quindi, evitare che gli scontri della politica impediscano di realizzare interventi necessari per la crescita e lo sviluppo della nostra regione. O che, peggio ancora, si facciano danni”. Lo dice Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che aggiunge: “Ad esempio, abolire l´Aran regionale per scaricare le competenze su quello nazionale sarebbe si´ possibile ma solo su carta. L´Aran nazionale non ha, infatti, le giuste competenze e la volonta´ per occuparsi del personale della Regione siciliana. Di fatto non avremmo piu´ una sede negoziale per affrontare problemi contrattuali e organizzativi, in un momento in cui si vuole procedere alla riforma della macchina burocratica”. E il leader della Uil continua: “Bisogna inoltre stabilizzare i 750 lavoratori dell´ex Arra e della Protezione civile. Personale indispensabile per la tutela del territorio e delle acque. Il commissario dello Stato ha posto, poi, precisi vincoli contro un´ennesima proroga del contratto. Chiediamo, quindi, al governo regionale di aprire un confronto sulla manovra finanziaria per capire che soluzioni concrete si propongono. Se non avremo risposte non sono escluse forme di lotta. Sui temi di ordine piu´ generale – conclude Barone – dalle Politiche attive del lavoro ai problemi del credito e dello sviluppo, e´ bene che ci sia rapidamente un ampio tavolo di confronto in cui emerga il reale livello di condivisione degli interventi previsti. Senza idee chiare il passaggio della manovra dall´Assemblea regionale diventerebbe un continuo balletto”.

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Rifiuti: aut aut di imprese e sindacati a regione

Dieci giorni di tempo per tamponare la situazione debitoria degli Ato e trovare le risorse da corrispondere alle imprese che gestiscono la raccolta dei rifiuti, altrimenti il servizio sara´ “interrotto in tutta l´isola”. L´aut aut al governo regionale e alle amministrazioni locali e´ arrivato oggi pomeriggio al termine di una riunione congiunta tra il Comitato delle Imprese dei servizi di igiene ambientale a cui aderiscono 12 aziende del settore (Agesp spa, Aimeri srl, Bono slp srl, Dusty srl, Ecoin srl, Gesenu spa, Icos srl, Igm srl, Iseda srl, Mosema Spa, Sam srl, Simco srl) e i sindacati regionali di categoria Fp Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti. All´ordine del giorno la fallimentare gestione degli Ato rifiuti che ha determinato “un buco di circa un miliardo di Euro e a cui – si legge nel documento congiunto redatto alla fine dell´incontro – si cerca di far fronte con un bando di gara piu´ volte inutilmente reiterato dalla Regione allo scopo di individuare un Istituto di Credito disposto ad anticipare le somme necessarie”. Imprese e sindacati chiedono di dare “priorita´ immediata ai crediti vantati dalle imprese nei confronti degli Ato, il cui ordine di grandezza si aggira intorno a 200 milioni”. “Qualora la problematica non trovasse soluzione entro il 20 ottobre – scrivono aziende e rappresentanti dei lavoratori – le forze imprenditoriali e quelle sociali, loro malgrado, saranno costrette ad interrompere il servizio di raccolta rifiuti in tutta la Sicilia e a mettere in campo tutte le forme di lotta per potere garantire i livelli occupazionali, la tutela ambientale e la retribuzione dei lavoratori, in un settore che necessita di una vera, sana e condivisa riforma nell´interesse di tutti i cittadini”.

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Finanziaria, Barone: “Necessarie modifiche alla manovra. Subito confronto o partiranno iniziative di lotta”.

PALERMO. “Non è previsto il rinnovo dei contratti dei dipendenti regionali e si tagliano enti senza curarsi delle conseguenze. Se il testo della manovra economica, approvato dalla giunta di governo, non sarà modificato ci saranno gravi conseguenze”. Lo dice Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che spiega: “Insistiamo sul fatto che la chiusura dell’Aran Sicilia sarebbe un clamoroso errore perché renderebbe difficile la gestione dei contratti e dell’organizzazione del lavoro dei dipendenti regionali, proprio nel momento in cui si parla di modernizzare e razionalizzare la Pubblica Amministrazione. Il tutto, mentre non si rendono disponibili le risorse per onorare l’impegno a rinnovare i contratti dei pubblici dipendenti”. E il leader della Uil continua: “E’ prevista, inoltre, la chiusura dell’Istituto Zooprofilattico ma non si dice che fine farà il personale e chi dovrà svolgere il servizio di tutela sanitaria. Non ci sembra, questa, una buona idea di razionalizzazione della spesa. Si tagliano, infatti, servizi utili anziché sprechi. E sono in scadenza – conclude Barone – i contratti dei 750 lavoratori della Protezione civile, dell’ex Arra e del Dipartimento Territorio e Ambiente. Si tratta di figure professionali di alto livello, già pagate dalla Regione, senza i quali non si potrebbe operare la tutela del territorio e la gestione delle acque. Su tutti questi temi la Uil chiede incontri urgenti per concordare modifiche alla manovra in assenza delle quali saremo costretti ad assumere iniziative di lotta”.Lo dice Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che spiega: “Insistiamo sul fatto che la chiusura dell’Aran Sicilia sarebbe un clamoroso errore perché renderebbe difficile la gestione dei contratti e dell’organizzazione del lavoro dei dipendenti regionali, proprio nel momento in cui si parla di modernizzare e razionalizzare la Pubblica Amministrazione. Il tutto, mentre non si rendono disponibili le risorse per onorare l’impegno a rinnovare i contratti dei pubblici dipendenti”. E il leader della Uil continua: “E’ prevista, inoltre, la chiusura dell’Istituto Zooprofilattico ma non si dice che fine farà il personale e chi dovrà svolgere il servizio di tutela sanitaria. Non ci sembra, questa, una buona idea di razionalizzazione della spesa. Si tagliano, infatti, servizi utili anziché sprechi. E sono in scadenza – conclude Barone – i contratti dei 750 lavoratori della Protezione civile, dell’ex Arra e del Dipartimento Territorio e Ambiente. Si tratta di figure professionali di alto livello, già pagate dalla Regione, senza i quali non si potrebbe operare la tutela del territorio e la gestione delle acque. Su tutti questi temi la Uil chiede incontri urgenti per concordare modifiche alla manovra in assenza delle quali saremo costretti ad assumere iniziative di lotta”.

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Finanziaria, Uil Sicilia: “Necessario il rinnovo del contratto di lavoro dei dipendenti della Regione”.

PALERMO. “E’ realistico e fondato chiedere al Governo che nella manovra finanziaria 2012, siano appostate le risorse necessarie per il rinnovo del contratto di lavoro dei dipendenti della Regione siciliana. Dipendenti che non possono essere penalizzati due volte: prima dal mancato rinnovo del contratto di lavoro 2008-2009 e oggi dal blocco operato dal ministro Brunetta”. Lo dicono Claudio Barone, segretario della Uil Sicilia e Gianni Borrelli, responsabile Pubblico Impiego della Uil Sicilia. E Barone precisa: “Si deve riorganizzare la macchina regionale e renderla più efficiente ma si può fare solo valorizzando e motivando il personale e non penalizzandolo. Per questo siamo anche assolutamente contrari alla soppressione dell’Aran Sicilia che è l’interlocutore naturale per la contrattazione e la gestione del personale siciliano. E l’ipotesi di contrattare a Roma trattamenti economici e organizzazione del lavoro dei dipendenti della Regione, è assolutamente impraticabile. E Borrelli continua: “Non meno importante è la necessità di dare continuità ai lavoratori, 750 in tutto, della Protezione civile, dell’ex Arra e del Dipartimento Territorio e Ambiente. Si tratta di figure professionali di alto livello, già pagate dalla Regione, senza i quali non si potrebbe operare la tutela del territorio e la gestione delle acque. Per questo la Uil chiede un incontro urgente con l’obiettivo di definire procedure e provvedimenti concreti per tutelare questi lavoratori. Nella Finanziaria 2010 – conclude Borrelli – era stata introdotta una norma che prevedeva la stabilizzazione di questo personale. Quindi chiediamo che, nel rispetto della legge e le legittime aspettative degli altri lavoratori, vengano messi in atto tutti i provvedimenti più opportuni. Questo sindacato si riserva di promuovere iniziative di lotta, compresa la proclamazione dello sciopero, qualora non dovessero esserci risposte adeguate nei prossimi giorni”.