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Cgil, Cisl e Uil: “Confronto su Finanziaria continua ma senza risposte concrete sarà sciopero”.

PALERMO. “Il confronto con il Governo regionale sulla Finanziaria prosegue ma ancora oggi non abbiamo ricevuto risposte concrete a tutela dell’occupazione e dei lavoratori siciliani”. Lo dicono i segretari generali di Cgil Sicilia, Michele Pagliaro, di Cisl Sicilia, Mimmo Milazzo e della Uil Sicilia, Claudio Barone, all´indomani del confronto con il Governo Crocetta. E aggiungono: “Senza un cambio di rotta continuerà lo stato di agitazione e tutte le forme di protesta già proclamate con lo sciopero in programma il 20 Marzo”.

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BARBAGALLO A PALERMO AL CONSIGLIO CONFEDERALE REGIONALE UIL SICILIA

“Ripartire dalla Sicilia, le proposte della Uil per rilanciare lo sviluppo e difendere il lavoro pubblico e privato”. Questo il titolo della riunione del Consiglio Confederale Regionale della UIL Sicilia che si svolgerà a Palermo il 19 Febbraio 2015 all’Hotel San Paolo Palace con inizio alle ore 9,30. Concluderà i lavori il Segretario Generale della UIL Carmelo Barbagallo.

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Almaviva, Tumminia (Uilcom Sicilia): “Futuro di 1.600 lavoratori a rischio. Senza risposte immediate pronti allo sciopero”.

PALERMO. La Uilcom Sicilia, guidata da Giuseppe Tumminia, non abbassa la guardia ed è pronta allo sciopero per difendere i 1.600 lavoratori di Almaviva che rischiano di perdere il proprio posto. Dai tavoli nazionali, infatti, filtra la notizia che è sempre più imminente la possibilità, già manifestata dall’Azienda, di dichiararli in esubero. “Siamo pronti allo sciopero – dice il leader della Uilcom Sicilia – . Porteremo ancora una volta migliaia di uomini e donne in piazza. Si tratta di giovani lavoratori in maggioranza part time non possono rischiare di perdere l’unica fonte di sostentamento Non si possono gestire gli appalti, specie se da committenti pubblici, in totale libertà senza valutare le conseguenze sui lavoratori ma è necessario rispettare i vincoli che prevede la legislazione. Chiediamo, quindi, al Presidente Crocetta e al sindaco di Palermo Orlando di prendere pubblicamente posizione, sollecitando anche il Governo nazionale a investire in attività nel Mezzogiorno”.

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Milleproroghe, Borrelli (Uil Temp): “Ecco i fondi per 519 collaboratori scolastici della provincia di Palermo. Garantiti servizi per il 2015”.

PALERMO. “Trovati i fondi per i 519 collaboratori scolastici della Provincia di Palermo. Il servizio di pulizia e sorveglianza nelle scuole sarà quindi assicurato per tutto l’anno e i lavoratori possono finalmente tirare un sospiro di sollievo”. Lo dice Danilo Borrelli, segretario generale della UilTemp Palermo, che spiega: “La copertura è stata garantita per tutto il 2015. L’emendamento governativo, presentato dal sottosegretario Davide Faraone e da due senatori palermitani, è contenuto nel decreto Milleproroghe. Un passo importante, per questo sindacato, perché tutela centinaia di famiglie ma soprattutto prevede la possibilità di soluzione stabile in tempi rapidi. Per definire l’accordo, mettere fine ad anni di precarietà e riformare il settore la UilTemp, insieme altre organizzazioni confederali, ha chiesto l’attivazione di un tavolo di confronto con il dirigente regionale scolastico, Altomonte, e il sottosegretario Faraone che ha già assicurato la sua presenza.

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ECONOMIA AFFONDA. GOVERNO LATITA. CGIL CISL UIL: “SENZA UN CAMBIO DI ROTTA LOTTA SEMPRE PIU’ DURA”

PALERMO. “Se non ci sarà un cambio di rotta andremo verso forme di lotta sempre più dure”: lo hanno detto Cgil, Cisl e Uil regionali nel corso di un’assemblea unitaria convocata per fare il punto sulla crisi in Sicilia e rilanciare l’iniziativa sindacale. Critiche le confederazioni nei confronti del governo Crocetta che “ha solo annunciato ma non realizzato le riforme, non fa niente per lo sviluppo né può pensare di coinvolgere i sindacati solo per gestire tagli ed emergenze”. Nel corso del dibattito è stato annunciato lo sciopero regionale dei ferrovieri per il 25 marzo contro la soppressione dei treni a lunga percorrenza e il taglio delle navi per l’attraversamento dello Stretto. In stato di agitazione anche tutte le altre categorie. Tra i punti del documento presentato da Cgil, Cisl e Uil, il risanamento finanziario, una spending review che colpisca sprechi e privilegi e non lavoratori e pensionati, le riforme dei settori chiave: dalla pubblica amministrazione, agli assetti istituzionali, dalla formazione professionale alle politiche sociali a partire dalla istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza. Ma anche le politiche per il rilancio dei settori produttivi, cominciando con la creazione di una cabina di regia tra pubblica amministrazione e parti sociali per monitorare le emergenze e sbloccare gli investimenti. “A due anni dall’insediamento del governo regionale – ha detto il segretario generale della Cgil Sicilia, Michele Pagliaro – le riforme e le misure per lo sviluppo sono al palo, in un contesto di povertà crescente in cui una famiglia su due vive in uno stato di deprivazione. La situazione è talmente critica e l’azione di governo talmente deficitaria – ha sottolineato – che con oggi vogliamo lanciare un segnale e dire che così non può più andare avanti”. “Serve chiarezza sui conti e soprattutto – ha detto Mimmo Milazzo, numero uno della Cisl Sicilia – l’applicazione nell’Isola delle norme nazionali sui costi standard per la Regione e gli enti sottoposti a vigilanza e controllo regionale, sanità compresa. Inoltre, prima di parlare di tagli di personale, la Regione – ha aggiunto – tagli i costi intermedi: consulenze, sprechi, consigli d’amministrazione, ruberie”. Per Claudio Barone, segretario della Uil Sicilia: “Sino ad oggi non è stata fatta alcuna riforma. In strada ci sono quattromila lavoratori della formazione professionale che non hanno alcuna alternativa e anche sulla riforma delle Province manca la garanzia occupazionale per i dipendenti. Così – ha sottolineato – si rischia una vera e propria macelleria sociale”. Dal 2008 ad oggi è andato il fumo in Sicilia il 40% del valore aggiunto dell’industria, gli investimenti si sono pressoché dimezzati, 230 mila posti di lavoro sono andati perduti e il Pil è calato del 16%. “Non è accettabile – si legge nel documento dei sindacati – il continuo inasprimento della pressione fiscale sulle famiglie che in Sicilia per il 52,6% versano in stato di deprivazione con la tendenza a scivolare verso la condizione di povertà relativa (32,5% delle famiglie) e assoluta (15,8% dei nuclei familiari)”. Per oggi pomeriggio i sindacati sono stati convocati alla presidenza della Regione sul tema della riforma della pubblica amministrazione.

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Province, Barone e Crimi: “La legge sui Consorzi dei Comuni va modificata per tutelare i lavoratori”.

Palermo. “Nel disegno di legge sull’abolizione delle Province, ad oggi non ci sono sufficienti garanzie per i lavoratori. Chiediamo, quindi, una modifica del testo affinché tutti i dipendenti delle Province passino in capo ai Consorzi dei Comuni. Non possono essere previsti albi per i lavoratori in eccedenza”. Lo dice Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, e Luca Crimi della Uil Fpl che aggiungono: “La Regione siciliana è obbligata a portare avanti questa riforma ma non può farla a spese dei lavoratori. Per la Uil vanno subito chiariti gli effetti della scelta di allargare le competenze dei Consorzi. Ad esempio se la Regione cede il servizio di Motorizzazione bisogna capire a quali condizioni transita il personale. Più preoccupante è la previsione di affidare ai Consorzi anche la Formazione professionale. Già ci sono 4mila lavoratori licenziati e c’è il rischio concreto che anche gli altri 4mila seguano lo stesso destino senza sapere se la soluzione la dovrà trovare la Regione o i Consorzi, nella più totale irresponsabilità. Infine resta il problema dei lavoratori delle Partecipate, che vanno tutelati anche loro. Questo sindacato è consapevole che una legge va fatta ma l’attuale testo va modificato per evitare poi di trovarci di fronte a un quadro ingestibile”.

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Depuratori, Gallo: “Il Governo Crocetta è indifferente allo sviluppo produttivo. E’ il momento di cambiare rotta”.

Palermo. “E’ stato necessario un intervento autorevole del premier Renzi per non perdere in fondi destinati agli impianti di depurazione, fondamentali per la nostra regione. Con questo miliardo sarà possibile avviare cantieri per opere importanti e creare occupazione in un momento di forte crisi economica. La politica siciliana, indifferente allo sviluppo produttivo, fino ad ora ha cercato il consenso solo tramite l´assistenzialismo e ha rischiato di perdere anche questa importante occasione”. Lo dice Angelo Gallo, segretario regionale della Feneal Uil, che aggiunge: “E’ giunto il momento di cambiare rotta. Il Governo regionale deve pensare allo sviluppo e all’occupazione ma soprattutto garantire servizi essenziali ai cittadini che pagano tasse sempre più alte”.

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CGIL, CISL E UIL: GOVERNO CAMBI PASSO E DIA IL VIA A PERCORSO UNITARIO

Palermo. Cgil, Cisl e Uil siciliane danno il via al percorso unitario annunciato la settimana scorsa, con l’obiettivo di spingere il governo regionale a cambiare rotta sulle politiche economiche e di bilancio e ad accelerare il passo sulle riforme. Il primo appuntamento è un attivo regionale unitario dei quadri, che si terrà il 17 febbraio. La decisione è scaturita da un vertice delle tre segreterie confederali, che ieri hanno fatto il punto sulle principali vertenze, sulle riforme al palo e sulla situazione economico- finanziaria della regione. Dalla riforma degli assetti istituzionali a un nuovo sistema di gestione dei rifiuti, dalle riforme della formazione professionale e delle Partecipate a una seria spending review che realizzi vere economie con l’introduzione ad esempio della massima trasparenza negli acquisti di beni e servizi e nel sistema degli appalti pubblici. Quel che più preoccupa i sindacati è la situazione dei conti della regione, argomento sul quale Cgil Cisl e Uil hanno già chiesto un incontro al governatore Crocetta. “Quel che ci preme- affermano i segretari generali Michele Pagliaro, Mimmo Milazzo e Claudio Barone- è l’apertura di un dialogo per la costruzione di una nuova visione dello sviluppo nella nostra regione e per un’azione di governo che affronti i problemi sul tappeto, cosa che oggi non accade”. Per Cgil, Cisl e Uil i primi obiettivi sono “le politiche di risanamento finanziario e di ristrutturazione della spesa pubblica e l’utilizzo dei Fondi europei in coerenza con gli obiettivi e i tempi dati dall’Europa”. “Una regione che vende le proprie quote del patto di stabilità alla Puglia- osservano Pagliaro, Milazzo e Barone – è una regione che non ha idea di cosa significhi spesa coerente dei fondi europei”. I sindacati puntano anche alla costituzione di un’ unità di crisi sui settori produttivi, per monitorare le criticità: dall’Eni, alla Fiat, ai punti di maggiore eccellenza fino alle realtà più piccole”. “ Mentre il confronto con gli assessori sui vari settori è ripreso- osservano i tre segretari generali- siamo ancora in attesa della convocazione di Crocetta, con il convincimento che la grave situazione della Sicilia esige una chiarezza assoluta nelle idee e nei percorsi, cosa che nelle politiche di bilancio non ravvisiamo affatto, una operatività immediata, un dialogo sociale serrato finalizzato anche a ricostruire un clima di fiducia oggi venuto meno. Sono questi gli obiettivi del percorso unitario che abbiamo avviato”.

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Lavoro, Barone: “Risorse per cassa integrazione e garanzie per gli operatori degli ex Sportelli. Caruso adesso dia risposte concrete”.

PALERMO. “Bisogna rendere disponibili le risorse per la cassa integrazione al fine di garantire un sostegno al reddito a migliaia di lavoratori ed evitare la chiusura di centinaia di imprese. E ancora, è necessario salvaguardare gli operatori degli ex Sportelli multifunzionali che fra tre mesi concluderanno il loro rapporto con il Ciapi senza nessuna alternativa”. Sono queste le richieste che il segretario generale della Uil Sicilia, Claudio Barone, rivolgerà oggi all’assessore regionale Caruso durante gli incontri, richiesti con forza dalle organizzazioni sindacali, e fissati per questo pomeriggio alle 14 e alle 16 in via Trinacria. E Barone precisa: “I 15 milioni recuperati da Roma per la cassa integrazione non sono sufficienti. Occorre, quindi, utilizzare i fondi Pac per rispondere alle migliaia di domande di ammortizzatori sociali, ancora non coperte, per altri 70 milioni. Per quanto riguarda invece i lavoratori degli ex Sportelli, che garantiscono il servizio con risultati positivi – continua il leader della Uil – occorre che alla scadenza del rapporto con il Ciapi, il Governo regionale garantisca loro la continuità occupazionale con opportune norme. L’assessore Caruso, dopo il nostro duro dissenso alle sue prime dichiarazioni, ha dimostrato sensibilità convocando le organizzazioni sindacali. Ma è chiaro che servono soluzioni e garanzie immediate e concrete per dare un assetto stabile al sistema e garantire i lavoratori. Altrimenti, senza risposte e di fronte alla disperazione della gente, il sindacato scenderà in piazza con lotte sempre più dure”.