Palermo. “La chiusura di alcune sedi dell’Agenzia delle Entrate in Sicilia avrà due conseguenze importanti: l’arretramento della presenza dello Stato e forti disagi per dipendenti, utenti e commercialisti”. Lo dice il segretario generale della Uil Pubblica Amministrazione, Alfonso Farruggia, che commenta la chiusura ormai prossima degli uffici di Canicattì, Taormina, Milazzo, Patti , Castelvetrano, Gela, Modica e Noto, secondo i tagli previsti dalla spending review. “La Uilpa – sottolinea Farruggia – non è contraria al piano di rientro varato dal governo nazionale. Riteniamo però che i tagli debbano essere praticati con criteri logici”. Il sindacato metterà in atto tutte le azioni di protesta possibili per difendere la continuità dell’attività delle sedi territoriali.
Mese: Ottobre 2015
Legge sull’acqua, Barone: “Prevedibile l’impugnativa. Adesso Governo Crocetta apra confronto con le parti sociali”.
Palermo. “L’idea di tornare ad un sistema idrico gestito dai singoli comuni è sbagliata e la Uil Sicilia lo ha sempre sostenuto. Non solo perché queste norme, ora bocciate dal Consiglio dei ministri, hanno portato già centinaia di lavoratori del settore in una condizione di incertezza sul futuro occupazionale ma soprattutto perché la frammentazione della gestione avrebbe garantito solo i Comuni più fortunati e in grado di reperire risorse per investire sul servizio idrico, abbandonando il resto della rete ad una condizione di degrado”. Lo dice il segretario generale della Uil Sicilia, Claudio Barone, che aggiunge : “L’impugnativa adesso obbliga la Regione siciliana a riformulare la legge. Questa volta chiediamo al Governo Crocetta di non seguire suggestioni ideologiche ma di aprire un confronto con le parti sociali, che conoscono le problematiche del servizio, per individuare modalità di gestione efficienti che possano ottimizzare le risorse dei nostri bacini idrografici”.
Regione, Barone: “Se il bilancio è in default subito misure per mettere in sicurezza precari, stipendi e opere urgenti”.
Palermo. “La conflittualità fra Governo regionale e Governo nazionale rischia di ammazzare la Sicilia. Siamo oramai da tempo in una condizione di continua emergenza, per qualsiasi attività mancano le risorse e si tenta di tappare i buchi con soluzioni estemporanee ma con un equilibrio sempre più precario. Non è possibile continuare in questo modo”. Lo dice il segretario generale della Uil Sicilia, Claudio Barone, commentando la manovra di Renzi che per l’Isola non ha destinato nemmeno un euro. E aggiunge : “A queste condizioni non ha senso parlare di risanamento. Se il bilancio regionale è in default, bisogna adottare subito misure per mettere in sicurezza i precari, gli stipendi diretti e indiretti e le spese non rinviabili come per esempio quelle per gli interventi sulla rete stradale, oggi colabrodo. I siciliani non possono subire gli effetti devastanti di uno scontro politico senza quartiere”. E il leader della Uil continua: “C’è chi vorrebbe scatenare anche una guerra fra poveri. E’ demagogico sostenere, infatti, che gli 80milioni destinati ai Forestali per ultimare le giornate entro fine anno vengano tolti ai lavoratori edili, che hanno invece a disposizione 4miliardi per avviare subito opere cantierabili. La politica non può occuparsi solo delle sue faide mentre la disperazione continua a crescere. La Uil non accetterà mai il tentativo di mettere lavoratori contro lavoratori ed è pronta a indire, giorno per giorno, iniziative di sciopero e protesta che inchiodino i colpevoli di questo disastro alle loro responsabilità e che consentano di trovare soluzioni vere evitando la macelleria sociale”.
Rai Sicilia, la Uilcom è il primo sindacato
Palermo. La Uilcom conquista la Rai Sicilia, registrando una forte crescita della rappresentanza sindacale con l’aumento degli iscritti. Il palermitano Franco Mendola è il nuovo responsabile nazionale delle sedi regionali Rai. L’assemblea dei lavoratori si è svolta a Palermo, alla presenza del coordinatore nazionale, Maurizio Lepri. Attenzione rivolta soprattutto alla struttura siciliana, importante presidio di sviluppo socio-culturale. “Rinnovo del contratto scaduto da due anni, il mantenimento dei livelli occupazionali, la crescita professionale dei lavoratori funzionale all’evoluzione tecnologica di Rai, sono le priorità individuate e che intendiamo portare avanti”, sostiene il segretario regionale della Uilcom Sicilia, Giuseppe Tumminia.
Uil Sicilia, Borrelli entra a far parte della segretaria regionale
Palermo. Il Consiglio generale confederale della Uil Sicilia, su proposta del segretario generale Claudio Barone, ha eletto Gianni Borrelli nuovo componente della segreteria regionale con delega su Palermo. Borrelli, 55 anni sposato e padre di due figli, è impegnato nell’attività sindacale da oltre vent’anni. E’ già segretario della UilTemp Palermo, la categoria che si occupa dei precari, e responsabile del Pubblico Impiego della Uil Sicilia.
Formazione, Raimondi: “Nuovo ritardo sull’accreditamento degli enti. Basta lentezze, servono risposte immediate per il settore”.
Palermo. “Non sono ancora pronte le nuove regole sull’accreditamento degli enti. Per questo motivo la dirigente Rosa Corsello si è trovata costretta a rinviare di altri 15 giorni la presentazione dei progetti per avviare le Agenzie per il Lavoro che affiancheranno i Centri per l’Impiego in Sicilia. Slitta anche l’inizio dei nuovi corsi di Formazione e la gran parte dei settemila lavoratori non potranno rientrare in servizio e nemmeno percepire il sostegno al reddito. Insomma è una vera e propria emergenza sociale a cui il Governo Crocetta ancora oggi non è riuscito a dare risposte concrete”. L’allarme lo lancia Giuseppe Raimondi, segretario regionale della Uil Sicilia, che spiega: “Il dipartimento Istruzione e Formazione, sino ad oggi, non è riuscito a mettere in campo procedure amministrative veloci in grado di dare risposte immediate ai bisogni del settore: dai lavoratori agli allievi e dall’avvio dei corsi sino alla presentazione di nuovi progetti mandando il settore nel caos. Continuando a rispettare questa tabella di marcia, è sicuro che in Sicilia, anche le risorse europee saranno spese in minima parte. Ricordiamo, infatti, che è già trascorso un anno dall’approvazione del Por Fse e non si conoscono ancora uffici ed enti intermedi che dovranno gestire i fondi”. Raimondi aggiunge: “Continuiamo a chiedere agli Enti di non licenziare ma di adottare ogni strumento utile per la tutela del posto di lavoro in attesa che il sistema riparta. Al Governo regionale, invece, di assumere una posizione chiara e netta per assicurare il funzionamento del settore. La Uil, da sempre aperta al confronto, continuerà a spingere per la riforma della Formazione. Senza risultati saremo presto costretti a ritornare in piazza”.
Lavoro e sviluppo, Barone: “In Sicilia è un disastro. E’ necessario cambiare subito rotta“.
Palermo. “In Sicilia negli ultimi 4 anni sono andati in fumo 170mila di posti di lavoro. Dati alla mano il Pil nell’Isola, dal 2008 al 2014, è caduto del 17%. In particolare -40% nell’Industria e -58% in quello delle Costruzioni. Non ci sono prospettive per i giovani (il 54% è senza lavoro) di trovare occupazione e per i precari (circa ventimila) è sempre più difficile ottenere l’ennesima proroga dei contratti. Insomma è un disastro”. Lo dice Claudio Barone segretario generale della Uil Sicilia, che stamane a Palermo ha aperto i lavori del Consiglio regionale affrontando tutte le emergenze siciliane. E continua: “Nella Formazione professionale, la mancanza di una riforma ha causato settemila licenziamenti mentre si vuole tagliare sui Forestali senza, però, provvedere ad una seria politica di tutela del territorio. Drammatica la condizione in cui versano i collegamenti: autostrade interrotte, rete stradale colabrodo, collegamenti marittimi e ferroviari insufficienti. In queste condizioni è difficile attirare investimenti e creare buoni posti di lavoro. Serve rilanciare l’economia ma bisogna fare presto perché nel frattempo le imprese chiudono e si blocca la strada a nuovi investitori, non ultimo la San Pellegrino che continuando così rinuncerà alle sue attività nell’Isola”. Il leader della Uil Sicilia aggiunge: “Siamo stati la prima regione d’Italia ad annunciare l’abolizione delle Province. Ad oggi siamo l’unica regione a non avere questa norma. La Delrio, seppure discutibile, ha comunque consentito di attivare nel resto del Paese procedure di mobilità e ricollocazione del personale. Invitiamo il Governo regionale, ancora una volta, ad appassionarsi meno ad esercizi di capziosa ingegneria istituzionale per aprire un confronto vero su personale, finanziamenti e funzioni dei soggetti che devono subentrare alle ex Province. Anche per la riforma del Sistema dei Rifiuti è in atto un braccio di ferro. Il Governo regionale, infatti, ha bloccato la costruzione dei grandi termovalorizzatori e si è scatenata la guerra delle discariche. Il Governo nazionale assegnerebbe alla Sicilia la costruzione di tre termovalorizzatori ma ci sembra più condivisibile l’ipotesi di realizzarne di più, più piccoli ma con una migliore collocazione. Sugli Enti locali – continua Barone – grava anche la spada di Damocle dei precari. La legge D’Alia impone tra due mesi di stabilizzarli o licenziarli. E’ necessario, quindi, prevedere subito un meccanismo di incentivi e disincentivi che renda possibile almeno l’inizio di questo processo. Non è importante solo tagliare. Bisogna vedere se si colpiscono anche sprechi e servizi e bisogna evitare la macelleria sociale. Utilizzare i Fondi Ue – precisa Barone – è importante anche per far ripartire il settore produttivo, come quello dell’Edilizia. I dati dell’Ance descrivono un drammatico crollo dovuto al blocco degli appalti pubblici. Il che è paradossale se guardiamo alla condizione in cui versano i collegamenti della nostra regione. Occorre subito un piano di manutenzione straordinario e di messa in sicurezza della rete e del territorio. L’altra infrastruttura necessaria per nostra regione è la banda larga. Su sette miliardi di euro previsti per il nostro Paese, quasi 250milioni potrebbero essere spesi in Sicilia. Anni di lavoro per metalmeccanici e telefonici. Bisogna dare una spinta e la può dare solo il sindacato e il mondo del lavoro. Oggi assistiamo con preoccupazione a una classe politica regionale che pensa solo a tirare avanti sino a fine legislatura. La Uil in Sicilia, come nel resto d’Italia, darà battaglia convinta che ci sono tutte le condizioni per cambiare. Ma in meglio”.
Regione, Barone: “Blocco della spesa? Governo spieghi adesso che cosa intende fare per evitare drammi e disagi”.
Palermo. “Il Governo regionale deve spiegarci cosa comporterà questo annunciato blocco della spesa. Non basta dire che saranno garantiti gli stipendi dei dipendenti regionali per poi scoprire, invece, che non lo saranno quelli di migliaia di lavoratori che dipendono in modo indiretto dall’Amministrazione (dalla Formazione professionale, agli esattoriali sino alle Partecipate). Bisogna capire, inoltre, se saranno disponibili le risorse per le emergenze che si verificano oramai ogni giorno nell’Isola, come le autostrade e le strade franate” . A commentare le dichiarazioni dell’assessore Baccei dopo l’audizione di oggi alla Corte dei Conti è il segretario generale della Uil Sicilia, Claudio Barone, che aggiunge: “Il Governo Crocetta ha sino ad ora disatteso un obbligo di legge che prevede di sentire le parti sociali nella predisposizione della manovra finanziaria. La drammatica crisi di liquidità in cui versa la Regione è nota. Non si può fare come gli struzzi e mettere la testa sotto la sabbia ma bisogna individuare soluzioni, prima che scoppino le emergenze e la situazione diventi drammatica. Per questo continuiamo a chiedere con forza un confronto vero.
Immagine: di autore incerto disponibile su internet-Policy
Formazione, Raimondi: “Siamo al collasso. Servono risorse e un’azione di Governo forte per rilanciare il settore”.
Palermo. “La Formazione professionale oggi versa in una drammatica condizione. Le nuove regole sull’accreditamento dei nuovi organismi, infatti, non sono ancora pronte e questo ritarda anche la partenza delle nuove Agenzie per i lavoro. Le attività, concluse lo scorso giugno, ripartiranno forse a marzo dell’anno prossimo e la gran parte dei settemila lavoratori non potrà percepire nemmeno il sostegno al reddito. Insomma è una vera e propria emergenza sociale a cui il Governo ancora oggi non è riuscito a dare risposte concrete”. Lo dice Giuseppe Raimondi, segretario regionale della Uil Sicilia, che spiega: “Questo sindacato è stato l’unico a portare avanti un reclamo alla Corte di giustizia europea contro la discriminatoria esclusione degli enti di formazione dalla Cigd. E continueremo la nostra battaglia fino a quando il ministero del Lavoro non sarà condannato. Oggi chiediamo agli Enti di non licenziare ma di adottare ogni strumento utile per la tutela del posto di lavoro in attesa che il sistema riparta. Al Governo regionale – continua Raimondi – di appostare, invece, nella prossima manovra economica tutte le risorse europee, nazionali e regionali da destinare alla Formazione nei prossimi tre anni, rilanciando il settore e ridando fiducia a migliaia di famiglie al momento abbandonate e in grave crisi economica. La Uil, da sempre aperta al confronto, continuerà a spingere per la riforma del settore”.
Trasporti, Falanga: “Settore al collasso e Governo regionale taglia servizi. Il 6 ottobre pronti a nuovo sciopero”.
Palermo. “Il settore dei Trasporti pubblici in Sicilia è al collasso e sino ad oggi, nonostante scioperi e proteste, nessuna risposta concreta è arrivata dal Governo regionale, che anzi continua a tagliare servizi essenziali per la cittadinanza. Per questo abbiamo indetto per il prossimo 6 ottobre un altro sciopero di sei ore”. Lo dice Agostino Falanga segretario della Uil Trasporti, che aggiunge: “I tagli previsti al settore urbano ed extraurbano determineranno una crisi irreversibile delle aziende, anche quelle più virtuose. Per questo, insieme a Filt Cgil e Fit Cisl chiediamo alla politica, sino ad oggi assente ed incapace, l’attivazione di un tavolo tecnico e di avviare una riforma per rilanciare il settore. Chiediamo a tutti i lavoratori di aderire allo sciopero e ci scusiamo con i cittadini per i possibili disagi, convinti però che la nostra sia una legittima protesta”. Le aziende che aderiranno allo sciopero: ANAV – FITTEL dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20. AST dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 16.30 alle 20.30. AMAT dalle 9.30 alle 17.30. ASSTRA dalle 9.30 alle 17.30.