Palermo. “E’ importate che si approvi al più presto la Finanziaria per limitare al massimo l’esercizio provvisorio ed evitare, così, ulteriori e intollerabili emergenze nell’Isola”. Lo dice Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che aggiunge: “Dopo questa travagliata manovra economica chiediamo al Governo Crocetta di aprire subito un confronto con i sindacati per chiarire quale futuro attende lavoratori delle ex Province e iniziare, come promesso, il percorso di stabilizzazioni dei precari degli Enti locali, senza aspettare e ridursi alla fine in una condizione di intollerabile emergenza”.
Mese: Dicembre 2015
Rifiuti, Celano: “Gravi responsabilità nel servizio di raccolta denunciate dalla Uil. Futuro dei lavoratori a rischio“.
Palermo. “E’ importante l’azione dell’assessore Contrafatto che ha denunciato, all’Autorità nazionale anticorruzione e alle Procure, 74 sindaci siciliani che avrebbero sfruttato alcune norme per affidare a ditte esterne, senza gara, il servizio di raccolta dei rifiuti. Gravi responsabilità, denunciate già da tempo anche da questo sindacato. E’ necessario fare chiarezza subito”. Lo dice Nino Celano della UilTrasporti, che aggiunge: “Mentre il futuro dei circa undicimila dipendenti degli Ato è a rischio e non si trovano i soldi per pagare i lavoratori, assistiamo ad una serie di anomalie e irregolarità che in questo settore provocano solo un aumento delle tasse e disservizi. E’ giunto il momento di dire basta”.
Regione, Crimi: “L’accordo sulle prerogative sindacali non è democratico. Questo sindacato non firma”.
Palermo. “Da sempre chiediamo l’applicazione delle norme relative alle prerogative sindacali, come già avviene in tutte le altre regioni d’Italia. Non capiamo, quindi perché in Sicilia non è possibile eleggere democraticamente i rappresentanti sindacali alla Regione come negli enti locali di tutto il Paese ma sono al contrario nominati in maniera del tutto discrezionale. Per questo motivo la Uil Fpl non firmerà l’accordo sulle prerogative sindacali ”. Lo dice lo stesso segretario regionale, Luca Crimi, che continua: “Perché la politica siciliana non rispetta la legge e i più elementari principi di democrazia, e non applica le norme? Diciamo basta a questi giochi di potere”.
Fenal Uil, cambio al vertice in Sicilia. Lascia Gallo arriva De Martino.
Palermo. Cambio al vertice degli Edili della Uil Sicilia in occasione del Consiglio regionale della Feneal presso la Panormedil in via Borremans a Palermo. Dopo 47 anni di vita sindacale lascia, infatti, l’incarico il segretario regionale, Angelo Gallo. Al suo posto arriva Francesco De Martino, già segretario della Feneal di Catania. A guidare Palermo, invece, Ignazio Baudo componente della segretaria che ha sempre seguito appalti e infrastrutture cittadine. “Negli ultimi anni e nonostante la forte crisi che ha colpito questo settore – spiega Gallo – , il numero degli iscritti della Feneal Uil è sempre cresciuto e oggi in Sicilia si contano circa diecimila iscritti. Palermo, con oltre 2.400 lavoratori, è di certo la provincia più rappresentativa. Quello che manca oggi è una buona occupazione e il rilancio del settore. Questo è l’incarico che dovranno svolgere i nuovi segretari, ma soprattutto avere un ruolo fondamentale nella contrattazione sia provinciale che nazionale”. E De Martino conclude: “La priorità sarà quella di rilanciare il settore attraverso infrastrutture e opere pubbliche necessarie alla collettività e che portino sviluppo e lavoro. Sino ad oggi e dal 2008 sono più di 80mila posti andati in fumo”.
Enti locali, Barone: “Solo un anno di proroga per 22mila precari e 7mila rischiano ancora licenziamento. Spettacolo indecoroso”.
Palermo. “Assistiamo, come al solito, a uno spettacolo indecoroso. Oggi è stata assicurata ai precari degli Enti locali siciliani la proroga del contratto di un solo anno e nemmeno per tutti. Senza ulteriore modifiche alla Legge D’Alia, infatti, settemila lavoratori dei Comuni in dissesto e pre-dissesto saranno comunque licenziati mentre gli altri continueranno a essere osteggio dei capricci della politica”. Lo sostiene il segretario generale della Uil Sicilia, Claudio Barone, che aggiunge: “E’ difficile capire se si tratta di insensibilità, incapacità o deliberata volontà da parte della politica di mantenere in questo vergognoso stato 22 mila famiglie, ricattabili per fini elettorali. Con lo sciopero dello scorso 11 dicembre abbiamo chiesto un tavolo di confronto per rendere chiari e precisi impegni e responsabilità, ma sino ad oggi non è arrivata alcuna convocazione mentre assistiamo al caos più totale e all’improvvisazione. La politica – conclude il leader della Uil Sicilia – appare interessata solo alle proprie beghe interne, a cui dedica tutto il tempo e le energie, mentre rimane incurante del dramma di chi vive di stipendio. Continuiamo, quindi, a chiedere al Governo regionale e nazionale di convocarci, non nel 2016 ma subito per capire come tamponare l’emergenza dei precari che rischiano di essere licenziati e come avviare davvero la stabilizzazione”.
Enti locali, Barone: “Tagliole e fondi insufficienti. A rischio il futuro dei 22mila precari. La politica ci ascolti subito“.
Palermo. “Come abbiamo sempre sostenuto, anche ottenere l’ennesima proroga al contratto dei 22mila precari degli Enti locali siciliani, non sarà facile. Bisogna, infatti, superare prima le tagliole della Legge D’Alia, che mettono a rischio il futuro occupazionale di migliaia di lavoratori, e resta da affrontare il grande macigno della copertura finanziaria. Dal Governo nazionale, ancora oggi, purtroppo non arrivano conferme sui fondi promessi per la nostra Isola. Per questo chiediamo subito un confronto. È’ necessario lavorare sull’emendamento e trovare soluzioni per la stabilizzazione di questi precari. La proroga non è più sufficiente”. Lo dice Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia. A chiedere un incontro, invece, sui lavoratori Asu e’ Danilo Borrelli della UilTemp Palermo. Nella foto Gianni Borrelli e Luca Crimi durante lo sciopero dei precari degli Enti locali.
Enti locali, Barone: “Lavoratori pronti allo sciopero. Basta essere ostaggi della politica, serve la stabilizzazione“.
Palermo. “Domani i precari degli Enti locali siciliani scenderanno in piazza per chiedere la stabilizzazione ma soprattutto di non essere più ostaggio di una politica litigiosa e inconcludente. Non sarà più sufficiente, quindi, un’ennesima proroga del contratto. Alla Uil Sicilia non importa se per la stabilizzazione di questi 22mila lavoratori serva un’Agenzia unica o si utilizzi, invece, la Resais. L’importante è che ci sia un soggetto in grado di farsi carico una volta e per tutte di tutti questi rapporti di lavoro”. Lo sostiene il segretario generale, Claudio Barone, che aggiunge: “Non si può, ogni anno, giocare con il futuro di migliaia di famiglie e mettere in crisi i Comuni che dipendono da questo personale. Continuiamo, quindi, a chiedere ai rappresentati della politica nazionale e regionale un incontro urgente per trovare delle soluzioni. Sino ad ora non si è voluto affrontare il problema e i vari Governi hanno prorogato di anno in anno il contratto dei precari. Adesso basta, i lavoratori non possono più essere trattati in un questo modo. Chiediamo e subito riposte certe e soluzioni concrete”.
Legge Scuola, Parasporo: “In Sicilia sarà il caos, necessario un cambio di rotta subito”.
Palermo. “La legge sulla scuola approvata dal Governo presenta molti punti critici e siamo convinti che occorre subito porre rimedio agli errori. Abbiamo ribadito in ogni sede la nostra contrarietà. Adesso lo faremo anche nei banchetti del Pd”. È questa la nuova iniziativa della Uil Scuola che consegna oggi un documento con le proposte di modifica della Legge 107. E il segretario regionale, Claudio Parasporo, spiega la situazione in Sicilia: “Nell’Isola sono stati assegnati circa cinquemila posti nella fase C. A Palermo, ad esempio, per la scuola primaria sono 386, di cui 179 da Graduatoria di merito e 207 da Graduatoria ad esaurimento. A questi ultimi, però, non sarà garantita la permanenza nella provincia di immissione in ruolo e ciò determinerà la prima disparità di trattamento”. E Parasporo continua: “Non sono stati nemmeno assegnati i posti di sostegno per la scuola primaria e nell’ultimo mese abbiamo assistito alla più grande deportazione di insegnati verso il Nord Italia, mitigata solo da quell’organico aggiuntivo concessoci ad agosto che ha permesso a tantissimi cittadini di differire l’immissione in ruolo al 1 luglio o al 31 di agosto del 2016. La mobilità straordinaria promessa, così strutturata, non farà altro che portare gli insegnanti gli uni contro gli altri. E non vogliamo neanche immaginare cosa succederà con la scelta dei docenti da parte dei dirigenti scolastici. Siamo solo all’inizio e per evitare il caos e’ necessario cambiare rotta e subito”.
Interpello, Barone: “La mobilità va concordata prima con sindacato. Governo Crocetta adesso ci convochi per evitare altri intoppi“.
Palermo. “Abbiamo sempre sostenuto che la mobilità dei dipendenti della Regione siciliana vada regolamentata con l’intervento delle organizzazioni sindacali. Il fatto che sino ad oggi non sia sia trovata una soluzione concreta al problema dei trasferimenti, ne è la conferma. Queste procedure vanno, infatti, concordate prima non per frenare ma per dare visibilità e trasparenza evitando incidenti di percorso”. Lo dice Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che aggiunge: “L’assessore Pistorio si è intestato una normativa velleitaria nelle intenzioni ma impraticabile nei fatti. Il decisionismo, però, è nemico delle riforme. Per questo chiediamo, ancora una volta, al Governo regionale di essere convocati. Questo sindacato non intende bloccare la riforma, anzi, il nostro obiettivo quello di garantire lavoratori e Amministrazione. Difendiamo i diritti, non i privilegi”.
Termini, Ficco e Comella: “Ancora garanzie da Blutec ma aspettiamo prima di cantare vittoria”.
Palermo. “C’è sempre l’impegno di avviare il piano di reindustrializzazione di Termini Imerese. La Blutec anche oggi ha promesso, infatti, che il prossimo aprile inizierà il progressivo riassorbimento dei lavoratori. Sempre secondo i programmi aziendali, entro la fine del 2016 dovrebbero essere richiamati in servizio 250 dei 700 lavoratori ex Fiat attualmente in cassa integrazione. Ma prima di cantare vittoria, aspettiamo fatti concreti”. Lo dicono Gianluca Ficco, coordinatore nazionale Uilm del settore automotive, e Vincenzo Comella, segretario della Uilm di Palermo, dopo l’incontro a Roma alla presenza del ministro Guidi. E aggiungono: “Nonostante queste ulteriori rassicurazioni, restano ancora dei problemi da superare. Dal rinnovo della cassa integrazione per il 2016 al completamento della capitalizzazione. Dal versamento dei residui 9 milioni sui 24 totali alla partenza dei corsi di formazione il 14 dicembre sino alla ripetizione della procedura di fusione societaria che coinvolge realtà presenti in Piemonte, Abruzzo e Basilicata e che fino ad ora è stata esperita senza l’osservanza degli obblighi di legge sulla consultazione sindacale”. E Ficco e Comella concludono: “Degli ulteriori progetti di investimento nell’area industriale di Termini Imerese, quali ad esempio Mossi & Ghisolfi o Landi, che sarebbero dovuti servire a dare risposte ai lavoratori delle imprese dell’indotto oramai cessate, purtroppo non vi è più traccia. Ecco perché chiediamo subito un incontro con il Governo regionale”. Palermo. “C’è sempre l’impegno di avviare il piano di reindustrializzazione di Termini Imerese. La Blutec anche oggi ha promesso, infatti, che il prossimo aprile inizierà il progressivo riassorbimento dei lavoratori. Sempre secondo i programmi aziendali, entro la fine del 2016 dovrebbero essere richiamati in servizio 250 dei 700 lavoratori ex Fiat attualmente in cassa integrazione. Ma prima di cantare vittoria, aspettiamo fatti concreti”. Lo dicono Gianluca Ficco, coordinatore nazionale Uilm del settore automotive, e Vincenzo Comella, segretario della Uilm di Palermo, dopo l’incontro a Roma alla presenza del ministro Guidi. E aggiungono: “Nonostante queste ulteriori rassicurazioni, restano ancora dei problemi da superare. Dal rinnovo della cassa integrazione per il 2016 al completamento della capitalizzazione. Dal versamento dei residui 9 milioni sui 24 totali alla partenza dei corsi di formazione il 14 dicembre sino alla ripetizione della procedura di fusione societaria che coinvolge realtà presenti in Piemonte, Abruzzo e Basilicata e che fino ad ora è stata esperita senza l’osservanza degli obblighi di legge sulla consultazione sindacale”. E Ficco e Comella concludono: “Degli ulteriori progetti di investimento nell’area industriale di Termini Imerese, quali ad esempio Mossi & Ghisolfi o Landi, che sarebbero dovuti servire a dare risposte ai lavoratori delle imprese dell’indotto oramai cessate, purtroppo non vi è più traccia. Ecco perché chiediamo subito un incontro con il Governo regionale”.