Palermo. “Ancora oggi non sono arrivate risposte sulle risorse necessarie a garantire lavoratori e servizi essenziali in carico alle ex Province siciliane. Diventa improrogabile, quindi, la convocazione di un nuovo tavolo di confronto per capire qual è la direzione che si sta seguendo e quali sono, a distanza di settimane, le risposte che le Istituzioni e la politica, nazionale e regionale, intendono dare al nostro appello”. Questo il grido d’allarme della Uil Sicilia, guidata da Claudio Barone, e della Uil Fpl di Enzo Tango, che aggiungono: “La Regione ha stanziato una parte delle risorse ma è certo che sono insufficienti. E ancora oggi non sappiamo se si arriverà al superamento del prelievo forzoso che sta già strangolando questi enti. Così non partirà alcun rilancio. Questi enti non possono essere visti solo come un poltronificio buono per le cordate politiche, al quale la Uil non è interessata. Bisogna invece tenere presente, al di là della governance, che le ex Province svolgono funzioni fondamentali come quelle relative alla viabilità, alla manutenzione scuole e all’assistenza degli invalidi, ed è su tutto questo che chiediamo di focalizzare l’attenzione. La Uil – concludono Barone e Tango – è pronta alla mobilitazione se non arriveranno proposte che mirino a restituire dignità ai lavoratori e alle ex Province”.
Mese: Aprile 2019
Regione, Barone: “Province in emergenza finanziaria, subito confronto con governo regionale e nazionale”.
Palermo. “Chiediamo subito l’apertura di un tavolo di confronto con il governo regionale e nazionale per affrontare l’emergenza finanziaria in cui versano le Province. Da Roma non sono arrivate risposte confortanti e, anche se si continua a trattare, chiediamo garanzie per il futuro di questi lavoratori”. Lo afferma Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, commentando anche la recente bocciatura, da parte del ministero dell’Economia, della proposta di spalmare il maxi-disavanzo in 30 anni. E Barone aggiunge: “Siamo preoccupati per le notizie negative che riguardano le disponibilità finanziarie della Regione siciliana. Inoltre da parte del governo nazionale non c’è apertura sul prelievo forzoso che sta già strangolando la nostra isola, rispetto alle altre regioni. Chiediamo una spinta per uscire da questa drammatica impasse”.
Parchi archeologici, Barone: “Provvedimento positivo e condiviso per rilancio dei siti e del territorio”.
Palermo. “Dare autonomia ai Parchi archeologi della Sicilia è senza dubbio un provvedimento positivo, assunto il governo Musumeci, che questo sindacato condivide”. Così Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia sul progetto ideato e curato dal compianto assessore Sebastiano Tusa. “In questo modo sarà possibile semplificare i processi decisionali per attivare convenzioni, promuovere nuove iniziative e gestire al meglio incarichi e personale per consentire finalmente un rilancio dei siti e del territorio. Certo su strade e infrastrutture, necessarie per il turismo, – conclude il leader della Uil Sicilia – c’è ancora tanto da fare, ma questo è di certo un passo nella giusta direzione”.
Allarme ex Province, Cgil Cisl e Uil: “Basta soluzioni tampone”
“Sulle ex Province navigare a vista, tamponando emergenze, non è più accettabile. Se, come pare, il tema non sarà all’ordine del giorno della prossima Conferenza Stato-Regioni e se, come ha ribadito l’assessore Grasso, le risorse sbloccate con l’ultima Finanziaria bastano appena per sopravvivere fino a luglio, diventa improrogabile la convocazione di un nuovo confronto Regione-sindacati per capire qual è la direzione che si sta seguendo e quali sono, a distanza di settimane, le risposte che le Istituzioni e la politica, regionale e nazionale, intendono dare al nostro appello”. A dirlo sono Michele Pagliaro e Gaetano Agliozzo della Cgil e Fp Cgil Sicilia, Sebastiano Cappuccio e Paolo Montera della Cisl e Cisl Fp Sicilia, Claudio Barone ed Enzo Tango della Uil e Uil Fpl Sicilia. “La Regione ha stanziato una parte delle risorse necessarie nel bilancio regionale ma è certo che sono largamente insufficienti. Ancora – proseguono i sindacalisti – ad oggi non sappiamo se si arriverà al superamente del prelievo forzoso che sta già strangolando questi enti. E in questo quadro, senza avere contezza di quali siano le risorse a disposizione per le funzioni e il personale, l’idea di un rilancio delle Province è sempre più lontana. Di certo non c’è nulla, tranne la data delle prossime elezioni, che, sinceramente, ai lavoratori e ai siciliani interessa pochissimo”. “Chiediamo quindi – concludono Cgil, Cisl e Uil – che il presidente della Regione Musumeci e gli assessori Grasso e Armao ci convochino per fare il punto della situazione e per illustrare i percorsi che si intendono seguire per arrivare a una soluzione definitiva della vertenza. Il nostro obiettivo è chiaro e, ribadiamo, siamo pronti anche a trascinare la protesta fino a Roma se non arriveranno proposte che mirino a restituire dignità alle ex province siciliane”. Maria Teresa Camarda giornalista
Blutec, Ficco: “Difficoltà e incertezze per il futuro dei lavoratori e dello stabilimento di Termini“.
“L’incontro tenutosi oggi al ministero dello Sviluppo economico ha chiarito lo stato di estrema difficoltà e di incertezza in cui versa Blutec. Ci è stato subito spiegato che sul sequestro si dovrà esprimere il Tribunale di Torino entro una ventina di giorni. Inoltre l’amministrazione giudiziaria si è detta impegnata a far proseguire l’attività produttiva ma sta incontrando problemi finanziari e gestionali. In ogni caso l’amministrazione, se sarà confermata, avrà sei mesi per varare un piano industriale e per presentarlo al Tribunale”. Lo dichiara Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm, che aggiunge. “Blutec conta più di mille dipendenti in stabilimenti dislocati in Abruzzo, Basilicata, Piemonte e Sicilia, dove è impegnata con il piano di reindustrializzazione di Termini Imerese. Per salvarla occorre preservare le commesse esistenti con Fca, garantire la continuità degli ammortizzatori sociali e soprattutto trovare un nuovo investitore. In una situazione di carenza produttiva e di grave incertezza questi obiettivi possono essere perseguiti solo con una regia forte da parte del ministero dello Sviluppo economico e del Lavoro. Confidiamo – conclude Ficco – che il Governo mantenga le promesse e assuma le iniziative necessarie a salvaguardare i lavoratori, a rilanciare il piano di reindustrializzazione per Termini Imerese e a preservare gli stabilimenti presenti in tutta Italia. Ci rivedremo al ministero appena si pronuncerà il Tribunale di Torino”.
Emergenza Rifiuti, Barone: “In Sicilia termovalorizzatori necessari”.
Palermo. “Non si può continuare a riempire le discariche, già quasi al collasso. Anche se la differenziata in Sicilia recuperasse l’abissale ritardo con il resto del Paese, resterebbe comunque una frazione che solo i termovalorizzatori potrebbero smaltire. La Regione deve, quindi, assumersi le proprie responsabilità e decidere come e dove costruire finalmente questi impianti con il minimo impatto ambientale. Sono necessari e meno inquinamenti delle discariche”. Commenta così Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, il piano rifiuti bocciato dal ministero dell’Ambiente. E aggiunge: “Siamo preoccupati per lo scaricabarile nei confronti dei Comuni, a cui tocca una gestione dei rifiuti senza però alcuna indicazione e con una situazione debitoria pesante che in parte potrà essere recuperata colpendo la diffusa evasione fiscale. La Regione deve farsi carico di questa emergenza, chiediamo subito un confronto insieme agi enti locali. Serve chiarezza per evitare di prendere ulteriori sberleffi da Roma ma soprattutto, con l’estate in arrivo, che i turisti trovino ancora una volta la nostra meravigliosa isola sommersa dall’immondizia”.