“La recente notizia pervenutaci dalle OO.SS. di CRIAS in merito all’esaurimento del plafond di otto milioni di euro in appena mezz’ora, conferma quanto come UILCA Sicilia abbiamo sempre sostenuto: gli Enti Regionali CRIAS – IRCAC e la società partecipata (al 100%) IRFIS FINSICILIA sono determinanti per il rilancio dell’economia siciliana. Abbiamo appreso, peraltro, di un piano di assunzioni in IRFIS FINSICILIA, utile a colmare l’annosa carenza di personale. L’assunzione di quattro figure di quadro direttivo e di dodici lavoratori con competenze specialistiche non può che raccogliere il nostro plauso, per quanto riteniamo che le esigenze di incremento dell’organico siano ben maggiori. Ci chiediamo anche come saranno territorialmente distribuite.
“Lo dichiara Giuseppe Gargano segretario generale Uilca Uil Sicilia (nella foto) che aggiunge :”Anche durante l’emergenza covid-19, in piena pandemia, le lavoratrici ed i lavoratori di IRFIS FINSICILIA hanno confermato competenza, professionalità, senso del dovere, continuando a dare supporto alle imprese anche in smart working. E però, se da un lato apprendiamo con soddisfazione che l’IRFIS FINSICILIA è stata correttamente posta al centro di molte misure messe a punto dal governo regionale per fronteggiare la crisi post Covid-19, che di fatto va a sommarsi alla crisi strutturale della nostra Isola, dall’altro dobbiamo stigmatizzare il deciso spostamento dell’asse politico-istituzionale verso la Sicilia orientale laddove constatiamo, con forte preoccupazione, determinate scelte attinenti la “governance” delle società. Chiediamo, pertanto, al Governo Regionale di programmare interventi e scelte di professionalità mirate ed improntate ad una crescita omogenea in tutta la Sicilia, che potrà portare benefici in termini di sviluppo oltre che di occupazione. La Sicilia ha sete di credito e di lavoro, ed occorre il massimo impegno da parte di tutti gli attori della politica e dell’economia siciliana”.
Claudio Barone, segretario generale Uil Sicilia, dichiara a tal proposito: “Si ritiene che in questa fase la capacità di rendere effettivamente disponibile la liquidità per il sistema delle imprese sia essenziale per la Sicilia che non è stata particolarmente colpita dalla pandemia, ma gravemente danneggiata dalla conseguente crisi. Per questo bisogna puntare alla qualità delle strutture dell’ IRFIS per fronteggiare nel minor tempo possibile le richieste di accesso al credito in un momento così delicato per il tessuto imprenditoriale siciliano”.
L’ufficio stampa Salvatore Li Castri