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Covid, Uil Scuola e Uil Fpl Sicilia: “Gli istituti scolastici devono essere luoghi sicuri“.

Palermo. “La scuola deve essere un luogo sicuro. Per questo chiediamo la priorità per la vaccinazione di tutto il comparto, a partire da chi è più esposto come gli insegnanti della scuola dell’infanzia e di sostegno”. Così lo stesso segretario generale Claudio Parasporo, che insieme alla Uil Fpl Sicilia, precisa: “Oltre alla scuola statale devono essere inclusi, nello screening, nella distribuzione di dpi e nella vaccinazione, anche i servizi educativi comunali ed in particolare la scuola paritaria, che rischia di essere lasciata senza aiuti”. La Uil Scuola e la Uil Fpl hanno evidenziato, inoltre, che “la ripresa dei servizi educativi e scolastici, di competenza degli enti locali, è avvenuta sin dall’inizio dell’anno senza interruzioni e sospensioni delle attività a meno di qualche sporadico caso a seguito di ordinanze. Sono servizi essenziali e per questo chiediamo sicurezza per tutti”.

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Centri per l’impiego, Raimondi: “Bando al palo. Governo scelga quale strada intraprendere”.

Palermo. Il governo regionale è in forte ritardo sul bando per il potenziamento dei centri per l’impiego nonostante abbia a disposizione contemporaneamente leggi e risorse per intervenire. Ma ancora è tutto fermo, il bando è al palo e nessuno fornisce risposte a quei lavoratori che per anni hanno consentito l’erogazione delle politiche attive in Sicilia”. Così Giuseppe Raimondi, della segreteria della Uil Sicilia, che aggiunge: “Al presidente Musumeci e all’assessore Scavone abbiamo già inoltrato un documento sui servizi per il lavoro, sugli interventi formativi e sulla ricollocazione dei lavoratori iscritti all’albo. Ma nemmeno di fronte al nostro contributo scritto, e richiestoci espressamente, c’è stata data risposta. Per questo chiediamo al governo di non limitarsi ad annunci e comunicati stampa ma di scegliere finalmente qualche strada intraprendere”.

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Porto di Augusta, Lionti: “Struttura strategica ma dimenticata dal Recovery Plan”.

“Il Recovery Plan nazionale non comprende il progetto di valorizzazione del Porto di Augusta, malgrado il suo evidente ruolo strategico nel Mediterraneo e la fame di infrastrutture di questa terra. Riteniamo fondamentale una presa di posizione unitaria che coinvolga istituzioni e parti sociali per sollecitare attenzioni concrete, partendo dai progetti già elaborati dall’Autorità portuale”. Lo ha dichiarato Luisella Lionti, commissaria della Uil di Siracusa-Ragusa-Gela e segretaria organizzativa della Uil Sicilia, che ha preso parte oggi al tavolo tecnico organizzato dal Comune di Augusta per discutere sul mancato inserimento del Porto di Augusta nel cosiddetto “Recovery Plan” o “Piano nazionale di Resistenza e Resilienza Next Generation Italia”. Luisella Lionti afferma ancora: “Il porto di Augusta per collocazione geografica e soprattutto per la profondità dei fondali è vocato a essere terminale delle navi portacontainer, che sempre di più attraversano il Mediterraneo. Il potenziamento di questo porto interessa non solo la raffinazione ma l’intera filiera logistica per lo sviluppo della nostra regione. È necessario, però, distinguere i progetti legati al potenziamento del porto con quelli dell’eventuale bonifica, che hanno criticità di altro tipo. Rivendichiamo, comunque, azioni coerenti con le stesse indicazioni del Recovery Plan Italia, che nella cosiddetta missione 3 dedicata alle Infrastrutture per una Mobilità sostenibile indica come prioritaria la valorizzazione del ruolo dei porti del Sud Italia nei trasporti infra-mediterranei”.