Palermo. “Un successo la manifestazione di protesta, che dimostra come i siciliani siano stanchi di essere governati da una classe politica che pensa solo a giochi di potere e a poltrone. La Sicilia affonda e il Governo regionale, sino a oggi non ha affatto nulla per evitarlo e nel frattempo si perdono o si rischiano di perdere posti di lavoro, sempre più famiglie sono in mezzo alla strada e la prospettiva per i giovani è il lavoro nero o l’emigrazione”. Lo sostiene il segretario generale della Uil Sicilia, Claudio Barone, che aggiunge: “Le emergenze non sono iniziate con questa legislatura ma si sta facendo troppo poco per provare a risolverle. Tutti i settori stanno vivendo emergenze drammatiche, non si può continuare a rinviare”. Ed ecco le priorità della Uil Sicilia: sbloccare subito le risorse europee per mettere in sicurezza strade, scuole, acquedotti e ridare lavoro agli edili facendo ripartite l’economia. Non abbandonare i Poli industriali in crisi ma fare in modo che vengano realizzati i piani di riconversione. A Gela come a Siracusa, Termini e Milazzo. E ancora razionalizzare e rendere più efficiente la pubblica amministrazione rinnovando i contratti e dando sicurezza ai lavoratori delle ex Province e ai precari dei Comuni. Tutelare il territorio utilizzando meglio forestali e Consorzi di bonifica. Mettere punto a una gestione scellerata del sistema idrico e di quello dei rifiuti e individuare una governance efficace ed efficiente. Potenziare gli organici della Sanità e intervenire subito sulla drammatica situazione delle Emergenze. Rendere fruibile il patrimonio culturale della regione per potenziare il turismo, oggi in crescita. Effettuare, infine, una vera riforma della Formazione e dell’Istruzione. “La condizione di precario, lavoratore in nero o emigrante senza speranza di ritorno è certamente frustrante – continua il leader della Uil -. In Sicilia sono raddoppiati i voucher che forniscono una copertura legale al lavoro nero, come dimostra l’aumento degli incidenti gravi e mortali sui posti di lavoro. Non possiamo tollerare che la politica continui a pensare di dare mance in cambio di consenso elettorale. Bisogna dare stabilità e certezze senza ricatti e soprattutto fare ripartire l’economia dell’Isola favorendo investimenti e sviluppo. Il nostro obiettivo – conclude il segretario Barone – è tutelare i lavoratori, i giovani e i pensionati che oggi vivono di una condizione di crescente marginalità. La politica oggi non da più risposte e il sindacato deve attrezzarsi per rappresentare queste persone. Bisogna reperire subito le risorse per gli interventi di sostegno al reddito affinché le famiglie possano sopravvivere. Troppo poche quelle in atto disponibili per cassa integrazione, ammortizzatori in deroga, mobilità e contratti di solidarietà. E della legge per il contrasto alla povertà non se ne sa più nulla. Bisogna spendere questi fondi bene e aprire agli investitori. La Regione deve smetterla di creare ostacoli su tutto e snellire la burocrazia”.