LA SICILIA SCIPPATA DEL SERVIZIO PUBBLICO RAI PALERMO. La Sicilia viene scippata da anni del servizio pubblico Rai, con la riduzione di produzioni e spazi informativi”. Lo denunciano i lavoratori della Rai siciliana riunitisi oggi pomeriggio a Palermo, ai Cantieri della Zisa, nel corso della manifestazione “Riprendiamoci la Rai”, promossa dal sindacato dei giornalisti Rai, USIGRAI con CGIL SLC, FISTEL CISL, UIL COMUNICAZIONE, SNATER Radiotelevisione, UGL TELECOMUNICAZIONI RAI. I lavoratori della Rai siciliana chiedono il rilancio della Rai in Sicilia, con particolare attenzione alla qualità del servizio pubblico offerto e respingono qualsiasi piano industriale che preveda tagli di personale e, affidamenti esterni di servizi svolti sino ad oggi dall’azienda: Raiway (diffusione e trasmissione del segnale radiotelevisivo); Abbonamenti (rischio esternalizzazione del servizio); Produzione (azzeramento e mancato adeguamento dei mezzi tecnici). Smantellare la Rai significa buttare al vento una storia costruita in oltre mezzo secolo da uomini e donne che hanno contribuito alla crescita della Regione e dell’Italia. Per rilanciare la sede regionale della Rai siciliana i lavoratori avviano da oggi una fase di mobilitazione, si costituiscono in coordinamento permanente intersindacale e chiedono il sostegno di tutte le forze politiche, culturali e sociali siciliane per bloccare ogni tentativo di smantellamento che incombe sull’azienda.