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Sindacati inquilini a confronto: “Disponibili 180 milioni, si utilizzino per riqualificare periferie e città”

Catania. Circa 180 milioni di euro per edilizia abitativa pubblica sono disponibili, somme non utilizzate negli scorsi anni. Di questo hanno parlato le segreterie regionali di Sunia, Sicet e Uniat e l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone. Per i sindacati degli inquilini “queste risorse potranno essere utilizzate per riqualificare le periferie e gli edifici pubblici dismessi, per aumentare l’offerta di edilizia pubblica anche rivitalizzando i centri storici e complessivamente le città. L’obiettivo è rispondere al disagio abitativo, offrire la possibilità di un alloggio a canone sostenibile ai tanti che ne hanno bisogno e di migliorare la qualità del vivere e dell’abitare delle migliaia di famiglie che abitano gli alloggi di edilizia residenziale pubblica”. Sunia, Sicet e Uniat, hanno chiesto che “la Regione provveda alla costituzione dell’Osservatorio regionale sulla condizione abitativa previsto dalla legge nazionale 431/98”. E’ stata anche chiesta l’apertura di tavoli di approfondimento a cominciare da quelli sulla riforma del sistema degli Istituti case popolari, sull’utilizzo dei fondi ex Gescal, sui progetti di housing sociale. “L’assessore Falcone – scrivono i sindacati – si è impegnato a comunicare, prima di una nuova convocazione, tutti i dati inerenti le risorse disponibili in maniera analitica”. Si è anche discusso dell’utilizzo delle somme residue del contributo per la morosità incolpevole, circa 7 milioni di euro, sulle quali si è convenuto di utilizzarle per il contributo all’affitto. “E’ un risultato importante – sostengono i sindacati – che hanno chiesto alla Regione di impinguare il fondo”.