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Gela, Barone: “A rischio migliaia di posti di lavoro e sviluppo. Eni si fermi o tensione sociale sarà incontrollabile”.

Palermo. “L’idea di svendere l’industria della chimica e di cedere gli stabilimenti a dei perfetti sconosciuti è inaccettabile. Eni si deve fermare ed evitare la cessione di Versalis a un fondo americano che sino ad oggi non ha dato alcuna garanzia. A rischio c’è il futuro della nostra Isola e di migliaia di lavoratori”. Lo sostiene Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che nel giorno della protesta a Gela aggiunge: “Ancora non sono partiti gli investimenti per la Green Refinery, per le prospezioni e le trivellazioni petrolifere. E proprio il referendum sulle trivellazioni, che la Corte Costituzionale ha dichiarato ammissibile, non aiuterà a fare ripartire questo settore. Come al solito si usano emergenze ambientali in modo strumentale. A pagarne il prezzo, però, saranno sempre e solo i lavoratori. E’ necessario che il Governo Renzi garantisca subito le risorse per il sostegno al reddito, per evitare una incontrollabile tensione sociale, e lo sblocco degli investimenti per difendere i posti di lavoro”.