Palermo. “Non siamo d’accordo con il piano di rimodulazione della rete ospedaliera, mai condiviso e fallimentare, che non tiene conto delle esigenze dei siciliani e del territorio. Da oltre un anno assistiamo ad annunci e proclami e adesso il rischio concreto è che, applicando le nuove disposizioni, avremo una sanità sempre più povera e carente e saranno bloccate le assunzioni. La Sicilia meriterebbe, invece, una gestione più seria e più incisiva del settore”. Lo sostengono Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, ed Enzo Tango, segretario generale della Uil Fpl Sicilia, che aggiungono: “Bisogna certo applicare le norme e riorganizzare le strutture sanitarie ma con un processo condiviso che tenga conto delle esigenze del territorio senza buttare al vento anni di esperienze, progetti e professionalità. Non intendiamo più accettare il solito scaricabarile della politica che nulla risolve. La sanità ha bisogno di essere rilanciata e subito”.
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