Palermo. “L’Avviso 8, finalmente pubblicato, avrebbe potuto salvare i lavoratori della Formazione professionale (circa quattromila), già licenziati. Ma, in assenza di norme precise ed esigibili sulle modalità di assunzione del personale, resta la certezza che questi lavoratori non rientreranno più in servizio. Anzi sono previsti ulteriori duemila esuberi”. Lo sostengono Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, e Giuseppe Raimondi della segreteria della Uil Sicilia, che aggiungono: “In assenza di accordi contrattuali, le norme sulle riassunzioni contenute nell’Avviso 8 sono mere dichiarazioni di principio e non tutelano i lavoratori, che hanno già esaurito gli ammortizzatori sociali e che oggi si ritrovano senza occupazione e sostegno al reddito. Insomma una presa in giro a spese di tanti disperati. Rischiamo di assistere, invece, – concludono Barone e Raimondi – ad una nuova ondata di assunzioni clientelari in previsione della prossima campagna elettorale. La Formazione professionale siciliana continua con i vecchi vizi. Speriamo di essere smentiti, non a chiacchiere, individuando norme e procedure trasparenti. Per questo chiediamo una immediata convocazione al governo regionale”.