Palermo. “Liberare la Sicilia dall’amianto entro il 2028”. Proseguono le azioni di confronto e costruzione di percorsi condivisi per raggiungere questo obiettivo, definito con la costituzione della piattaforma unitaria #SiciliaAmiantoFree. Cgil Cisl e Uil Sicilia hanno organizzato un incontro-dibattito venerdì 19 novembre alle 10 a Priolo Gargallo nel Siracusano, presso il Centro sociale Polivalente” in via del Fico. “L’evento – spiegano le organizzazioni sindacali – consentirà di sviluppare possibili iniziative e sinergie con istituzioni e associazioni, a seguito dell’approvazione del Piano di protezione dell’ambiente, di decontaminazione, di smaltimento e di bonifica, ai fini della difesa dei pericoli derivanti dall’amianto, già pubblicato in Gazzetta ufficiale”. “Adesso non bisogna più perdere tempo. In Sicilia ci sono 100 morti l’anno per patologie derivanti dall’amianto”, affermano i sindacati che puntano l’attenzione sulle malattie e sull’incidenza di mesoteliomi in conseguenza dell’intenso uso del materiale dal secondo dopoguerra fino agli anni ’80 e della lunga latenza della malattia. L’Italia è uno dei paesi al mondo maggiormente colpiti dall’epidemia di malattie da amianto correlate.
Secondo gli ultimi dati del report dei Registro nazionale dei mesoteliomi (ReNaM), in Sicilia si contano 1.830 casi di cui 1471 mesoteliomi certi, 80 probabili, 263 possibili oltre a 16 casi da definire. La maggior parte dei mesoteliomi, il 94%, è localizzato nella pleura, mentre più raramente nel peritoneo. Ad essere colpiti sono soprattutto gli uomini con il 78% dei casi diagnosticati. Dal 1998 al 2018 la provincia in cui sono stati registrati più casi di mesotelioma è stata quella di Palermo seguita da Catania e Siracusa.
Per questo le organizzazioni sindacali chiedono “interventi immediati e concreti come le risorse per la formazione del personale addetto alla bonifica e allo smaltimento che non può stare esclusivamente in capo alle imprese. Bisogna prevedere maggiori controlli, incentivare la bonifica per gli edifici privati e istituire un tavolo permanente di confronto per tutelare soprattutto i lavoratori, prime vittime della contaminazione. Va incentivata, inoltre, la sorveglianza sanitaria anche attraverso una maggiore dotazione di risorse e personale all’ospedale Muscatello di Augusta presso cui è stato istituito il Centro regionale Amianto”. Per Cgil, Cisl e Uil Sicilia, infine, è insufficiente il numero delle cave individuate per la bonifica e smaltimento. Così come non bastano i venti impianti di stoccaggio”. A coordinare i lavori Rosanna Laplaca, segretaria della Cisl Sicilia. Relaziona Giuseppe Raimondi, segretario della Uil Sicilia. Interverranno Pippo Gianni, sindaco di Priolo Gargallo; Salvatore Cocina, dirigente della Protezione civile; Sara Autieri, responsabile Amianto della Cisl; Diana Artuso, direttrice Inail Palermo-Trapani; Calogero Vicario, coordinatore associazione Ona; Antonio Ceglia, responsabile Ufficio Ambiente e Amianto Uil; Ruggero Razza, assessore regionale alla Salute. Conclude Claudio Iannilli, responsabile Amianto Cgil. E’ possibile seguire la diretta streaming dell’evento su www.wltv.it o sul canale 652 del digitale terrestre.