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Attivo unitario: “Oggi primo passo della nostra mobilitazione per rilanciare le vertenze strategiche sul lavoro di Palermo e della Sicilia”.

Palermo 16 novembre 2018 – “Le priorità di Cgil, Cisl, Uil per la legge di bilancio 2019”. Su questo tema, questa mattina, a Palermo, si sono confrontati dirigenti e delegati delle organizzazioni sindacali per analizzare i contenuti della manovra economica, varata dal governo e al vaglio del Parlamento, e per sottolineare le proposte di miglioramento e di modifica contenute nella piattaforma unitaria, definita dagli esecutivi nazionali di Cgil, Cisl, Uil nello scorso mese di ottobre. “Da Palermo e dalla Sicilia avvieremo una stagione di vertenze strategiche per rimettere al centro il tema dello sviluppo per il Sud, supportato da politiche espansive di sostegno. Palermo, la Sicilia e il Mezzogiorno hanno bisogno di lavoro, un lavoro che rispetti i diritti, che contrasti la precarietà dilagante, e che diventi strumento di emancipazione per le persone. Abbiamo constatato che nella manovra del governo non c’è la dovuta attenzione al Meridione – hanno dichiarato a conclusione i segretari generali di Cgil Palermo Enzo Campo, Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana e Uil Palermo Gianni Borrelli – Per noi è strategico che si determinino nuovi processi di distribuzione delle risorse e di coesione nel Mezzogiorno. Chiediamo l’utilizzo dei fondi europei, un monitoraggio continuo della spesa dei piani operativi e dei Patti per il Sud. L’utilizzo dei 22 miliardi di spesa previsti in deficit dalla manovra deve essere finalizzato a nuove politiche che mettano al centro il lavoro e la sua qualità, in particolare per i giovani e le donne, che contrastino la povertà, che prevedano investimenti in infrastrutture materiali e sociali, in innovazione, scuola, formazione e ricerca, prevenzione e messa in sicurezza del territorio, e che sostengano le politiche industriali”. A questo proposito, i sindacati hanno puntato il dito sulla desertificazione delle aree industriali di Palermo e hanno annunciato un incontro con il sindaco Orlando il 20 novembre prossimo. “Quello di oggi è il primo passo della nostra mobilitazione. Il 20 incontriamo Orlando per affrontare il tema delle partecipate e dei lavori pubblici nella nostra città – aggiungono Campo, La Piana e Borrelli – Il tema del lavoro e dei servizi ai cittadini sarà al centro delle nostre richieste. Vogliamo non solo denunciare ma chiediamo un’inversione di tendenza radicale. Da un anno attendiamo questo incontro. C’è tutto il tema del dissesto idrogeologico e delle strade provinciali da affrontare, che riguarda l’intera area metropolitana”. Le conclusioni dell’iniziativa sono state affidate al segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo. Tutti concordi su un punto: in questa manovra è assente il Mezzogiorno. “L’unico periodo in cui il Sud si è avvicinato al resto del Paese – ha detto Barbagallo – è stato quando era attiva la Cassa per il Mezzogiorno. Fenomeni di corruzione, poi, hanno indotto a chiudere quella esperienza. Purtroppo, però, invece di eliminare la corruzione si è eliminato solo lo strumento. Ebbene, per rilanciare il Mezzogiorno, noi crediamo che, oggi, servano interventi straordinari e servono, soprattutto, infrastrutture che o mancano o sono ‘scadute’ e per le quali sono necessari interventi di manutenzione. Tutto ciò potrebbe ridare fiato all’occupazione in alcuni settori particolarmente tartassati, come quello dell’edilizia”. A questo proposito, il leader della Uil ha rilanciato la sua proposta di commissariare ad acta tutte quelle regioni che non sono in grado di spendere le risorse destinate dall’Europa alla realizzazione delle opere: “Ci sono risorse ferme, bloccate – ha sottolineato Barbagallo – ma con i ‘no’ e con l’inerzia non si va da nessuna parte. La burocrazia è un freno che non possiamo accettare. Se il Pil non cresce, non possiamo neanche pagare il debito che, nonostante i sacrifici imposti da un’austerità inaccettabile, continua a crescere. C’è qualcosa che non funziona. Le regole vanno rispettate – ha concluso Barbagallo – ma noi chiediamo che vengano modificate quelle norme europee sbagliate che impediscono di realizzare lo sviluppo del nostro Paese e che ci costringono ad essere sotto schiaffo della burocrazia europea. Il sindacato italiano e quello europeo sono pronti a collaborare per ottenere questo risultato”. All’attivo unitario hanno partecipato i tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Sicilia Michele Pagliaro, Mimmo Milazzo e Claudio Barone. Sono intervenuti al dibattito segretari e delegati di tutte le categorie.