Indietro

Reddito di cittadinanza, Raimondi: “Opportunità senza precedenti, la Regione non la sprechi”.

Palermo. “Il reddito di cittadinanza rappresenta un aiuto certo per i siciliani senza occupazione e senza ammortizzatore sociale. Alla nostra Regione, assente ingiustificata negli ultimi anni nella promozione di un progetto sui servizi per il lavoro, è offerta adesso un’opportunità senza precedenti. Per gestire al meglio queste risorse è necessario, però, realizzare un sistema permanente e ampiamente diffuso nel territorio per raggiungere le famiglie più bisognose e a rischio di marginalità sociale mettendo insieme politiche attive e di inclusione sociale”. Così Giuseppe Raimondi della segreteria della Uil Sicilia, che aggiunge: “Abbiamo già presentato al Governo Musumeci una proposta di ricollocazione dei lavoratori degli ex sportelli multifunzionali, esperti di politiche attive del lavoro. Oggi più che mai il loro reinserimento è fondamentale. Resta comunque la necessità di fare subito ordine sulle procedure da seguire. Questo sindacato è pronto a offrire il proprio contributo in tutte le sedi”.

Immagine di autore incerto disponibile su Internet-Policy

  Indietro

Rete ospedaliera, Tango: “Lo avevamo detto, un flop quel piano”.

Palermo. “La Uil Fpl Sicilia ha sempre criticato il piano della nuova rete ospedaliera messo a punto dalla Regione. E dopo tanti proclami trionfalistici da parte dell’assessore Razza, che lo dava per approvato, ecco il flop. Il ministro Giulia Grillo lo ha smentito ribadendo che, senza sostanziali modifiche, quel piano non potrà essere approvato. E’ evidente lo stato confusionale con cui viene gestita la sanità siciliana”. Così Enzo Tango, segretario generale della Uil Fpl Sicilia, che aggiunge: “Servono meno annunci e un confronto serio per individuare con chiarezza gli interventi necessari per arrivare a un piano sanitario accettabile e utile. Cittadini e lavoratori vivono in una condizione di inaccettabile disagio, meritano risposte”.

  Indietro

Cantiere navale, Gerbino: “Partito il depotenziamento”

Palermo. “E’ partito il depotenziamento del cantiere navale di Palermo. Le prime attività riguardano la palazzina Molo nord ma nell’elenco anche il primo e secondo pontile. Queste aree, date in concessione a Fincantieri, tornerebbero così all’Autorità portuale. Sta avvenendo un vero e proprio depotenziamento della struttura industriale”. Lo dice Giovanni Gerbino, segretario provinciale della Uilm Palermo, che aggiunge: “Non siano mai stati contrari a questo spostamento logistico. Avevamo chiesto, però, che partisse nello stesso tempo il piano di reindustrializzazione riguardante il completamento del bacino da 150 mila tonnellate e la costruzione del bacino galleggiante da 80 mila tonnellate di competenza della Regione. Poche settimane fa lo aveva promesso lo stesso ministro Di Maio. Chiediamo subito un chiarimento, senza queste aree e nuove infrastrutture non ci sarà alcuna possibilità di rilancio”.

  Indietro

Reddito di cittadinanza, Barbagallo: “Il silenzio assordante del Governo non ci fa pensare a nulla di buono“

Sul Giornale di Sicilia di oggi (file in allegato) le dure critiche del segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, in merito al reddito di cittadinanza. “I sindacati – si legge nell’articolo – confermano la loro delusione per il contenuto della manovra e del decreto che disciplina i due istituti bandiera del governo giallo-verde. E mantengono la promessa di scendere in piazza”. Il leader della Uil non risparmia critiche: “Il silenzio assordante del Governo non ci fa pensare a nulla di buono”. 

gds-su-reddito-di-cittadinanza-e-barbagallo_198.pdf

  Indietro

Blutec, Ficco: “Indispensabile la proroga degli ammortizzatori sociali”.

“Blutec ha illustrato stamane le principali commesse acquisite comprese quella relativa al Doblò e alla vettura elettrica Lsev della cinese Jac. Ha chiarito, anche, quali sono gli sforzi in corso per acquisire nuovi contratti. Secondo la direzione aziendale, su un totale di 692 dipendenti, 480 verrebbero riassorbiti entro il 2019. Già 132 sono rientrati al lavoro. Tuttavia continuiamo a giudicare la situazione molto preoccupante. È necessario prorogare gli ammortizzatori sociali nel 2019 e rilanciare il progetto di reindustrializzazione di Termini Imerese”. Lo riferisce Gianluca Ficco, segretario nazionale della Uilm responsabile del settore auto, oggi al ministero dello Sviluppo economico, che aggiunge: “In merito all’accordo di restituzione delle somme dovute a Invitalia, si attende ancora la conferma da parte del ministero mentre è in discussione il nuovo contratto di sviluppo. Nessuna novità sulla pensione anticipata in base alla normativa sui lavori usuranti. Questo perdurante stato di incertezza non può che confermare i nostri timori. Infine, alla richiesta di saldare le pendenze arretrate, la direzione aziendale – conclude Ficco – ha risposto che provvederà domani insieme al pagamento della tredicesima. Eccezione per le somme relative al fondo per la pensione integrativa Cometa che verranno coperte a gennaio con la busta paga di dicembre”.

  Indietro

Regione, Cgil Cisl e Uil Sicilia: “Su alcune emergenze risposte ancora insufficienti”.

Palermo. “Su alcune emergenze siciliane sono ancora insufficienti le risposte da parte del governo Musumeci, la nostra preoccupazione resta alta”. Così i segretari generali di Cgil Cisl e Uil Sicilia, Michele Pagliaro, Mimmo Milazzo e Claudio Barone, al termine del confronto a Palazzo d’Orleans. E continuano: “Abbiamo preso atto dei provvedimenti illustrati dal governo regionale ma sui dipendenti delle ex Provincie e sulla maggior parte dei Comuni in dissesto finanziario ancora nessuna soluzione. La Regione è in attesa di un confronto con il governo nazionale ma questo non ci rassicura. La situazione resta grave e rischia di esplodere”.

  Indietro

Regione, Barone: “Manovra correttiva non basta. Risposte insufficienti”.

Palermo. “Non è accettabile che nella manovra correttiva non siano previsti fondi sufficienti a garantire gli stipendi dei lavoratori delle ex Province e per i Comuni in disseto finanziario”. Lo sostiene Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che aggiunge: “Le scelte del governo Musumeci sino ad oggi sono state inadeguate. Si rischia di andare, comunque, in esercizio provvisorio e non si capisce se e quando il governo regionale potrà adottare un provvedimento legislativo per dare risposte a tutte le emergenze. Un quadro desolante – conclude il leader della Uil Sicilia – di un governo che a malapena sopravvive e che continua a girare a vuoto”.

  Indietro

Governo Musumeci, Barone: “Nessuna emergenza risolta, in un anno bilancio fallimentare”

Palermo. “Il governo Musumeci in un anno non ha risolto nessuno dei problemi e delle emergenze che attanagliano la nostra regione. Bilancio fallimentare e constatiamo che, suonata con i violini o con i tromboni, la musica non è comunque cambiata rispetto ai precedenti governi. Il confronto con questo sindacato è stato nei fatti inesistente e i lavoratori si trovano, ancora una volta, sommersi di annunci e promesse ma con un pugno di mosche in mano”.

Lo dice Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che aggiunge: “Nella manovra non ci sono soldi per gli stipendi dei lavoratori delle ex Province e non è accettabile che continui lo scaricabarile con il governo nazionale. Sul riassetto delle Partecipate è caos più totale e anche per i precari degli Enti locali nessuna stabilizzazione ma solo l’ennesima proroga a fronte di un’epidemia di dissesti che sta colpendo i comuni siciliani. La riforma della macchina amministrativa – continua Barone – non viene affrontata, non si parla più del rinnovo dei contratti e rimane l’incapacità di spendere i Fondi europei mentre la condizione delle nostre infrastrutture e la sicurezza del territorio sono al minimo storico”. La telenovela della fusione Anas-Cas è giunta all’ennesima puntata e non se ne intravede la fine. Anche per le Zes, strumento importante per lo sviluppo, non si è deciso nulla. Centomila edili rimangono disoccupati e di fronte alla crisi dei Poli industriali c’è la più totale latitanza alla faccia della valorizzazione del lavoro produttivo e delle imprese. Il governo Musumeci sembra convinto che non facendo nulla non sbaglia, ma così la Sicilia muore. Prendiamo atto che non c’è nessuna volontà di aprire un confronto con il sindacato. Ne trarremo le debite conseguenze”.

  Indietro

Assenteisti, Barone Tango: “Condanniamo questi episodi, necessario aggiornare sistemi di controllo”.

Palermo. “Abbiamo fiducia nella magistratura e chiediamo che si faccia chiarezza al più presto. Condanniamo questi episodi di assenteismo che danneggiano la maggior parte dei lavoratori onesti che svolgono ogni giorno il proprio dovere”. Lo dicono Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, ed Enzo Tango, segretario generale della Uil Fpl Sicilia, commentando l’operazione della Guardia di Finanza all’assessorato regionale alla Sanità. E aggiungono: “Oltre a stigmatizzare eventuali comportamenti criminosi e’ necessario aggiornare il sistema di controllo della Pubblica amministrazione per rendere più difficili comportamenti illeciti”.

Immagine: di autore incerto disponibile su internet-Policy

  Indietro

Cgil Cisl e Uil Sicilia su ex Province: “Ancora nessun progetto credibile. Subito incontro o sarà mobilitazione”.

Palermo. “Sono trascorsi quattro anni ma non c’è ancora un progetto credibile per le ex province. Abbiamo assistito solo ad interventi tampone”, denunciano le segreterie di Cgil, Cisl e Uil Sicilia. “Rimane una gravissima situazione economica che porta al mancato pagamento degli stipendi ai lavoratori e impedisce l’erogazione di servizi essenziali ai cittadini. Se la Regione non trova le risorse questa situazione è destinata a peggiorare”. E i sindacati continuano: “A fronte di un fabbisogno di 211 milioni, per le ex Province la previsione è solo di 91 milioni. E non potendo chiudere i bilanci, gli Enti dovranno dichiarare dissesto finanziario con ulteriori conseguenze negative. Già Siracusa è in questa condizione. Anche il Governo nazionale ha le sue responsabilità. Con il prelievo forzoso (260 milioni di euro all’anno) continua infatti a scippare risorse dai bilanci delle ex Province”. Per questo le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil, insieme alle categorie Funzioni pubbliche, hanno chiesto un incontro urgente. In assenza di risposte sarà mobilitazione”.