Palermo. “Positiva la ripresa delle attività formative in Sicilia. Una parte dei lavoratori tornerà di certo in servizio. Bisogna capire però in quanti e quali sono le soluzioni per tutti gli altri”. Lo afferma Giuseppe Raimondi della segreteria della Uil Sicilia, che aggiunge: “A questo punto, tutti i lavoratori con i requisiti potranno accedere all’Ape. Gli altri iscritti all’albo potranno essere, invece, riqualificati. Intanto questo sindacato ha chiesto un confronto al governo regionale su criteri e modalità di assunzione del personale inserito nel bacino della Formazione”.
Autore: admin-uilsicilia
Palermo capitale della Cultura, Borrelli: “Musei sempre chiusi domenica pomeriggio. Inaccettabile”.
Palermo. “E’ stato inaugurato l’anno di Palermo capitale della cultura ma musei, gallerie e siti archeologici continuano a restare chiusi la domenica pomeriggio. E a Palazzo Abatellis, uno dei luoghi più visitati dai turisti, vietato l’ingresso anche il sabato pomeriggio. Colpa di un utilizzo sbagliato del personale e di custodi troppo spesso imboscati. Un’emergenza che questo sindacato denuncia da troppo tempo e che oggi non più accettabile”. Così Gianni Borrelli della segreteria della Uil Sicilia: “In città sono previsti eventi e l’arrivo di artisti e intellettuali, oltre che di migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo. I nostri tesori devono essere fruibili ogni giorno, solo così è possibile rilanciare il settore e far ripartire l’economia. Non possiamo perdere quest’occasione per colpa di alcuni sindacati autonomi che tengono in ostaggio assessorato e uffici comunali. La Uil Sicilia – conclude Borrelli – da sempre propone una migliore articolazione dei turni e la trasformazione dei circa 250 lavoratori da part-time a full-time. E anche l’impiego dei lavoratori ex Asu, già pagati ogni mese dalla Regione”.
(Immagine: di autore incerto disponibile su internet-Policy)
Mico Geraci, ecco la strada intitolata al sindacalista della Uil ucciso dalla mafia
Palermo. “Ricordo benissimo l’ultima volta che l’ho visto, è stato una settimana prima dell’efferato omicidio. Ero preoccupato e gli chiesi cosa potesse succedergli in una realtà come quella di Caccamo, visto il suo forte impegno politico. Lui cercando di tranquillizzarmi mi disse: «Sono vent’anni che non sparano più». E dopo vent’anni, invece, spararono uccidendo una persona che meritava di sopravvivere. Oggi onoriamo Mico Geraci con l’impegno”.
Tra applausi e commozione, il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo ha partecipato, così, alla cerimonia di intitolazione della via della Giraffa di Palermo al sindacalista ucciso dalla mafia l’8 ottobre 1998.
A fare gli onori di casa il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando: “I nostri partigiani siciliani sono stati i sindacalisti, impegnati a difendere la legalità dei diritti pagando anche con la vita. E Mico Geraci ci riporta a questa tradizione. Oggi, il senso di questa toponomastica intelligente è cercare di collegare il ricordo all’impegno. E per fare memoria abbiamo scelto la strada di una scuola”.
In prima fila anche il segretario generale della Uil Sicilia, Claudio Barone: “Impossibile dimenticare la sua bravura e la sua carica umana. Mico Geraci ha condotto una battaglia per la trasparenza e contro le infiltrazioni mafiose raccogliendo un forte consenso nel territorio. E’ questo che dobbiamo trasmettere alle giovani generazioni: il ricordo di chi ha saputo impegnarsi per cambiare le cose fino a pagare con la vita”.
E il figlio di Mico Geraci, Giuseppe ha concluso: “Nulla potrà restituirci mio padre, però non dimentichiamo che ci è stato sottratto in modo violento. Gli hanno sparato. C’è stato un omicidio, ci sono state persone che si sono sostituite al Padre eterno. Per questo voglio i responsabili e un processo. Iniziative come queste sono un’occasione per potere gridare la mia richiesta di giustizia”.
Sciopero E-distribuzione, La Spisa: “Adesione massiccia in Sicilia, adesso l’Azienda ci ascolti e prenda subito provvedimenti”.
Palermo. “La massiccia adesione allo sciopero regionale di E-distribuzione di Enel, oltre il 90%, dimostra che i lavoratori sono stanchi e stressati e che non possono più sostenere turni così massacranti. Adesso l’Azienda ci ascolti e prenda subito provvedimenti”. Lo sostiene Salvatore La Spisa della UilTec Sicilia, che aggiunge: “Serve ricoprire subito i posti vacanti, procedendo con le assunzioni, per garantire la qualità del servizio e tutelare i 2.281 dipendenti”.
Adesione totale anche a Palermo (nella foto con il segretario Maurizio Terrani). I circa 300 operai e tecnici delle sedi di Enel distribuzione di Palermo, Bagheria, Partinico, Corleone, Termini Imerese, Petralia e Lercara hanno manifestato stamane davanti alla sede della direzione regionale di via Marchese di Villabianca, 121.
Filctem Cgil, Flaei Cisl e UilTec Uil hanno più volte chiesto una soluzione ma senza ottenere alcuna risposta da parte E-Distribuzione (Gruppo Enel). Anche il tentativo di conciliazione presso la Prefettura di Palermo non ha sortito alcun risultato determinando la rottura delle relazioni industriali. Il prossimo 12 marzo sono previste altre quattro ore di sciopero. Saranno comunque garantiti servizi essenziali.
Regione, incontro tra Cgil Cisl e Uil e presidente Musumeci
Palermo. Un incontro nel corso del quale è stata fatta un’ampia panoramica su tutti i problemi economici e sociali più urgenti, è stato quello svoltosi nel pomeriggio di ieri Palazzo d’Orleans tra i leader di Cgil, Cisl e Uil siciliane, Michele Pagliaro, Mimmo Milazzo e Claudio Barone, il Presidente della Regione, Nello Musumeci e gli assessori regionali. A Musumeci, che in apertura aveva detto, secondo quanto riferiscono i sindacati “dateci ancora un altro po’ di tempo”, i segretari delle tre confederazioni hanno chiesto di “accelerare l’azione del governo procedendo nel confronto attraverso tavoli monotematici col Presidente e con i singoli assessori e con il coinvolgimento delle varie categorie interessate”. Pagliaro, Milazzo e Barone hanno espresso “forti preoccupazioni” sulla legge di stabilità e sul bilancio della regione, chiedendone le bozze e una convocazione specifica sulla manovra. Hanno inoltre ribadito la necessità di “dare risposte celeri sulla stabilizzazione dei precari degli enti locali, sulla riforma della formazione professionale, sui temi delle partecipate e dei liberi consorzi e delle città metropolitane, che devono espletare le funzioni previste dalla legislazione vigente. Inoltre, delle aree di crisi industriale, delle politiche attive del lavoro, della rimodulazione del patto per la Sicilia, della riforma della forestazione”, per citarne alcuni di quelli sollevati. “Auspichiamo che il confronto con i sindacati- hanno specificato Pagliaro, Milazzo e Barone- esca fuori da ogni ritualità, formalismo e genericità, per entrare nel vivo dei singoli argomenti, posta comunque l’esigenza di costruire una cornice complessiva entro cui inscrivere gli interventi necessari a dare slancio all’economia e a creare occupazione duratura, liberando anche e attivando una spesa per investimenti che oggi si attesta appena al 14% e facendo una volta per tutte chiarezza sui rapporti finanziari tra Stato e Regione”. All’incontro di ieri hanno partecipato anche il vicepresidente e assessore all’Economia Gaetano Armao, l’assessore alle Attività produttive Girolamo Turano, quello alle Infrastrutture Marco Falcone, e gli assessori all’Istruzione e Formazione Professionale Roberto Lagalla al Territorio e Ambiente Totò Cordaro e l’assessore alla Famiglia, Politiche sociali e Lavoro Mariella Ippolito. (Daniela Ciralli)
Ecco l’intervento del segretario generale della Uil Sicilia, Claudio Barone: “Con il riconoscimento dello stato di emergenza – da parte del Consiglio dei ministri – si potranno affrontare subito le emergenze che riguardano la gestione dei rifiuti e la crisi idrica. Serve, però, individuare gli interventi infrastrutturali più urgenti e l’assetto gestionale più idoneo superando l’attuale situazione di caos e irresponsabilità e utilizzando le risorse dell’Unione europea che, senza progetti esecutivi, rischiano di tornare indietro.
Anche sul fronte del Masterplan – Patto per la Sicilia bisogna procedere a una rimodulazione partendo dalla messa in sicurezza del territorio, delle strutture urbane e delle scuole ma verificando anche i progetti disponibili (pochi) e predisponendone di nuovi. Per questo abbiamo chiesto al governo Musumeci una cabina che regia che possa verificare i tempi di utilizzo delle risorse, l’apertura dei cantieri e la realizzazione degli interventi per dotare così l’isola di infrastrutture efficienti e dare lavoro agli edili.
E’ necessario valorizzare i forestali, con l’applicazione dei contratti, per rendere efficiente la manutenzione delle aree boschive e il servizio antincendio implementando anche altre funzioni di tutela del territorio e utilizzando le risorse europee.
La Regione siciliana deve anche sciogliere il nodo delle zone economiche speciali (Zes) che possono essere uno strumento importante per potenziare le aree portuali.
Occorre procedere alla riforma della macchina burocratica, ripensare alle funzioni degli enti di area vasta, stabilizzare il precariato negli enti locali, garantire i lavoratori Asu. Bisogna partire dagli 85 euro in più previsti dai contratti nazionali che devono essere riconosciuti anche in Sicilia. E ancora, intervenire sulla lotta alla povertà, che colpisce un’altissima percentuale di siciliani, con interventi di sostegno al reddito, favorendo la ripresa economica e l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.
Formazione professionale qualificata, lotta alla dispersione scolastica, sportelli per le Politiche del lavoro costituiscono terreni sui quali bisogna concretizzare gli interventi annunciati. Aree di crisi complessa e semplice e cofinanziamento di progetti sono necessari per sbloccare il processo di desertificazione industriale della nostra regione e per consentire una ripresa del prodotto interno lordo. Tutto ciò è condizionato dal superamento dell’esercizio provvisorio, dalla legge di stabilità e dalla riapertura di un confronto Stato-Regione sul reperimento di risorse aggiuntive. Rimane cruciale la questione relativa all’esazione con il superamento di Riscossione Sicilia e l’omologazione dei servizi del personale sulla base dell’assetto nazionale.
Scioperano i dipendenti di E-Distribuzione della Sicilia
Palermo. La vertenza iniziata circa un anno fa si è conclusa con la dichiarazione di sciopero. Da tempo Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil hanno denunciato la carenza cronica di personale, determinata da un modello organizzativo che impone ai dipendenti eccessive e prolungate prestazioni lavorative e insostenibili turni di reperibilità in violazione alle norme. Le organizzazioni sindacali hanno più volte chiesto una soluzione ma senza ottenere alcuna risposta da parte E-Distribuzione (Gruppo Enel). Anche il tentativo di conciliazione presso la Prefettura di Palermo non ha sortito alcun risultato determinando la rottura delle relazioni industriali. E Salvatore La Spisa, segretario UilTec del settore elettrico, aggiunge: “E’ tempo che E-Distribuzione dia risposte vere e concrete coprendo i posti vacanti, procedendo con assunzioni per garantire la qualità del servizio e tutelare i lavoratori sottoposti a turni pressanti”. Le organizzazioni sindacali hanno proclamato uno sciopero di otto ore articolate in due giornate: le prime quattro ore il 13 febbraio e le ulteriori quattro il 12 marzo. Saranno comunque garantiti servizi essenziali e promosse manifestazioni in tutte le sedi per sensibilizzare cittadini e Azienda sulla qualità del servizio e del lavoro che non può prescindere dal rispetto delle regole e della dignità dei lavoratori.
Stipendi d’oro Ars, Barone: “Disponibili a reiterare l’accordo sul tetto”.
Palermo. “Lo avevamo sostenuto tempo fa e lo confermiamo anche oggi. Questo sindacato è disponibile a reiterare l’accordo sul tetto degli stipendi all’Ars”. Lo afferma lo stesso segretario generale, Claudio Barone, che risponde all’appello dei sacerdoti: “Adesso si faccia chiarezza e ognuno si assuma le proprie responsabilità senza creare ulteriori alibi. Chiediamo alla politica coerenza e trasparenza. In questo momento drammatico, con tanti lavoratori senza stipendio, non si possono tollerare questi privilegi”.
Elezioni Rsu-Fincantieri, successo per Uilm Palermo
Palermo. Successo della Uilm, che ha ottenuto il maggior numero di consensi, per il rinnovo delle Rsu allo stabilimento Fincantieri di Palermo. Il delegato Giovanni Gerbino (nella foto) ha conquistato più voti: “Chiederemo subito un incontro al presidente della Regione, Musumeci, al Comune di Palermo e all’Autorità portuale per conoscere progetti e tempi di attuazione che riguardano il cantiere navale, considerato l’inserimento di nuove tipologie di costruzione, e la definizione delle aree di interesse produttivo”.
Eletti sei candidati su un totale di 24. Elenco: Giovanni Gerbino Uilm ha ottenuto 65 voti. A seguire Serafino Biondo Fiom Cgil 53; Giuseppe Pirrotta Fiom Cgil, 48; Damiano Gambino Uilm, 47; Antonino Sciarabba Fim Cisl 41; Lorenzo Giordano Ugl 31 Percentuale votanti: 98% Aventi diritto 451, votanti 421.
Palermo capitale della Cultura, Barone: “Segnale importante per il nostro territorio”.
Palermo. “Palermo capitale della Cultura è un segnale importante per la nostra terra. Conosciamo già i nostri tesori, le nostre bellezze naturali e monumentali. Quello che serve adesso è la capacità di mettere a punto iniziative concrete per rendere più fruibile il territorio, soprattutto a livello internazionale”. Lo sostiene il segretario generale della Uil Sicilia, Claudio Barone, presente stamane alla cerimonia al Teatro Massimo. E aggiunge: “Musei e siti archeologici aperti sempre ma anche artisti e intellettuali, provenienti da tutto il mondo, a Palermo: così è possibile rilanciare il settore turistico-ricreativo, e far ripartire l’economia”.
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Teatro Massimo, Fistel Cisl e UilCom Sicilia: “Adesso stabilizzazioni e apertura di tavolo istituzionale. Governo nazionale intervenga”.
Palermo. “Dopo anni di puntuale risanamento economico i lavoratori del Teatro Massimo, precari da oltre dieci anni, devono essere stabilizzati. Per questo chiediamo un intervento del governo Gentiloni e l’apertura di un tavolo istituzionale. E’ necessario rivederne l’organizzazione, la logistica, i livelli di produzione, sempre più alti e che mettono a rischio la qualità del lavoro”. Così Fistel Cisl e UilCom Sicilia, che hanno già chiesto un incontro al Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, e al ministro delle Attività Culturali, Dario Franceschini, lunedì prossimo in città per la cerimonia d’apertura di Palermo Capitale della Cultura 2018. E le organizzazioni sindacali aggiungono: “Tra le priorità anche le nuove norme di ripartizione del Fus, che penalizzeranno tutte quelle aziende meridionali più in difficoltà nel reperire contributi privati. Il Teatro Massimo sino ad oggi non è riuscito a coinvolgere nessuno sponsor nonostante il successo di pubblico e critica. Non può sopportare anche una riduzione della partecipazione statale. Faremo il possibile per scongiurare questa emergenza”.