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Emergenza Scuole, Barone: “A rischio istruzione e incolumità degli studenti per colpa di politici irresponsabili”.

Palermo. “L’irresponsabilità della classe politica siciliana rischia di bloccare anche l’apertura delle scuole superiori che non hanno i soldi per pagare le bollette di luce, acqua e telefono. E’ drammatico l’appello dei presidi che, senza i fondi delle ex Province, in alcuni casi hanno dovuto utilizzare le risorse destinate alla manutenzione rischiando conseguenze giudiziarie ma soprattutto l’incolumità degli alunni stessi. Se dovesse crollare un cornicione a chi sarà attribuita la colpa”? A raccogliere l’allarme è Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che continua: “I nostri politici hanno bloccato la Finanziaria bis, incuranti delle conseguenze, per i soliti giochetti clientelari. E queste sono le conseguenze: non solo migliaia di lavoratori dei Consorzi senza stipendio ma giovani siciliani con il diritto allo studio negato. Non ci appassiona distinguere le responsabilità dei singoli ma bisogna prendere atto che in questa situazione di caos non si può andare avanti”.

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Sviluppo Italia, Uil Sicilia: “Subito confronto per dare garanzie a questi lavoratori”.

Palermo. Da 15 mesi non percepiscono lo stipendio e adesso sono partite le procedure di licenziamento per i 75 lavoratori di Sviluppo Italia Sicilia. E’ scattato, quindi, il conto alla rovescia entro il quale è necessario trovare una soluzione concreta per salvare queste famiglie e non limitarsi ad annunci e promesse contraddittorie. I lavoratori di Sviluppo Italia devono passare alle Partecipate regionali. Per la Uil Sicilia serve, quindi, un “confronto immediato. Sono figure che porterebbero commesse e professionalità agli enti, valorizzandoli, e nulla toglierebbero agli altri lavoratori”.

Immagine di autore incerto disponibile su internet- Policy

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Formazione, Raimondi: “Bene piano per l’emergenza ma non basta“.

Palermo. “Senza dubbio il piano per l’emergenza della Formazione professionale, messo a punto dal governo Renzi rappresenta un passo in avanti. Ma non è certo sufficiente a risolvere tutti i problemi. Adesso tocca al governo Crocetta, senza più alibi, far ripartire il settore e tutelare tutti i lavoratori, disoccupati e operatori”. Lo dice Giuseppe Raimondi, della segreteria della Uil Sicilia, che aggiunge: “Dopo tanti annunci non c’è più tempo da perdere. I siciliani vivono da troppo tempo in condizioni disperate. Serve attivare subito, come già avviene in tutte le altre regioni d’Italia, le misure di aiuto per tutti quei lavoratori che hanno perso il posto o per chi è in cerca di occupazione”. Nella foto, di autore incerto disponibile su internet, il ministro Poletti

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Rifiuti, Barone: “Subito riforma del settore e termovalorizzatori o scoppierà il caos“.

Palermo. “Come era facile prevedere, continuando così ad agosto avremo a che fare con montagne di rifiuti e rischio epidemie. Per non parlare dei danni incalcolabili al turismo. In Sicilia l’emergenza rifiuti è ogni giorno più ingestibile e la confusione – nell’attesa di un piano di riforma del settore – regna sovrana. E’ sempre il solito e irresponsabile governo regionale che non ha la volontà, o non è capace, di decidere su questioni vitali per la nostra Isola. Assistiamo a un continuo litigare e smentirsi tra assessori e presidente, per non parlare di quello che succedere quando i provvedimenti passano dall’Ars”. Lo dice Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che aggiunge: “La soluzione all’emergenza non può certo essere la spedizione a caro prezzo dei rifiuti all’estero che costringerà i cittadini a pagare di più per un servizio inefficiente. Servono, invece, direttive chiare e inoppugnabili e avviare il confronto per un corretto utilizzo delle risorse umane che permetta a tutela dei posti di lavoro e servizi, implementando prima di tutto la raccolta differenziata. E, infine, va avviata subito la costruzione dei termovalorizzatori, indispensabili in qualsiasi sistema di raccolta. Anche il più evoluto. Occorrono risposte immediate. Non è più tempo degli annunci e questo sindacato non starà fermo a guardare”.

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Reddito di cittadinanza, Barone: “Governo regionale assente all’Ars? Solo promesse da campagna elettorale”.

Palermo. “Continuano le promesse da campagna elettorale. Non ultima quella dell’introduzione del reddito minimo per i poveri, annunciato trionfalmente dal presidente Crocetta che però ha disertato la riunione convocata all’Ars, oggi in commissione, con la consapevolezza che dalle promesse non si passerà mai ai fatti. La cosa più grave è che si speculi sulla disperazione in cui versano migliaia di famiglie siciliane”. Lo sostiene Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che aggiunge: “Non capiamo con quali risorse si dovrebbe finanziare questo reddito di cittadinanza, a chi andrebbe destinato e come evitare di trasformarlo in uno strumento clientelare. Il governo regionale farebbe meglio a non perdere altro tempo con annunci demagogici e a dare invece risposte concrete alle tante emergenze che questo sindacato ha già evidenziato e rispetto alle quali continua a sfuggire”.

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Edilizia, sindacati in piazza: “Governo Crocetta rilanci settore creando buona occupazione e infrastrutture.

Palermo. Armati di pale e carriole circa 300 edili siciliani hanno protestato stamane a Palermo per chiedere al Governo Crocetta, sino ad oggi sordo e assente, di rilanciare il settore creando in Sicilia buona occupazione e infrastrutture. Insieme ai lavoratori hanno sfilato Cgil, Cisl e Uil e i sindacati di categoria Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil: “Dal 2008 a oggi, nell’Isola, sono andati persi 90mila posti di lavoro, seimila imprese hanno chiuso i battenti e il 36% dei lavoratori, ovvero 31mila, risulta essere in nero. La politica non ha raccolto il grido di allarme dei lavoratori e noi continuiamo a far sentire la nostra voce, partendo da uno dei settori, quello dell’edilizia, che è fra i più colpiti dalla crisi. Far ripartire il comparto è uno dei presupposti per rilanciare l’economia”. E i sindacalisti Santino Barbera (Fillea Cgil), Franco Tarantino (Filca Cisl) e Francesco De Martino (Feneal Uil) concludono: “Occorre spendere subito le risorse per le opere pubbliche, avviare i cantieri ma soprattutto dire basta a clientele e spartizioni”.

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Enti locali, Crimi: “Adesso i presupposti ci sono tutti. Ars legiferi e stabilizzi precari siciliani”.

Palermo. “Stabilizzare i precari nella pubblica amministrazione è di fatto vietato dalla normativa in vigore. Frutto di una politica sbagliata e assente. La corte europea ha, però, stabilito che l’utilizzo continuo e prolungato di questi lavoratori è contrario alla Direttiva Ue, che stabilisce regole precise per impedire l’abuso nell’utilizzo dei contratti a tempo determinato”. Lo dice Luca Crimi, segretario regionale della Uil Fpl, che precisa: “È necessario, quindi, assumere tutti coloro che abbiano superato i 36 mesi di servizio. E oggi, più che mai, pesano la decisione del Quirinale, che con un decreto ha disposto l’avvio del processo di stabilizzazione del gruppo di precari, e la sentenza del Cga di Palermo, secondo cui si tratta di contratti da trasformare e non di nuove assunzioni. Chiediamo, quindi, all’Ars di non perdere più tempo, di applicare l’articolo 14 dello Statuto e di legiferare per garantire gli stessi diritti ai lavoratori siciliani. I presupposti ci sono tutti”.

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Regione, Barone e Tango: “Bene trasferimento 500 milioni ma adesso serve capire come saranno spesi”.

Palermo. “Finalmente da Roma è arrivato l’ultimo via libera per trasferire 500 milioni in Sicilia. Soldi che dovrebbero servire a tamponare le falle relative al personale precario e ai servizi essenziali non garantiti ai cittadini da troppo tempo. Ma prima di dare vita a proclami ottimistici vogliamo capire, dal governo regionale, quando e come queste risorse saranno distribuite”. Lo dicono Claudio Barone ed Enzo Tango segretari della Uil Sicilia e Uil Fpl, che aggiungono: “Sino ad oggi la politica siciliana, litigiosa e assente, ha lanciato solo false promesse. Ancora una volta, prendiamo atto delle dichiarazioni di intenti, come quella ad esempio della creazione dell’Agenzia dei precari ma vogliamo prima capire e vederci chiaro. I lavoratori sono stanchi e senza soldi. Basta andare avanti con inutili impegni”.

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Incendi, La Bua: “La Sicilia brucia. Governo regionale sempre in ritardo e incapace di gestire settore e lavoratori”.

Palermo. La Sicilia brucia e il governo regionale si accorge sempre in ritardo che bisogna intervenire. E’ colpevole, ancora una volta, di gestire in maniera sbagliata risorse, settore e forestali”. Lo sostiene Giuseppe La Bua, segretario della Uila Palermo, che aggiunge: “Da mesi, e in maniera pressante, chiediamo di predisporre interventi antincendio. Abbiamo anche presentato una proposta di riforma del settore per utilizzare al meglio fondi e personale. La Regione, però, è stata troppo distratta e come sempre occupata nei soliti giochi di potere. E intanto i boschi muoiono”.

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Formazione, Raimondi e Parasporo: “Abolita la legge 24. Goliardata inutile e dispetto ai lavoratori”.

Palermo. “La commissione Lavoro dell’Ars ha appena approvato il ddl che abolisce la Legge 24 del 1976, ovvero quella che regola la Formazione professionale in Sicilia. Una scelta, mai condivisa da questo sindacato, ritenuta dissennata, inutile e inopportuna. A maggior ragione adesso che il Governo regionale sta trattando con il ministero del Lavoro e il ministero dell’Istruzione un piano industriale per il riordino del settore”. Lo dicono Giuseppe Raimondi e Claudio Parasporo segretari della Uil Sicilia e della Uil Scuola, che aggiungono: “E’ un gesto incomprensibile da parte di una politica che fa solo confusione senza programmare e condividerle piani concreti. Adesso bisogna vedere cosa succederà quando questo disegno di legge approderà in aula. Chiediamo di bocciare il provvedimento e siamo pronti a qualsiasi tipo di protesta per tutelare lavoro e lavoratori, costretti ad assistere in un momento di crisi a queste goliardate”.