“A fine anno non sarebbe stato più possibile prorogare il contratto ai 4571 lavoratori Asu. Per questo dopo oltre vent’anni anni di attesa, l’Ars con una norma aveva finalmente dato il via libera alla loro stabilizzazione. Ma il Mef ha sollevato una serie di questioni che rischiano adesso di bloccare questo percorso. E non lo possiamo permettere”. Così Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, dopo l’incontro chiesto proprio dall’assessore Scavone per illustrare le controdeduzioni della Regione “argomentate e condivisibili”. E il leader della Uil ha aggiunto: “Questi lavoratori garantiscono la funzionalità di più della metà dei Comuni siciliani, senza di loro si andrebbe al collasso. E’ necessario attivare un confronto ma soprattutto che ci sia la volontà di superare tutti gli ostacoli per trovare una soluzione positiva e garantire un futuro a questi lavoratori”.
Autore: admin-uilsicilia
Sanità, Barone: “Non solo Covid. Adesso riprendano le cure per tutte le altre malattie“.
Palermo. “L’occupazione dei posti di terapia intensiva per Covid è diminuita del 60 per cento circa. E’ presto per cantare vittoria ma è un segnale positivo che rimette al centro la ripresa delle cure per tutte le altre patologie, in secondo piano da troppo tempo”. Lo afferma Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che aggiunge: “Vogliamo ricordare che tra le vittime dell’epidemia ci sono anche cittadini con patologie diverse che hanno dovuto rinviare cure o trattamenti. Adesso che stiamo tornando a regime chiediamo un confronto con tutte le Asp e che il presidente Musumeci superi l’interim all’assessorato e ritorni ad esserci una figura titolata per gestire non solo l’emergenza Coronavirus ma per ripristinare l’assistenza sanitaria a tutto tondo”.
Blocco dei licenziamenti, Barone: “Molte aziende taglieranno subito sui costi del lavoro, non lo possiamo permettere.
Palermo. “Il tessuto economico siciliano è già debole e frammentato. E molte aziende, in difficoltà, taglieranno subito sui costi del lavoro. Un’ondata di licenziamenti, quindi, in una regione che ha già tassi di disoccupazione altissimi. Non lo possiamo permettere”. E’ forte la preoccupazione del segretario generale della Uil Sicilia, Claudio Barone, dopo il rifiuto della proroga del blocco dei licenziamenti. E aggiunge: “C’è anche il rischio che vengano tagliate le spese sulla sicurezza. I lavoratori, scampati al Covid, non possono dovere scegliere tra morire di fame, perché licenziati, o andare a lavorare in condizioni di sfruttamento con turni massacranti e senza rispetto delle norme antinfortunistiche. Per questo continuiamo a chiedere al governo regionale di potenziare da subito gli organici degli ispettori del lavoro, oggi insufficienti. Senza controlli sarebbe vanificata qualsiasi normativa. Gli edili – conclude il leader della Uil Sicilia – saranno domani in piazza, a Palermo, anche contro l’annunciata liberalizzazione dei sub appalti. Occorre spendere risorse e realizzare le opere ma bisogna farlo garantendo trasparenza e sicurezza. Non si può dare il “liberi tutti” con sub appalti selvaggi che vanificherebbero il rispetto di contratti e nome”.
Regionali, Barone: “Il rientro dei dipendenti, già pensione, sarebbe un caos. Serve una nuova legge”.
Palermo. “Fare rientrare in servizio i dipendenti regionali, già da anni in pensione con quota 100 e con la variazione dell’aspettativa di vita, sarebbe perpetrare un grave errore soprattutto economico oltre che di diritto. La Regione dovrebbe affrontare, infatti, ulteriore spese che necessiterebbero di una copertura finanziaria ad oggi insufficiente. Da aggiungere poi il ricalcolo del trattamento pensionistico, il reinserimento nella dotazione organica, l’apertura di una nuova posizione economica, previdenziale e assicurativa. Sarebbe un caos”. Così il segretario generale della Uil Sicilia, Claudio Barone, che spiega: “Chiediamo all’assessore Zambuto (nella foto) di correggere gli errori normativi e contabili preesistenti sanandoli per via legislativa. A pagare non possono essere i lavoratori. Certo, per poco tempo nessuno di loro si rifiuta di tornare in ufficio ma devono essere garantiti i diritti e pagati, eventualmente, tutte le retribuzioni come previsto da contratto senza soluzione di continuità”.
Covid, Barone e Tango: “Condoglianze alla famiglia Caruso.
“Più sicurezza nei posti di lavoro. Oggi, ancora di più, ribadiamo che servono garanzie e tutele giuridiche ed economiche per tutti i lavoratori direttamente esposti e che ogni giorno rischiano la vita nell’adempito del proprio dovere”. Così Uil e Uil Fpl Sicilia, guidata da Claudio Barone ed Enzo Tango, esprimono cordoglio e vicinanza alla famiglia di Bernardino Caruso, autista di ambulanze degli Ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello, morto di Covid. E aggiungono: “Il governo regionale adesso non dimentichi i diritti, anche economici, promessi e spettanti ai lavoratori della sanità. Questo sindacato continuerà a battersi per ottenere più garanzie e tutele appoggiando la campagna social della Uil nazionale “Zero morti sul Lavoro”.
Cgil, Cisl e Uil incontrano l’assessore Zambuto
Preparare la Sicilia ad affrontare la grandiosa sfida di sviluppo e crescita che deriva dal Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Questo l’obiettivo dei tre tavoli tecnici permanenti che sono stati concordati oggi da Cgil, Cisl e Uil con l’assessore regionale della Funzione pubblica, Marco Zambuto (nella foto di autore incerto disponibile su Internet-Policy).
“Abbiamo davanti a noi un’occasione che non dobbiamo e non possiamo sprecare. Possiamo diventare una delle prime regioni in Italia a declinare proficuamente anche a livello locale il Patto nazionale per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale, così da costruire una macchina amministrativa che sia all’altezza del futuro che ci attende”, dicono i segretari generali regionali di Cgil, Cisl e Uil, Alfio Mannino, Sebastiano Cappuccio e Claudio Barone, assieme ai segretari generali regionali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, Gaetano Agliozzo, Paolo Montera ed Enzo Tango.
Rigenerazione dell’amministrazione regionale; Innovazione, digitalizzazione e lavoro agile; Enti locali in disequilibrio e in dissesto finanziario: questi i temi individuati nel corso dell’incontro che si è svolto nella sede dell’Assessorato e in cui sono state affrontate numerose questioni ancora aperte: assunzioni, riqualificazioni e riclassificazione del comparto; rinnovi contrattuali, riforma della dirigenza regionale, efficientamento e produttività, dotazioni organiche, difficoltà finanziarie degli enti locali, ex Province e stabilizzazione del personale precario. In particolare, dopo la recente approvazione del decreto legge “Proroghe” (che elimina per le pubbliche amministrazioni la soglia del 50% almeno di dipendenti in smartworking), i sindacati della Funzione pubblica hanno consegnato all’assessore Zambuto una richiesta specifica per sollecitare un suo provvedimento sul tema, al fine di armonizzare le decisioni dei dirigenti dei diversi uffici regionali e non permettere inopportune fughe in avanti.
“Siamo convinti – concludono i sindacalisti – che la strada del confronto continuo e costante tra Istituzioni e organizzazioni sindacali sia l’unica percorribile per raggiungere i risultati che la Sicilia tutta merita e che non sono più rinviabili. Oggi si è avviato un percorso condiviso e permanente, non ci fermeremo fino a quando tutti gli obiettivi non saranno raggiunti”.
CGIL CISL UIL PALERMO SU APPELLO DEL SINDACO ORLANDO A LAVORARE PER IL BENE DELLA CITTA’
“Noi siamo pronti e disponibili a lavorare insieme per il bene di Palermo e per costruire strategie e azioni condivise per consentire alla città di uscire dalla crisi che sta vivendo senza precedenti e di certo non solo per colpa degli effetti legati alla pandemia. Del resto lo abbiamo sempre fatto ma le nostre richieste di confronto rivolte al sindaco sono rimaste inascoltate. Purtroppo si è pensato di poter fare da soli, respingendo le critiche con fastidio. Si sarebbe dovuto fare sin da subito fronte comune e ora ne lamentiamo le conseguenze”. Così i segretari generali di Cgil Cisl Uil Palermo, Mario Ridulfo, Leonardo La Piana e Claudio Barone intervengono a seguito delle dichiarazioni del sindaco di Palermo Leoluca Orlando sulle condizioni della città rilasciate in un’intervista a La Repubblica Palermo.
“Riteniamo sia importante cercare ampio sostegno alle azioni che si renderanno necessarie per affrontare le tante emergenze della città anche tra le forze sociali eproduttive oltre che tra quelle politiche. I problemi delle partecipate e della qualità dei servizi, il caos al cimitero dei Rotoli, le politiche sociali necessarie per contrastare la povertà crescente, un piano certo e veloce di utilizzo dei fondi del Recovery dai quali dipendono le chance di rinascita del territorio e la necessità che avevamo sottolineato al Prefetto di Palermo di non lasciare sole le periferie della città, cosa che purtroppo ha dato spazio alla criminalità organizzata. Noi ci siamo, ci auguriamo che siano disponibili il sindaco e le forze politiche del consiglio comunale e che si attivi un dialogo che deve essere costante per lavoratori, giovani, pensionati, famiglie e cittadini”, continuano Ridulfo, La Piana e Barone. “La pandemia è stata il colpo finale a una situazione già allarmante in cui versava la città, i nostri appelli in passato erano proprio rivolti a costruire insieme una sinergia che mettesse insieme parti sociali, politica,istituzioni, imprenditori di questa città per risanare le condizioni più gravi e avviare un percorso di crescita. Così non è stato, troppi, tanti gli scossoni politici che hanno creato tensioni delle quali la città di certo non ha bisogno. Oggi come in passato noi ci siamo e ci auguriamo che Palermo possa diventare quella città normale che tutti auspicano”.
Primo Maggio, il messaggio di Cgil Cisl e Uil Palermo
“La crisi che stiamo vivendo è senza precedenti, se non si rimette al centro dell’azione politica e amministrativa il Lavoro ma che sia in sicurezza, politiche sociali adeguate per eliminare il divario sociale, la tutela della salute con il potenziamento della sanità, il rilancio dei cantieri e l’utilizzo in tempi rapidi dei fondi Recovery affinché non siano una ennesima occasione sprecata, non potremo dare risposte ai nostri giovani e la disoccupazione non farà che aumentare”.
Cosi i tre segretari generali Cgil Cisl Uil Palermo, Mario Ridulfo, Leonardo La Piana e Claudio Barone, in occasione della seconda Festa del Lavoro senza il tradizionale corteo nazionale per rispetto delle norme anticovid, lanciano il loro messaggio: “lo slogan nazionale delle confederazioni unitarie è ‘Italia Si Cura con il Lavoro’ proprio perché è fuor di dubbio che la ripartenza in sicurezza, incentivando dunque la campagna vaccinale ma mettendo in campo misure che possano creare lavoro, sia l’unica strada per far uscire i nostri territori da questa situazione di paralisi di tutta l’economia”. I sindacati aggiungono “ci auguriamo che nel definire il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza si ascoltino le parti sociali e si tenga conto del Sud e di tutte quelle misure necessarie al suo rilancio e delle infrastrutture e tutte le opere strategiche da realizzare nei nostri territori”. Centrale resta la sicurezza sul lavoro.
“Lavoro sicuro, sia dal punto di vista del contrasto al contagio da Covid sia dal punto di vista dei requisiti di sicurezza nei luoghi di lavoro e dunque i relativi controlli, sono le priorità, ancor più oggi. Ed è bene ribadire che lavoro precario non vuol dire lavoro poco sicuro, e che la tutela della vita dei lavoratori è prioritaria”.
A Palermo sono poco più di 75 mila le persone in cerca di occupazione. Secondo invece gli ultimi dati Istat il tasso di disoccupazione si attesta al 15,3 per cento, sale al 25,8 per i giovani fra i 25 e i 35 anni e si attesta attorno a circa il 10,6 per cento per la fascia d’età di 35 anni a salire. Per Cgil Cisl Uil Palermo, “bisogna intervenire concretamente su tutte le disuguaglianze sociali che sono state ampliate dalla pandemia. E’ evidente che chi aveva un lavoro in nero non ha più lavorato e spesso non ha potuto nemmeno prendere la cassa integrazione o altra forma di assistenza. Bisogna pensare ai cosiddetti ‘ultimi’ del nostro territorio, a quelle famiglie sempre più in difficoltà, ai giovani demoralizzati per un futuro troppo incerto nella loro città, ma bisogna farlo creando lavoro e con politiche sociali che aiutino i più deboli”.
“Temiamo – aggiungono i tre segretari Cgil Cisl Uil Ridulfo, La Piana e Barone – che se non si procede con la proroga del blocco dei licenziamenti e soprattutto con nuove politiche attive del lavoro che consentano, una volta formate, a chi è in cerca di occupazione di trovare sbocchi professionali nuovi e in linea con le esigenze, i dati sui senza lavoro possano seriamente aumentare”. Fra i temi centrali per Ridulfo, La Piana e Barone c’è il contrasto alla criminalità organizzata. “In un momento così delicato come quello che stiamo vivendo, bisogna alzare il livello di guardia e di vigilanza, la mafia, l’illegalità non devono trovare spazio laddove sono in arrivo fondi e relativi appalti”. Resta fondamentale dunque il tema dei giovani. “Bisogna pensare al loro futuro, ancora più grigio oggi nei nostri territori con una crisi che ha morso anche settori che prima erano trainanti, turismo, enogastronomia, l’industria in generale e il settore del commercio. Bisogna puntare oggi dunque sul sistema formativo che deve preparare i nostri giovani alle professioni maggiormente richieste”. Infine il messaggio dei segretari Cgil Cisl Uil Palermo ai lavoratori e in particolare: “buon Primo maggio a tutti i lavoratori che in tanti settori cruciali per il Paese hanno svolto il loro lavoro fondamentale ed essenziale in questo difficile anno di pandemia”
Uil Sicilia, costituita l’area vasta Pa-Sr-Rg-Ge. Barone e Lionti alla guida
Palermo. L’Esecutivo regionale della Uil Sicilia ha deliberato la costituzione dell’area vasta Palermo-Siracusa-Ragusa-Gela. Il segretario generale, Claudio Barone guiderà l’area vasta affidando la gestione al segretario organizzativo, Luisella Lionti.
L’Esecutivo ha anche dibattuto sul protocollo Brunetta e sulla possibilità di modificare l’Accordo Stato-Regione per riaprire le assunzioni e modernizzare la macchina amministrativa per lo smart working. “Mancano le reti informatiche e le attrezzature adeguate. Ma soprattutto bisogna rivedere quindi le procedure, rendere tracciabili le responsabilità, costruire veri criteri di valutazione dei risultati”, ha precisato Barone: “Non si può procedere in maniera episodica e approssimativa, occorre una rivoluzione culturale e un grande piano di informatizzazione. Le risorse, disponibili dalla Next Generation, devono essere indirizzate a implementare le capacità informatiche, delle reti ma soprattutto del personale”. Ciò vale anche per il servizio sanitario. “Sui grandi ospedali – spiega il leader della Uil Sicilia – si è riversato il più grosso carico dell’emergenza epidemiologica, e non solo per gli acuti, con i Pronto soccorso ingolfati e a rischio contagio. Nel territorio le case di riposo per anziani, incontrollate, sono diventate dei veri e propri lager. Occorre trarre le conseguenze da questo dramma e destinare risorse soprattutto in formazione professionale per una valida rete sanitaria nel territorio. Servizi ambulatoriali e di telemedicina, riorganizzazione delle funzioni dei medici di famiglia in case della salute e assistenza domiciliare”.
Per le scuole, per superare la dad, servono interventi di edilizia scolastica per consentire lezioni in presenza in condizioni di sicurezza. Ma rimane comunque la necessità di investire su un grande piano che supporti le competenze informatiche dei nostri giovani, la carta più importante per il mercato del lavoro di domani, anzi di oggi.
L’altro tema è quello della transizione energetica. Il principale settore industriale della Sicilia è il Petrolchimico che rappresenta più del 60% dell’export regionale. Gela si è già riconvertita con una raffineria green ma è un modello non replicabile. “L’Europa prevede di abbandonare il carbone nel 2050. Petrolio e metano anche dopo. Nel frattempo – spiega Barone – non possiamo distruggere un settore industriale, buttare sul lastrico decine di migliaia di lavoratori per rimanere semplici depositi di stoccaggio di carburanti raffinati altrove. Affiancare alla raffinazione altre produzioni collegate, come quella di metanolo a Priolo, e guardare in avanti verso l’era dell’idrogeno. Blu, ma anche green. L’Etna Valley è all’avanguardia nella produzione dei pannelli solari bifocali di 3Sun con il progetto “Giga Factory” da 500 milioni e mille assunzioni. A2A ha presentato il piano per riconvertire la centrale a gas di San Filippo del Mela in produzione di biotecnologie ma attualmente bloccato dall’inerzia del governo regionale. Il Cnr, invece, ha proposto un polo di ricerca sulle tecnologie dell’idrogeno che può mettere in sinergia, guardando al futuro, le principali realtà industriali della nostra isola”.
Tari a Palermo, Barone: “Impensabile chiedere ai cittadini di pagare di più“.
Palermo. “In un momento già critico come questo, non è pensabile chiedere ai cittadini di pagare una Tari più costosa perché l’immondizia deve girare per tutta l’isola o addirittura perché è necessario esportarla”. Così Claudio Barone, segretario della Uil Sicilia e Palermo, contesta il paventato aumento della bolletta previsto dell’amministrazione comunale, e aggiunge: “L’ex assessore Pierobon aveva cominciato un lavoro positivo, adesso chiediamo alla Baglieri (nella foto di autore incerto disponibile siu Internet) un confronto immediato per programmare interventi che finalmente possano risolvere la vergogna di un sistema che conferisce solo alle discariche creando un pesante impatto ambientale e gravando sulle casse dei Comuni e dei cittadini”.