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Incidente sul lavoro, Barone: “Ferrovie nel degrado e insicure. Subito interventi per tutelare lavoratori e cittadini”.

PALERMO. “Ci uniamo al dolore delle famiglie dei tre operatori delle Rfi, rimasti uccisi mentre lavoravano sulla linea ferrata Caltanissetta-Gela. In attesa di accertare la dinamica del tragico incidente, lanciamo ancora una volta l’allarme sul degrado in cui versano le ferrovie siciliane”. Ad esprimere cordoglio è Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che aggiunge: “La manutenzione è insufficiente e la rete ferroviaria è insicura per chi lavora e viaggia. Chiediamo subito interventi adeguati per la tutela dei lavoratori e dei cittadini”.

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Gesip, Borrelli: “Bene accordo. Per i lavoratori ricollocazione e cassa integrazione sino a dicembre”.

PALERMO. “Dopo una dura battaglia è stato sottoscritto l’accordo quadro sindacati-Comune che apre un confronto vero sulla ricollocazione dei lavoratori della ex Gesip e sulla riorganizzazione di tutte le partecipate. Ed è stato anche sottoscritto un accordo che prevede la possibilità di integrare a questi lavoratori la cassa integrazione sino a dicembre ed avere, quindi, un salario minimo garantito”. Lo dice Gianni Borrelli della Uil Palermo a seguito dell’incontro con l’amministrazione comunale che aggiunge: “Abbiamo raggiunto un risultato importante. Adesso tocca al Comune di Palermo fare la propria parte, inserendo a fine anno anche i bilanci delle società partecipate senza però alzare tasse e tariffe. La Uil ha chiesto e ottenuto che nell’accordo si procedesse anche alla convocazione delle singole aziende per arrivare alla definizione dei piani industriali di ogni società e stabilire programmi e servizi. L’obiettivo è definire un piano industriale unico per tutte le partecipate del Comune”.

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Inquilini, l´allarme dei sindacati: “In aumento sfratti e affitti. Necessario sostenere le fasce deboli”.

PALERMO. “Sono in aumento gli sfratti per “morosità non colpevole” e cresce il numero delle famiglie che hanno un´incidenza della spesa per l´abitazione sui redditi superiore al 40%. Un vero e proprio “bollettino di guerra”. Per questo è necessario sostenere l´affitto a canone concordato, ampliare l´offerta di alloggi popolari attraverso il piano di recupero e manutenzione degli alloggi ex Iacp e sostenere le fasce più deboli”. A chiederlo sono Sunia, Sicet e Uniat Palermo che aggiungono: “E´ giunto il momento di affrontare il disagio abitativo con politiche di ampio respiro che prevedano un piano pluriennale di edilizia sociale in affitto a canoni sostenibili, puntando sul recupero di aree ed edifici dismessi contrastando ulteriore urbanizzazione e consumo di suolo. Una revisione della legge che punti, attraverso la contrattazione collettiva e leva fiscale, ad abbassare il livello degli affitti privati e ad aumentare l´offerta. E ancora una dotazione finanziaria certa e continuativa per permettere programmazione degli interventi a sostegno degli inquilini in difficoltà”.

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CASO ENI, BARONE: “SERVE INTERVENTO NAZIONALE, SINDACATO PRONTO A FARE LA PROPRIA PARTE”

«La questione dell’Eni è di portata nazionale. Il governo Renzi deve rappresentare a Eni scelte strategiche per il settore petrolifero nel nostro Paese, anche in relazione alle questioni dell’autonomia energetica»: lo ha detto Claudio Barone, segretario regionale della Uil.
«Indubbiamente – ha aggiunto Barone – la raffinazione ha un costo molto elevato e in questo momento è il settore più critico. Servono investimenti anche se è chiaro che risultano molto più appetibili la prospezione e la ricerca petrolifera. Ma la politica industriale deve valutare complessivamente questi due aspetti. Non è possibile impegnarsi solo nel settore più appetibile,  Eni non può fare questo».
Barone ha ricordato inoltre che «la Sicilia ha una importante carta da giocare, l’accordo siglato recentemente con Assomineraria, che in maggioranza è Eni, per investimenti da 2,5 miliardi. Questo è un fatto che va valutato per capire come Eni intende svolgere il suo ruolo in Sicilia. La Regione deve a sua volta smetterla con la tradizione del passato, fatta di cavilli e finte crociate ambientaliste che hanno il solo effetto di favorire l’intermediazione politico-mafiosa. Il governo regionale si impegni a rispettare gli impegni e a dare regole e tempi certi per gli investimenti».Su questo terreno Barone ha ricordato l’impegno della Uil: «Registriamo postivamente la posizione espressa dal vice presidente nazionale di Confindustria, Antonello Montante, sulla possibilità di aprire un confronto con Eni che faccia emergere contenuti diversi da quelli, del tutto insufficienti, emersi finora. Il governo nazionale presieda questo confronto. Per quanto riguarda la Sicilia, sfidiamo i parlamentari a un confronto che faccia emergere una reale volontà di cambiare passo e abbandonare il modello assistenziale per difendere finalmente il tessuto industriale e lo sviluppo produttivo. Noi siamo pronti a una mobilitazione costruttiva».

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Eni, Crocetta e sindacati: “Renzi convochi Consiglio Ministri”.

Palermo. Il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, ha incontrato i rappresentanti regionali di Cgil, Cisl e Uil per valutare la situazione degli stabilimenti Eni in Sicilia e in particolare le notizie anticipate dalla stessa Eni di dismissione delle aree industriali di Gela e Priolo. La presidenza della Regione e i sindacati su questo tema parlano lo stesso linguaggio dei lavoratori del Petrolchimico e degli enti locali, fortemente preoccupati sulle prospettive porterebbero alla perdita di migliaia di posti di lavoro. Regione e sindacati ravvisano nella scelta dell´Eni una linea profondamente antimeridionalista che deindustrializza il sud, aggravando i problemi economici e di divario sociale che le regioni meridionali vivono. Dalla crisi – continuano – si esce con piani credibili di rilancio e di riconversione, non con le dismissioni o con la promessa di futuri quanto aleatori investimenti. Governo e sindacati, hanno già registratoin passato da parte dell´industria nazionale profonde delusioni, vedi caso Fiat, laddove sono arrivate solo dismissioni e non investimenti. Governo e sindacati ritengono che la vertenza Eni sia regionale e meridionale e pertanto nazionale, sono in discussione le politiche nei confronti del Mezzogiorno che non può vivere di finanza assistita, ma di lavoro e sviluppo produttivo. Le attuali linee dell´Eni rivelano un volto persino inedito, di un´azienda che sceglie di comportarsi con la logica che non tiene conto degli effetti disastrosi su comunità già profondamente provate dai danni ambientali. Non si può avere inquinato e sfruttato un territorio e abbandonare tutto asservendo la Sicilia e il sud a logiche di sviluppo di altre aree del paese. Occorre puntare sull´innovazione della chimica avanzata, una scelta che non può riguardare solo il nord ma anche il sud, su questo la Sicilia mostra da sempre grande disponibilità. Sarebbe più costoso per l´Eni il risarcimento dei danni ambientali provocati e il ripristino delle aree allo stato quo ante. Chiederemo al presidente Renzi una convocazione del Consiglio Ministri per affrontare la gravità sei processi avviati dall´Eni e all´Eni di fermarsi, per ripensare alle proprie strategie sul sud, che può essere una grande risorsa per il Paese e per il gruppo industriale. Sindacati regionali e governo saranno presenti domani a Gela alla manifestazione congiunta di consiglio di fabbrica, lavoratori, consiglio comunale e sindacati di categoria. E´ necessario rafforzare la mobilitazione di tutte le istituzioni e componenti sociali, per impedire un´azione devastante per l´economia e l´occupazione siciliana.

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Gela, Barone: “Eni torni sui suoi passi, In ballo il futuro di migliaia di lavoratori e della Sicilia”.

PALERMO. “Eni torni sui suoi passi, mantenga gli impegni assunti e avvii il programma di riqualificazione produttiva a Gela. La Regione siciliana, invece, non sottovaluti e rallenti la realizzazione degli investimenti e delle opere necessari per la nostra Isola. Non vorremmo assistere, ancora una volta, alla cronaca di una morte annunciata. In ballo c’è il futuro di migliaia di lavoratori del Petrolchimico e dell’Indotto”. Lo dice Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, dopo il rifiuto dell´Eni di riavviare almeno una delle tre linee produttive della raffineria e la conferma della revoca dei 700 milioni di investimenti. E Barone aggiunge: “Era abbastanza prevedibile che dopo tanti “tira e molla” sugli investimenti previsti per la Raffineria si arrivasse al disimpegno di Eni. Decisione che resta inaccettabile e che va respinta con durezza. Siamo consapevoli che senza questi programma si rischia di perdere tutto il polo industriale e di spingere la Sicilia verso la desertificazione. E’ necessario, quindi, dare un segnale forte e cambiare rotta per difendere e sviluppare il lavoro produttivo. La Uil ha attivato a tutti i livelli iniziative di protesta e mobilitazioni per salvare gli investimenti e i posti di lavoro”.

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Corte dei Conti, Barone: “Quadro contrastato già noto. Uil pronta a risanare bilancio e tagliare sprechi”.

PALERMO. “La Corte dei Conti conferma un quadro problematico e purtroppo già noto. L’attuale Governo regionale ha ereditato, infatti, una situazione debitoria pesante che malgrado gli sforzi non è semplice da risanare. La Uil è già pronta a fare la sua parte per migliorare l’efficienza della Pubblica amministrazione garantendo sempre i lavoratori ma tagliando gli sprechi”. Lo sostiene lo stesso segretario generale, Claudio Barone, che aggiunge: “In questo momento delicato per la nostra regione, il sindacato deve fare la propria parte senza invadere o confondersi, come troppo spesso accade, con la politica. Già sabato scorso, al tavolo di confronto con il presidente Crocetta, abbiamo anticipato proposte precise e verificabili. Come ad esempio la costituzione di un bacino unico del personale delle Partecipate e l’omogeneizzazione dei trattamenti economici per consentire la riorganizzazione del settore ed evitare sprechi e clientele. Confermiamo la piena disponibilità – continua il leader della Uil – a contrattare sui processi di mobilità del personale tutelando i diritti dei lavoratori per garantire migliore efficienza e togliere l’alibi a consulenze e long list che sino ad oggi hanno fatto lievitare i costi. Ma è bene ricordare che a un’azione di spending review deve seguire un rilancio dell’economia. Senza favorire investimenti e nuova occupazione, infatti, non c’è risanamento”.

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XI CONGRESSO, BARONE RIELETTO SEGRETARIO

MESSINA. Claudio Barone è stato confermato segretario generale della Uil Sicilia. Lo ha eletto il nuovo Consiglio generale regionale all’unanimità, al termine dell’XI Congresso regionale che ha votato anche i componenti della segreteria regionale e i delegati siciliani al Congresso nazionale Uil. Barone ha 58 anni ed è di Palermo. La sua elezione, dopo due giorni di lavori a Giardini Naxos, che hanno visto oltre 250 delegati discutere sui temi del lavoro e dello sviluppo, dei giovani e dei precari.  “Chiediamo al Governo Crocetta un cronoprogramma che consenta di verificare e sbloccare gli interventi per risolvere le emergenze nell’Isola.
Noi continueremo a fare la nostra parte tutelando i diritti e non i privilegi. Sosterremo l’azione di chi vuole cambiare le cose ma saremo pronti a combattere contro chi vuole bloccare il cambiamento”, ha detto il leader della Uil Sicilia, subito dopo l’elezione. E ha aggiunto: “Questo sindacato, dapprima in perfetta solitudine, ha cominciato una battaglia contro i costi della politica. Siamo stati accusati di demagogia. Le resistenze sono state, e sono, fortissime ma oggi possiamo dire che, grazie alle nostre iniziative, c’è una coscienza diffusa del problema. Si apre per la Uil una nuova stagione, più impegnativa. Siamo pronti, insieme alle altre organizzazioni sindacali, a guidare il cambiamento, fare fronte alle nuove sfide per difendere il lavoro e creare nuova occupazione”.
La nuova segreteria della Uil Sicilia – che conta 7 Camere sindacali e 12 categorie oltre che un migliaio di dirigenti – eletta all’unanimità è composta da Luisella Lionti, Giovanni Sardo, Salvatore Pasqualetto, Adriana Aronadio, Giuseppe Raimondi e il tesoriere Antonino Genova.
In Sicilia la Uil ha superato i 220mila iscritti.

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Formazione, Raimondi: “Da Governo Crocetta primi passi concreti per avviare la riforma del settore”.

PALERMO. “E’ stato registrato dalla Ragioneria centrale del dipartimento Istruzione e Formazione il decreto di finanziamento per il progetto Prometeo, gestito dal Ciapi di Priolo, che darà lavoro a 1.400 dipendenti. E ancora, è stato pubblicato in Gazzetta un avviso per l’avvio della selezione del personale che si dovrà occupare di alcune misure del progetto “Garanzia Giovani”. Due impegni, presi dal Governo regionale con le organizzazioni sindacali, che si stanno finalmente concretizzando e che portano all’avvio di una corretta e tanto annunciata riforma del settore”. Lo dice Giuseppe Raimondi della Uil Formazione, che spiega: “Abbiamo pressato molto la Regione su queste misure di emergenza che riguardano un settore in crisi come quello della Formazione professionale. Ricordiamo che molti lavoratori non percepiscono lo stipendio anche da più di un anno. Continueremo, quindi, a batterci nell’interesse dei lavoratori e affinché si stabilizzi la situazione”.

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XI Congresso regionale della Uil Sicilia

PALERMO. “E’ necessario rimettere in primo piano la questione del lavoro e dello sviluppo. Se non diminuiscono la cassa integrazione, il ricorso agli ammortizzatori in deroga e se non si creano nuovi posti di lavoro, inseguire il risanamento economico con i tagli non è solo impossibile ma inutile. E la Sicilia è la regione che di certo rischia di più”. Lo sostiene Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che presenta così l’XI Congresso del sindacato. E aggiunge: “Chiediamo impegni precisi per affrontare le emergenze e fare le riforme, per tutelare i posti di lavoro e sbloccare i nuovi investimenti, per superare il precariato e garantire servizi efficienti. La Uil continuerà a tutelare i diritti e non i privilegi. Sosterremo l´azione di chi vuole cambiare le cose ma saremo pronti a combattere contro chi vuole bloccare il cambiamento”. L’XI Congresso regionale della Uil Sicilia si terrà il prossimo lunedì, 30 Giugno, all’hotel Hilton di Giardini Naxos nel Messinese. Alle 10 è prevista la relazione del segretario generale della Uil Sicilia, Claudio Barone, alla presenza del segretario generale, Luigi Angeletti. Interverrà anche il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta. Nel pomeriggio, dalle 16, si terrà invece la tavola rotonda “Diamo opportunità ai giovani”? alla quale parteciperanno l´assessore regionale all’Istruzione, Nelli Scilabra, il dirigente generale del Dipartimento Pesca, Dario Cartabellotta, il presidente di Confindustria, Antonello Montante, e Giacomo Pignataro, rettore dell´Università di Catania. A moderare i lavori Mario Barresi, giornalista de “La Sicilia”. Le conclusione saranno affidate a Carmelo Barbagallo, segretario generale aggiunto della Uil.