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Partecipate, Cgil Cisl e Uil: “Subito un incontro con il sindaco Orlando su progetto Holding spa“.

Una richiesta di incontro urgente al sindaco di Palermo per discutere dell’ipotesi di creazione della Holding Spa, che accorperebbe buona parte delle Partecipate. A chiederlo sono i sindacati confederali Cgil Cisl Uil Palermo, dopo un incontro interno con tutte le Federazioni che rappresentano i lavoratori delle aziende delle tre sigle sindacali. E’ stata un’occasione per fare un punto della situazione sullo stato delle singole aziende, Amg, Reset, Amat, Amap, Sispi e Rap, e sulle singole criticità che ancora persistono: le difficoltà economiche, la mancanza di personale e relazioni industriali non adeguate in alcune, così come i conti da riordinare e i contratti di servizio da rinnovare.

“Un confronto fondamentale quello con le nostre categorie delle Partecipate – spiegano Mario Ridulfo segretario generale Cgil Palermo, Leonardo La Piana segretario generale Cisl Palermo Trapani e Ignazio Baudo della Uil Palermo -, che porterà nelle prossime settimane a un documento unitario che conterrà, nel dettaglio, lo stato dell’arte delle aziende partecipate. Di fatto tutti insieme abbiamo stigmatizzato la scelta del primo cittadino palermitano di procedere mettendo nero su bianco, in una direttiva, l’intento di trovare le basi normative per creare la Holding, senza prima un confronto con i sindacati che rappresentano i lavoratori, che sono l’anima di tutte le realtà aziendali. Purtroppo questo confronto non è avvenuto e ci consta osservare ancora una volta che, le tanto dichiarate importanti relazioni industriali e sindacali, sono più che altro di facciata piuttosto che nel merito delle cose. A prescindere da queste valutazioni però, noi, così come abbiamo ribadito al Prefetto, ancora una volta non possiamo fermarci a valutare solo i comportamenti messi in atto dall’Amministrazione comunale, ma abbiamo la necessità per il bene della città di analizzare i fatti, le questioni, le prospettive e la qualità dei servizi per i cittadini e le garanzie per i lavoratori”.

Cgil Cisl Uil precisano: “Di certo ci troviamo d’accordo con la necessità di ridurre i costi quando diventano sprechi, per indirizzare le risorse verso ciò che chiediamo da tempo, il miglioramento del servizio che passa attraverso il reperimento del numero adeguato di lavoratori e di mezzi per le esigenze dei cittadini di una città grande come Palermo”. Ridulfo, La Piana e Baudo aggiungono, “chiediamo un incontro urgente perché vogliamo sapere quale idea progettuale, se c’è, ci sia alla base di questa ipotesi, e quale impatto si preveda sulla qualità dei servizi delle aziende e quali garanzie per il personale delle stesse. Appare abbastanza singolare che questo piano venga ufficializzato in un momento in cui, in alcune aziende, la condizione economica fa allarmare sulla stabilità aziendale del futuro, e quindi siamo dell’idea che prima di pensare a qualunque accorpamento, si debbano risolvere le singole criticità di ogni realtà. Del resto – concludono Ridulfo, La Piana e Baudo – gli accorpamenti di partecipate che sono avvenuti a livello regionale non ci sembra abbiano sortito alcun effetto positivo né sulle aziende né sul futuro dei lavoratori”.

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Accorpamento partecipate, Cgil Cisl Uil: “L’argomento non può essere affrontato senza un confronto che deve coinvolgere i lavoratori”.

Palermo. “La questione dell’accorpamento delle partecipate non può essere affrontata senza un confronto con i lavoratori. Un tema così complesso e delicato, che coinvolge migliaia di lavoratori, deve essere discusso innanzitutto con i dipendenti, con le persone, con i cittadini, che ogni giorno prestano servizio in queste aziende. Per questo motivo, a dicembre, quando sono stati annunciati i tagli alle partecipate, avevamo chiesto di essere convocati dall’amministrazione comunale. E oggi per lo stesso motivo riteniamo che scelte del genere non possano essere prese senza un approfondimento con i lavoratori e quindi con le organizzazioni sindacali e senza un chiaro ed esplicito piano industriale di riferimento”.

Ad affermarlo sono il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo, il segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana e Ignazio Baudo per la Uil Palermo. “Pochi giorni fa – aggiungono Mario Ridulfo, Leonardo La Piana e Ignazio Baudo – abbiamo ribadito al prefetto che intorno alla vicenda delle partecipate, che stanno vivendo un momento di grande criticità, occorre massima attenzione anche perché il tema coinvolge, oltre alle società e ai lavoratori, anche la qualità dei servizi essenziali per i cittadini. Cgil, Cisl, Uil hanno deciso di convocare una riunione in videoconferenza, con le federazioni sindacali di tutte le categorie sindacali interessate, per affrontare l’argomento. Indipendentemente dalla proposta, non si può prendere una decisione in merito al futuro delle partecipate comunali senza il coinvolgimento delle persone che vi lavorano”.

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Covid, Uil Scuola e Uil Fpl Sicilia: “Gli istituti scolastici devono essere luoghi sicuri“.

Palermo. “La scuola deve essere un luogo sicuro. Per questo chiediamo la priorità per la vaccinazione di tutto il comparto, a partire da chi è più esposto come gli insegnanti della scuola dell’infanzia e di sostegno”. Così lo stesso segretario generale Claudio Parasporo, che insieme alla Uil Fpl Sicilia, precisa: “Oltre alla scuola statale devono essere inclusi, nello screening, nella distribuzione di dpi e nella vaccinazione, anche i servizi educativi comunali ed in particolare la scuola paritaria, che rischia di essere lasciata senza aiuti”. La Uil Scuola e la Uil Fpl hanno evidenziato, inoltre, che “la ripresa dei servizi educativi e scolastici, di competenza degli enti locali, è avvenuta sin dall’inizio dell’anno senza interruzioni e sospensioni delle attività a meno di qualche sporadico caso a seguito di ordinanze. Sono servizi essenziali e per questo chiediamo sicurezza per tutti”.

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Centri per l’impiego, Raimondi: “Bando al palo. Governo scelga quale strada intraprendere”.

Palermo. Il governo regionale è in forte ritardo sul bando per il potenziamento dei centri per l’impiego nonostante abbia a disposizione contemporaneamente leggi e risorse per intervenire. Ma ancora è tutto fermo, il bando è al palo e nessuno fornisce risposte a quei lavoratori che per anni hanno consentito l’erogazione delle politiche attive in Sicilia”. Così Giuseppe Raimondi, della segreteria della Uil Sicilia, che aggiunge: “Al presidente Musumeci e all’assessore Scavone abbiamo già inoltrato un documento sui servizi per il lavoro, sugli interventi formativi e sulla ricollocazione dei lavoratori iscritti all’albo. Ma nemmeno di fronte al nostro contributo scritto, e richiestoci espressamente, c’è stata data risposta. Per questo chiediamo al governo di non limitarsi ad annunci e comunicati stampa ma di scegliere finalmente qualche strada intraprendere”.

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Porto di Augusta, Lionti: “Struttura strategica ma dimenticata dal Recovery Plan”.

“Il Recovery Plan nazionale non comprende il progetto di valorizzazione del Porto di Augusta, malgrado il suo evidente ruolo strategico nel Mediterraneo e la fame di infrastrutture di questa terra. Riteniamo fondamentale una presa di posizione unitaria che coinvolga istituzioni e parti sociali per sollecitare attenzioni concrete, partendo dai progetti già elaborati dall’Autorità portuale”. Lo ha dichiarato Luisella Lionti, commissaria della Uil di Siracusa-Ragusa-Gela e segretaria organizzativa della Uil Sicilia, che ha preso parte oggi al tavolo tecnico organizzato dal Comune di Augusta per discutere sul mancato inserimento del Porto di Augusta nel cosiddetto “Recovery Plan” o “Piano nazionale di Resistenza e Resilienza Next Generation Italia”. Luisella Lionti afferma ancora: “Il porto di Augusta per collocazione geografica e soprattutto per la profondità dei fondali è vocato a essere terminale delle navi portacontainer, che sempre di più attraversano il Mediterraneo. Il potenziamento di questo porto interessa non solo la raffinazione ma l’intera filiera logistica per lo sviluppo della nostra regione. È necessario, però, distinguere i progetti legati al potenziamento del porto con quelli dell’eventuale bonifica, che hanno criticità di altro tipo. Rivendichiamo, comunque, azioni coerenti con le stesse indicazioni del Recovery Plan Italia, che nella cosiddetta missione 3 dedicata alle Infrastrutture per una Mobilità sostenibile indica come prioritaria la valorizzazione del ruolo dei porti del Sud Italia nei trasporti infra-mediterranei”.

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Recovery plan, Barone: “Prevedibile debacle delle proposte siciliane“.

Palermo. “Era assolutamente prevedibile la debacle delle proposte siciliane sul Recovery plan. Il governo regionale ha voluto procedere in maniera totalmente autoreferenziale non tenendo in nessuna considerazione il confronto con le parti sociali. Non si capisce, quindi, con quali criteri siano state individuate le proposte. Non si ravvisa, infatti, nessuna strategia e mancano piani esecutivi”. Attacca così il segretario della Uil Sicilia, Claudio Barone, che aggiunge: “La comunità europea, da una parte, vieta la riproposizione di vecchi progetti irrealizzati e, dall’altra, non accetta idee estemporanee senza piani esecutivi che diano la possibilità spendere le risorse in tempi ragionevoli. La Regione, invece, ha fatto proprio questo dando l’impressione dell’ennesima pupiata per ottenere consensi locali senza avere nessuna possibilità concreta di portare a casa risultati utili per la nostra isola. È un peccato – conclude il leader della Uil -, la Sicilia ha bisogno di una strategia condivisa per recuperare gli storici ritardi e costruire un futuro diverso”.

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Covid, Barone: “La Sicilia in zona arancione? Decisione che desta sconcerto”.

Palermo. “Oltre ai dati epidemiologici, è l’immagine dei pronto soccorso circondati da ambulanze che spiega perché sia stato necessario adottare misure eccezionali per fronteggiare l’emergenza Coronovirus, malgrado gli elevatissimi costi economici e sociali che comporteranno. A fare la differenza, rispetto alla prima fase, è però il livello di insofferenza molto più elevato. Per questo è importante che ci sia massima chiarezza sui criteri adottati per definire le misure”. Così Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che aggiunge: “La decisione di classificare la Sicilia come zona arancione, a fronte di altre regioni in condizioni equivalenti (se non peggiori) desta sconcerto. Su questo tipo di scelte serve massima condivisione e corresponsabilità da parte di tutti i livelli istituzionali altrimenti, all’oggettivo disagio per le restrizioni, si aggiunge anche un sentimento di rifiuto. La Uil – continua Barone – ha già intrapreso un confronto con l’assessorato regionale alla Sanità e lunedì prossimo è in calendario il prossimo incontro. Vogliamo capire come si intende fronteggiare l’emergenza sanitaria facendo il punto sui posti delle terapie intensive e delle basse intensità assistenziali. E ancora quale sarà l’impatto sulle grandi strutture ospedaliere e periferiche. Non dimentichiamo, infatti, che esistono anche altre patologie oltre il Covid e per questo non si possono abbandonare al loro destino gli altri ammalati gravi”.

E il leader della Uil conclude: “Non è una situazione facile da gestire. Bisogna dare risposte al personale più esposto negli ospedali e nel servizio di emergenza urgenza. Servono nuove professionalità, prevedendo che venga anche riconosciuto come titolo preferenziale per accedere ai concorsi e alle specializzazioni l’impegno in questa condizione di emergenza. E’ necessario, infine, recuperare gli storici ritardi sulla medicina del territorio che ha causato sino ad ora un sovraccarico nelle grandi strutture ospedaliere. Chiediamo che i confronti con assessorato, 118 e Asp non siano formali ma diano risposte concrete”

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Caronte&Tourist, Lionti e Costa: “In azienda più donne e contributi per le famiglie”.

Messina. “Favorire ed incrementare di almeno il 10% l’occupazione femminile entro il prossimo 30 giugno 2023, richiedere la presenza di almeno il 40% di donne tra i candidati da esaminare nelle selezioni di personale e anche un contributo annuo di 500 euro ai dipendenti che ne hanno diritto per la frequenza dell’asilo nido e della scuola dell’infanzia di ciascun figlio. Queste sono solo alcune delle misure contenute nel documento siglato da Caronte&Tourist insieme alle organizzazioni sindacali per la tutela e promozione delle pari opportunità e politiche di genere”. Così Luisella Lionti, segretario Organizzativo della Uil Sicilia che, insieme a Vilma Costa, coordinatrice delle Pari Opportunità, precisa: “Per la prima volta una grande azienda ha firmato un accordo che dà una risposta concreta alle donne e alle famiglie. E’ la strada giusta, dobbiamo proseguire in questa direzione. Non possiamo limitarci alle sole quote rosa, questo è un percorso a cui va dato il massimo risalto”.

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Covid, i sindacati della Scuola: “Il concorso straordinario deve essere sospeso”.

“Il concorso straordinario di ruolo per la scuola secondaria di I e II grado deve essere sospeso e riprogrammato nelle province di appartenenza per tutelare la salute dei siciliani. Per questo chiediamo un intervento delle istituzioni”. Così i segretari di Flc Cgil Adriano Rizza, Cisl Scuola Francesca Bellia, Uil Scuola Claudio Parasporo, Snals Confsal Sicilia Michele Romeo ed Fgu Gilda Unams Sicilia Loredana Lo Re, che spiegano: “Le prove concorsuali previste dal 22 ottobre al 16 novembre potrebbero alimentare la diffusione del virus Covid. Per il concorso straordinario migliaia di docenti precari si sposteranno, infatti, da una regione all’altra. Il ministero della pubblica Istruzione ha previsto lo svolgimento delle prove con la formula delle aggregazioni territoriali, criterio basato solo sui posti messi a bando e non sul reale numero dei partecipanti”. E così, dati alla mano, 1.111 docenti siciliani saranno costretti a spostarsi per raggiungere altre città d’Italia, 2.547 dovranno raggiungere, invece, la sede del concorso in altre province dell’Isola. Infine è previsto l’arrivo di 1.316 candidati di altre regioni, ad esempio, a Caltagirone e Randazzo, quest’ultima area dichiarata già zona rossa. E i sindacati aggiungono: “Abbiamo registrato con stupore la presa di posizione della ministra Azzolina che ha annunciato il divieto di proroga della prova per i docenti posti in quarantena alla data del concorso. Un’affermazione pericolosa perché qualche candidato disperato potrebbe violare la misura restrittiva. Visto l’evolversi della situazione riteniamo opportuno il rinvio del concorso da effettuare in una fase meno acuta”.

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Regione, Barone: “Per Musumeci la colpa è di Tim, dei dirigenti, dei sindacati, delle cavallette e della sorte avversa”.

Palermo. “Forse Musumeci, quando offende i dipendenti regionali, dovrebbe ricordarsi di essere, lui, il presidente della Regione siciliana. I problemi dell’Amministrazione sono evidenti, quello che non è chiaro, e che il presidente non dice, è come pensa di risolverli”. Risponde così Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, allo scomposto attacco del governatore, che aggiunge: “Già da tempo chiediamo la riqualificazione del personale in organico con idonei percorsi formativi insieme all’assunzione dall’esterno delle professionalità necessarie. La digitalizzazione della Regione, questione centrale, non può essere affidata al caso e all’improvvisazione. Occorre un progetto, la cui responsabilità faccia capo a un assessorato competete che la guidi. L’attuale e caotica gestione delle procedure informatiche ha portato al flop, prevedibile, dei click days”. E il segretario continua: “Musumeci dice che la colpa è di Tim, dei dirigenti, dei sindacati, delle cavallette e comunque della sorte avversa. Noi non diciamo che è solo colpa sua ma gli chiediamo ancora una volta di smetterla con dichiarazioni ad effetto per acchiappare like. Presidente – conclude il leader della Uil – cominci a fare qualcosa davvero, magari confrontandosi anche con il sindacato”.