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Colosso cinese investe in Emilia, Barone e Comella: “Siamo contenti ma perché non lo stabilimento di Termini?

Palermo. “Siamo contenti che un grande gruppo automobilistico come Faw abbia scelto l’Emilia Romagna per il suo primo investimento di oltre un miliardo per la costruzione di auto elettriche, un accordo che permetterà di creare migliaia di posti di lavoro. Nessuno ha tenuto però in considerazione l’area industriale di Termini Imerese, già candidata da circa dieci anni a questa produzione ma coinvolta sino ad oggi in iniziative esclusivamente farlocche”. Così Claudio Barone ed Enzo Comella, segretari della Uil Sicilia e della Uilm Palermo, che aggiungono: “La nostra Isola viene vista come inospitale verso gli insediamenti industriali, più vocata a creare assistenzialismo, con nessuna certezza sui tempi autorizzativi e pochissimo sostegno da parte della Regione. Da noi arrivano solo truffatori che non creano buona occupazione. Bisogna, quindi, rilanciare la vera cultura industriale stendendo il tappeto rosso a chi decide di investire nella nostra terra, soprattutto nei settori innovativi. Governo regionale ma soprattutto il Mise devono valorizzare e promuovere l’area industriale di Termini Imerese – concludono i segretari – e non destinarla a iniziative fasulle. Intanto sarebbe un segnale importante la legge per velocizzare le procedure autorizzative”.

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Regione, Barone: “Convocazione cosi allargata con governo rischia di essere solo siparietto“.

Palermo. “Andremo a sentire più tardi cosa propone il governo regionale ma siamo già a fronte a una finanziaria promulgata senza una vera concertazione e che alla fine appare un coacervo di provvedimenti a pioggia. La convocazione cosi allargata rischia di essere poi solo un siparietto”. Lo afferma il segretario generale della Uil Sicilia, Claudio Barone, che aggiunge: “Per la ripartenza dal Coronavirus avevamo chiesto che fossero destinate risorse a favore di lavoratori e imprese in maniera certa e trasparente con lo sgravio dei contributi previdenziali per chi ripartiva con tutti i dipendenti. Al contrario la previsione di incentivare solo nuove assunzioni, che si sovrappone a una analoga misura nazionale, appare del tutto inutile. Chiediamo almeno di vigilare affinché, forzando la norma, i dipendenti non vengano sostituiti da nuovi lavoratori a costo più basso. Per quanto riguarda gli interventi con prestiti bancari, la Confederazione artigianato (Cgia) ha rilevato che meno dell’1 per cento delle imprese ad oggi ha un riscontro positivo. Apprendiamo che l’Irifs assumerà personale qualificato ma temiamo che questo non basti”. E il leader della Uil continua: “La Regione adesso deve intervenire per semplificare e rendere trasparenti le procedure per evitare, ad esempio, quello che è successo per la cassa integrazione in deroga. Una piattaforma informatica sbagliata e una incapacità di definire modalità chiare ed efficaci sta portando ad esasperanti ritardi con famiglie monoreddito ancora in attesa del sussidio e che rischiano di dovere ricorre all’usura. Se non si risolvono questi problemi non basta spostare il personale dando incentivi. Questa valutazione si ricollega al tema della improcrastinabile, ma troppe volte annunciata e mai realizzata, riforma della burocrazia regionale. Apriamo il confronto per il migliore utilizzo dei dipendenti, destinandoli dove serve e prevedendo veri piani formativi per valorizzare le professionalità. Anche lo smart working può essere, non solo una risposta all’emergenza sanitaria, ma una modalità strutturale di riorganizzazione che, se saputa utilizzare, può recuperare una maggiore efficienza e anche agevolare per esempio le donne con figli a carico. Ma al di là degli interventi sul personale – continua Barone -, senza una rivoluzione culturale non otterremo niente. Se l’amministrazione si tutela mettendo “lacci e lacciuoli” per bloccare tutto e per evitare di assumersi responsabilità non abbiamo dove andare. C’è bisogno di un quadro normativo chiaro che tuteli chi assume le decisioni e consenta di premiare chi vuole operare secondo le regole e non mettere vincoli inutilmente restrittivi. La Finanziaria ha cercato di dare risposte all’emergenza coronavirus. Bene la rimodulazione delle risorse per la scuola e la formazione. Ma non basta. Per il settore Turismo, quello più duramente colpito, i pacchetti di scontistica proposti non sembrano suscitare particolare entusiasmo negli operatori del settore. Giusto avere finanziato i teatri e gli eventi culturali, fondamentali per ridare ossigeno al settore. Sarebbe il caso di pensare anche a interventi più strategici, dare una spinta al superamento della stagionalità realizzando grandi strutture per la convegnistica, già oggi carenti ma che lo saranno del tutto se si dovranno prevedere spazi che rispettino il distanziamento sociale. Collegamenti, portualità, aeroporti, strutture scolastiche e ospedaliere. E ancora tutela del territorio utilizzando bene i forestali. Bisogna che i fondi europei, oggi con meno vincoli, siano utilizzati per recuperare il gap infrastrutturale della nostra isola. Altrimenti passerà speriamo presto la crisi epidemiologica ma ci rimarremo con le macerie della crisi economica”.

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Coronavirus, Cgil, Cisl e Uil al governo Musumeci: “Su fase 2, manovra finanziaria e fondi ue, fissi immediato confronto“.

In Sicilia si potrà ripartire solo in condizioni di massima sicurezza per lavoratori e cittadini, nel pieno rispetto dei protocolli sottoscritti a livello nazionale e regionale. E per l’avvio della fase 2 il governo siciliano dovrà confrontarsi con le parti sociali che rappresentano centinaia di migliaia di siciliani. Così Cgil, Cisl e Uil Sicilia in una nota indirizzata al presidente della Regione, Nello Musumeci, nella quale sottolineano come non si possa prescindere da un dialogo e da una collaborazione fra esecutivo e parti sociali per esaminare come far ripartire i motori nell’isola. “Apprendiamo dagli organi di stampa – affermano Alfio Mannino, Sebastiano Cappuccio e Claudio Barone, segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Sicilia – dell’ipotesi avanzata dall’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, di non andare oltre la data del 3 maggio per il lockdown. A nostro avviso, per ogni decisione occorre attendere le valutazioni dei comitati tecnico-scientifici e gli esiti dell’incontro fra il governo nazionale e i sindacati, previsto a breve. Un passo falso, una fuga in avanti, oggi pregiudicherebbero tutti i durissimi sacrifici fatti dai siciliani, esponendoci a rischi rilevanti per la salute”.

Cgil, Cisl e Uil sollecitano il governo regionale a organizzare prima possibile un vertice con le parti sociali. “Attendiamo ancora – dichiarano Mannino, Cappuccio e Barone – di essere convocati per discutere della manovra economica varata dalla Giunta di governo, siamo riconosciuti quale parte attiva nella pianificazione dei fondi europei eppure non ci vengono fornite linee e indirizzi precisi su risorse che oggi diventano vitali per affrontare questo momento difficilissimo”. I sindacati confederali ricordano al governo regionale di essere “portavoce delle istanze e dei bisogni di centinaia migliaia di lavoratori che ci affidano il compito di rappresentarli”. “Abbiamo il diritto e il dovere di esprimere la nostra opinione e le nostre proposte su temi fondamentali per la vita di quest’isola – aggiungono Mannino, Cappuccio e Barone – ogni soluzione efficace passa soltanto da scelte condivise responsabilmente”.

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Finanziaria, Barone: “Un premio per medici e infermieri e più risorse per chi ha sempre lavorato e per le infrastrutture.

Palermo “Grazie all’allentamento dei vincoli da parte di Bruxelles il governo regionale può finalmente utilizzare, come da tempo chiesto da questo sindacato, i fondi della comunità europea. E’ una occasione da non perdere, queste risorse devono essere spese nel migliore modo possibile. E intanto, in risposta all’emergenza coronavirus è indispensabile dare subito un segnale al mondo della sanità esposto in prima linea. Non basta riconoscerli come eroi ma bisogna dare risposte concrete con un premio. Come per esempio ha fatto la Regione Emilia Romagna che ha stanziato 65 milioni, riconoscendo in media mille euro a testa per medici, infermieri e operatori sanitari. Vogliamo lo stesso trattamento anche per i nostri addetti al servizio sanitario coinvolgendo anche il personale Seus e quello delle Partecipate”. Così Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che commentando la Finanziaria, prosegue: “E’ importante dare un segnale forte al mondo del lavoro. I trattamenti di cassa integrazione sono al limite della sussistenza e la maggior parte delle nostre famiglie è monoreddito. Per questo va prevista una integrazione che consenta a chi ha lavorato, e che oggi purtroppo è costretto a stare casa, di avere una possibilità in più per andare avanti”. Il leader della Uil Sicilia continua: “Bene il finanziamento per l’Istruzione e la Formazione. Un problema drammatico è però quello della liquidità. Aziende sull’orlo del collasso possono, infatti, avere paura di indebitarsi, per questo bisogna valutare se le misure di sostegno siano sufficienti ed efficaci. Particolare attenzione e norme specifiche per il settore del Turismo e della ristorazione che rischiano di pagare il prezzo più alto. Infine interventi per le infrastrutture che versano in una condizione drammatica. Serve una manovra che non disperda le risorse – conclude Barone – ma che dia un segnale importante per superare l’emergenza sanitaria di oggi e per ripartire con una economia sana domani”.

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Fondi Ue, Barone: “Recuperare subito le risorse per rilanciare economia”.

Palermo. “Il fatto che la comunità europea abbia allentato, o tolto, i vincoli per l’utilizzo dei fondi è un’opportunità che non va persa. E’ positivo, quindi, che la Regione siciliana, con le già note difficoltà di bilancio, sia orientata a recuperare queste risorse. Ed è condivisibile anche la richiesta presentata dal sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, di avere più margine di tempo per l’utilizzo dei fondi come ad esempio quelli del Pon Metro”. Così il segretario generale della Uil Sicilia, Claudio Barone, che aggiunge: “Le risorse europee devono essere spese subito per creare opere, infrastrutture e servizi, indispensabili in una regione dove il tessuto economico, già debole, rischia di essere devastato dall’attuale crisi sanitaria. Per questo, al di là di una valutazione di merito sulla manovra economica di cui ancora non abbiamo piena contezza, è condivisibile l’istanza di recuperare 1 miliardo e mezzo di risorse europee da spendere in tempi brevi per rilanciare la nostra economia”.

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Meccatronica, Barone e Comella: “Produzione di mascherine a Termini? Bene ma prima vogliamo vedere le carte”.

Palermo. “Invitalia ha portato avanti progetti di riqualificazione dell’area industriale di Termini Imerese che purtroppo si sono rivelati sempre un flop. Oggi si parla delle aziende di Meccatronica che, grazie ai macchinari dell’ex stabilimento Fiat, vorrebbero produrre le ormai famose mascherine a protezione del Covid 19”. Così Claudio Barone segretario generale della Uil Sicilia, che insieme a Enzo Comella della Uilm Palermo, aggiunge: “Non siamo contro nuove idee di sviluppo ma certamente, prima di plaudire al progetto, vogliamo capire di che cosa si tratta e la prospettiva, considerato che un giorno la pandemia dovrebbe arrestarsi. In particolare, quindi, se si punta a una linea di prodotti che possa trovare un mercato e offrire una occupazione stabile. Ma soprattutto vogliamo sapere quanto, questi soggetti, hanno intenzione di investire in Sicilia e non solo quanti fondi pubblici chiedono per avviare la produzione. Per questo chiediamo subito un incontro al governo regionale”.

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Cassa integrazione, Barone: “Ecco le nostre proposte per la piattaforma informatica della Regione”. 

Palermo. “E’ fondamentale che la piattaforma informatica per acquisire, da parte delle aziende, le istanze di cassa integrazione in deroga sia immediatamente operativa. Questo consentirà ai lavoratori, esibendo la richiesta, di andare in banca per chiedere l’anticipazione del sostegno al reddito fino a 1.400 euro. Abbiamo chiesto nei giorni scorsi alcune correzioni tecniche che speriamo oggi siano state recepite”. Di questo parlerà Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, all’audizione convocata dalla commissione Lavoro dell’Ars questo pomeriggio in video conferenza. E spiega: “Importante uniformare il numero degli addetti aziendali con il “criterio dell’utilizzo medio”, e non con il numero assoluto dei lavoratori (un esempio: due part time possono essere calcolati come un solo rapporto di lavoro) così come avviene già nelle altre regioni in modo da avere subito chiarezza su chi può accedere ai trattamenti gestiti dal centro per l’impiego e chi invece da quelli gestiti dall’Inps. Bisogna poi semplificare l’accesso delle aziende con più sedi operative nell’Isola – continua il leader della Uil Sicilia -, che devono essere trattate come sito unico. Rimane la questione della firma digitale che a nostro avviso non è indispensabile ma che comunque può essere garantita tramite i consulenti del lavoro. Sono solo alcuni degli aggiustamenti tecnici richiesti da questo sindacato per accedere più facilmente agli aiuti”.

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Regione, Barone: “Accordo raggiunto, aiuti in arrivo per lavoratori”.

PALERMO. Aiuti in arrivo per i siciliani rimasti senza lavoro a causa dell’emergenza sanitaria. Governo regionale e parti sociali hanno raggiunto, infatti, l’accordo per la cassa integrazione in deroga. Oggi, però, è impossibile quantificare il numero delle richieste di accesso a questo strumento e sapere se i fondi saranno sufficienti. È invece certo che gli uffici della Regione devono attrezzarsi per procedere con celerità e massima efficienza onde evitare ulteriori ritardi. Non sappiamo stimare se le risorse per la Sicilia saranno sufficienti, ed è giusto chiederne altre, ma certo dobbiamo cominciare a spendere subito e bene quelle già destinate. Per questo il confronto è fondamentale”. E il leader della Uil continua: “Questo sindacato vigilerà affinché ci sia la massima sollecitudine verso imprese e lavoratori. Importante, infine, che nel provvedimento siano stati inseriti nuovi settori come pesca, edilizia e commercio”.

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Ammortizzatori sociali, Barone: “Tempestati da richieste, gli uffici della Regione siano potenziati“.

Palermo. “Siamo tempestati da richieste per accedere agli ammortizzatori sociali. Al momento è difficile quantificare l’ampiezza della platea degli interessati ma comunque è facile predire che avrà dimensione mai registrate in precedenza. Vanno date risposte concrete affinché ai danni del contagio non si aggiungano anche le perdite dei posti e la chiusura di attività. Occorre tutelare anche i lavoratori a tempo determinati, gli interinali e i sussidiati. Serve, quindi, che siano resi operativi le procedure per ottenere tutti gli aiuti possibili”. Così Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che aggiunge: “Lunedì prossimo, sempre via Skype, definiremo l’accordo regionale con governo e datori di lavoro per dare indicazioni precise. Sugli uffici della Regione ricade la responsabilità ultima dell’approvazione delle varie istanze e devono essere messi, quindi, in condizione di operare in maniera efficiente con personale adeguato e con una piattaforma informatica efficace. Non sappiamo stimare se le risorse per la Sicilia saranno sufficienti, ed è giusto chiederne altre, ma certo dobbiamo cominciare a spendere subito e bene quelle già destinate. Per questo il confronto è fondame

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Coronavirus, Barone: “Ammortizzatori sociali per tutti i lavoratori e sostegno alle imprese”.

Palermo. “Siamo in attesa di conoscere il decreto sugli ammortizzatori sociali e le misure per fronteggiare l’emergenza del coronavirus che il governo nazionale ha annunciato. Subito dopo chiederemo un incontro urgente al governo regionale per conoscere le norme attuative e realizzare l’accordo integrativo per la nostra regione”. Così il segretario generale della Uil Sicilia, Claudio Barone, che aggiunge: “Servono ammortizzatori sociali per tutti i lavoratori colpiti dalla crisi; agevolazioni a mutui e prestiti, bollette e finanziamenti; sostegno alle imprese. Ma la cosa più importante sono le assunzioni, già garantite, nelle strutture sanitarie. Medici e infermieri, che stanno fronteggiando in maniera egregia l’emergenza coronavirus, sono in condizione di forte stress. E’ necessario sostenerli e avere subito risposte”.