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“Palermo è in emergenza, amministrazione immobile”: sit-in a piazza Pretoria

Cgil, Cisl e Uil hanno denunciato oggi in una conferenza stampa a piazza Pretoria, davanti alla sede del Comune di palazzo delle Aquile, l’immobilismo dell’amministrazione comunale, l’assenza di visione sul futuro della città e l’esclusione dei sindacati da qualsiasi occasione di confronto e di condivisione. “Un dialogo che non è mai cominciato. Abbiamo provato in tutti modi, lettere, manifestazioni. Un silenzio assordante, che abbiamo deciso di non accettare più. Siamo qui perché è finito il tempo dell’attesa”, hanno detto il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo, il segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana e il segretario regionale Uil Sicilia Giuseppe Raimondi. Una conferenza stampa, alla vigilia del Festino, per puntare il dito sulla condizione di una città in emergenza, sul degrado, sulla qualità della vita e dei servizi a Palermo. Convinti della necessità di una riorganizzazione delle aziende partecipate, tutte in questo momento in agitazione, i segretari di Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto chiarezza sulle reali intenzioni dell’amministrazione comunale. “L’amministrazione è immobile. O meglio: si muove in senso opposto a quello che le lavoratrici e i lavoratori diretti del Comune e delle aziende partecipate si aspettano – hanno aggiunto Ridulfo, La Piana e Raimondi – Chiediamo da mesi all’amministrazione di aprire un tavolo oltre che sulle partecipate, sul bilancio e sulla gestione del Pnrr. E’ interesse di tutti, anche dei cittadini, conoscere l’esito degli investimenti, i progetti e gli stati di avanzamento e come si stanno spendendo i soldi. Siamo in una situazione di emergenza sociale: la casa, la violenza per le strade e la violenza di genere, la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, i controlli nella catena di appalti e subappalti, le infiltrazioni della criminalità e della mafia. Troppe le questioni aperte, che non si affrontano”. I sindacati hanno chiesto di fare quello che altre amministrazione, come Roma, Firenze, Bologna stanno facendo: protocolli di legalità e cabine di regia sui grandi temi. “In questi due anni il confronto non è partito, i pochi incontri che abbiamo ottenuto sono stati formali, burocratici. Rivendichiamo la possibilità di un dialogo costante. Oggi, in questo momento di festa, annunciamo le nostre iniziative: il 22 ci autoconvocheremo a palazzo Palagonia, chiedendo di essere ricevuti dal sindaco”. Nel documento che hanno consegnato ai giornalisti Cgil, Cisl e Uil mettono a fuoco i vari punti. “L’amministrazione – scrivono – non si è dotata di un piano strategico che permetta il rilancio delle sue partecipate: quello che invece si percepisce è uno stato di abbandono rispetto ai servizi complessivi strategici e essenziali, che rischia di portare a soluzioni estreme non condivise”. “Allo stesso modo – aggiungono – pur apprezzando l’aumento delle ore a favore dei dipendenti del Comune inquadrati in categoria C, non possiamo non evidenziare come sia indispensabile dare risposte equivalenti ai lavoratori inquadrati nelle altre categorie ferme a 30 ore, sempre nell’ottica del rafforzamento della macchina pubblica a favore dei bisogni dei cittadini”. Per questo, Cgil, Cisl e Uil rivendicano la necessità di un confronto dell’amministrazione comunale che coinvolga i corpi intermedi della città “che possono e devono essere considerati come elemento di ricchezza per l’amministrazione e non un fastidio”. “In questo senso – aggiungono – è innegabile che l’assenza di risposte alle numerose richieste di incontro, in particolare proprio sul tema del bilancio, siano state, oltre che lesive della dignità delle persone che rappresentiamo, un’occasione persa per questa giunta”. Pertanto, pur riconoscendo che su vertenze specifiche si sia aperto un dialogo che ha coinvolto anche le categorie, quello che Cgil, Cisl e Uil hanno rivendicato, fin dall’insediamento dell’attuale giunta è “la possibilità di una discussione generale sul modello di città che si vuol costruire”. “Una visione di insieme che tenga unite le valutazioni su servizi ai cittadini, la produzione culturale, la mobilità di merci e persone, l’industria ecc. Per tutte queste ragioni, riteniamo irrinunciabile rivendicare l’apertura di un dialogo vero e plurale su questi temi”. Una “visione” che è mancata a partire dal Dup, il documento unico di programmazione vissuto, dicono Cgil, Cisl e Uil, come “mero adempimento burocratico, l’ennesimo noioso allegato al bilancio di previsione da far predisporre agli uffici”. “Quello che è stato esitato quasi a metà mandato è un documento dell’immobilismo che ha finora caratterizzato questa amministrazione – aggiungono nel documento Cgil, Cisl, Uil – Doveva essere il momento nel quale mostrare la visione di un modello di città e degli interventi che si volevano predisporre fino al completamento del mandato, una volta preso atto dei problemi e di tutte le criticità che la città vive quotidianamente”. E invece, elencano i sindacati, le spese di funzionamento, fitti passivi, acqua luce e gas sono aumentate, l’importo complessivo della spesa per debiti fuori bilancio – uno dei più grossi problemi contabili del Comune – continua ad essere un valore importante, nonostante che i bilanci di previsione siano stati approvati i tempi ragionevoli e la cassa grazie agli interventi governativi si sia temporaneamente sistemata, azzerando il ricorso alla anticipazione di tesoreria. E si è tornati alla antica abitudine di non rispettare la scadenza dei pagamenti a favore delle società partecipate. “Rimane sempre bassa la capacità di riscossione delle entrate, che è uno dei fattori scatenanti dell’ulteriore aumento dell’abnormità del fondo crediti dubbia esigibilità (FCDE), spada di Damocle che continua ad incombere sul Comune di Palermo, che potrebbe rideterminare il patologico ricorso all’anticipazione di tesoreria”. Per le aziende partecipate, i sindacati constatano l’assenza degli accantonamenti obbligatori riguardo la necessaria ricapitalizzazione “che scongiuri il rischio che gli amministratori siano costretti a portare i libri in tribunale” Uniche note positive: il fondo rischi spese legali ridotto, bene anche il rilancio dei progetti varati dalle precedenti amministrazioni “ma ci saremmo aspettati, parimenti, una progettualità nuova che marcasse l’identità e la visione di questa amministrazione”.

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Autonomia differenziata in Sicilia

Domani, 10 luglio, si svolgerà la prima riunione operativa per la Sicilia del comitato che promuove il referendum per chiedere l’abrogazione dell’autonomia differenziata, divenuta legge il 26 giugno. Il quesito referendario è stato depositato in Corte di Cassazione il 5 luglio e pubblicato il giorno successivo nella Gazzetta ufficiale. Partirà ora la raccolta delle firme a sostegno. La riunione è organizzata da Cgil e Uil regionali e si svolgerà in modalità mista a partire dalle 12 con la partecipazione di rappresentanti di Verdi, Acli, Wwf, Demos , Anpi , Pd- Psi- Legambiente, Italia Viv, + Europa , Cgil, Uil, Movimento 5 stelle, Sinistra Italiana, Arci, Libera, Ali Autonomie Locali, Legacoop, Uisp, Rifondazione, Comunità Sant’Egidio. La sede per la partecipazione di presenza è la Cgil regionale ( via Bernabei 22), dove ci saranno i segretari generali di Cgil e Uil Alfio Mannino e Luisella Lionti. “Punteremo tutti insieme- scrivono in una nota Alfio Mannino e Luisella Lionti – a costruire la più ampia partecipazione dal basso. Questa infatti non è una battaglia di parte, ma è una battaglia che riguarda il futuro della Sicilia, del Mezzogiorno, delle giovani generazioni. E’ una battaglia di tutti. Non ci stiamo- aggiungono- a essere ostaggi di una politica che guarda ad altri interessi e a consolidare le proprie posizioni sulla pelle dei meridionali che rischiano di avere meno servizi, meno sanità, meno scuola, meno infrastrutture senza peraltro che il sistema Paese ne tragga vantaggi”

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Stress termico, Cgil Cisl e Uil Sicilia: “Associazioni datoriali ancora assenti, governo intervenga.

Rammarico e rabbia per Cgil, Cisl e Uil Sicilia che non sono più disposte a tollerare l’assenza delle organizzazioni datoriali quando si parla della tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. Anche oggi, infatti, nessuno si è presentato al confronto voluto dall’assessorato regionale al Lavoro e la stesura dell’accordo sullo stress termico, che prevede misure per tutelare i lavoratori nelle ore più calde, si fa quindi più lontana. “Da un anno lavoriamo per l’approvazione di questo testo – affermano i rispettivi segretari Alfio Mannino e Francesco Lucchesi, Sebastiano Cappuccio e Rosanna Laplaca, insieme a Luisella Lionti e Ignazio Baudo -. Siamo già in estate e le temperature hanno raggiunto livelli alti, non possiamo mettere a rischio la vita dei lavoratori. Per questo chiediamo al governo regionale di intervenire subito e di mettere in atto le procedure per la sottoscrizione del protocollo entro la prossima settimana. Questa assenza è inaccettabile così come la mancanza di proposte per superare le criticità riscontrate dalle aziende. E’ necessario un confronto, serve superare questo ostacolo, un intervento regolatore non è più rinviabile. Non vogliamo più morti sul lavoro”. I sindacati non intendono fare un passo indietro e sono pronti alla mobilitazione in assenza di risposte immediate e concrete.

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Parità di genere: Cgil, Cisl e Uil chiedono norme e strumenti operativi che supportino l’ attività della consigliera di parità e il riconoscimento di un’indennità

Palermo. Cgil, Cisl e Uil Sicilia chiedono al governo regionale “trasparenza” nell’iter per la selezione della nuova consigliera regionale di parità”. E all’Ars di varare norme a supporto dell’attività della consigliera e di dedicare una sessione di lavori parlamentari alla condizione della donna in Sicilia. Le richieste in una nota a firma Gabriella Messina ed Elvira Morana ( Cgil), Rosanna Laplaca (Cisl), Luisella Lionti e Vilma Costa (Uil) inviata alle assessore del governo regionale Albano, Volo, Amata e Pagana, alle deputate regionali e a tutti i componenti dei gruppi parlamentari. Le rappresentanti sindacali lanciano un appello affinchè le loro richieste mirate a combattere le discriminazioni abbiano il massimo del sostegno in sede istituzionale, nel mondo delle associazioni, nella società civile. I sindacati chiedono, in particolare, il riconoscimento di un’indennità economica e dei permessi a sostegno dell’attività della consigliera. “Non prevedere tali strumenti- dicono le sindacaliste- significa non volere agevolare l’azione della consigliera confermando scarsa attenzione alla condizione generale della donna e specificamente a quella nel mercato del lavoro e disattenzione riguardo agli strumenti per il contrasto alle discriminazioni”. Le esponenti di Cgil, Cisl e Uil ricordano l’ampio ventaglio di funzioni della consigliera, fino ad oggi non pienamente esercitate: dalla rilevazione delle situazioni di squilibrio di genere con la promozione di conseguenti azioni positive, per citarne alcune. Alla consigliera è riconosciuto l’accesso al rapporto biennale che le aziende con più di 100 dipendenti sono obbligate a redigere ogni due anni. “Siamo alla seconda redazione- rilevano Cgil, Cisl e Uil- senza che in Sicilia ci sia stata una lettura sul quadro regionale della condizione delle donne nel mondo del lavoro. E’ evidente- sottolineano -la scelta del governo regionale di lasciare la nostra regione nella totale arretratezza, senza neanche volere mettere a frutto quanto tracciato anche dal Pnrr per colmare i divari di genere e senza la definizione della strategia regionale di genere che da tempo sollecitiamo per contrastare le discriminazioni nel mondo del lavoro Chiediamo una inversione di rotta”.
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Incidente sul lavoro, giovane operaio muore a Canicattì

”Questa a volta a non tornare a casa sarà un giovane lavoratore di soli 21 anni. Un’altra vittima del lavoro in Sicilia, questa volta a Canicattì, nell’Agrigentino. Un’altra tragedia, un altro omicidio. Tutta la Uil manifesta vicinanza alla famiglia di questo operaio travolto dal carrello elevatore”. Così i segretari della Uil Sicilia e Uil Agrigento, Luisella Lionti e Gero Acquisto, che aggiungono: “In attesa che la magistratura faccia piena luce sulle cause di questo incidente, ribadiamo la necessità di interventi immediati sul sistema delle gare al massimo ribasso e dei subappalti a cascata, così come già proposto dal nostro segretario generale, Pierpaolo Bombardieri. Questo sindacato continuerà a chiedere norme più severe, formazione, prevenzioni e controlli”.

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Muore operaio a Campofelice di Roccella

Palermo. “Un’altra vittima del lavoro in Sicilia, questa volta a Campofelice di Roccella nel Palermitano. Un’altra tragedia, un’altra vergogna nazionale. La Uil si stringe a questa famiglia e al suo dolore per manifestare tutta la vicinanza”. Lo afferma la stessa segretaria generale, Luisella Lionti, dopo avere appreso della morte dell’operaio caduto da una impalcatura. E aggiunge: “In attesa che la magistratura faccia piena luce sulle cause di questo incidente, ribadiamo la necessità di interventi immediati sul sistema delle gare al massimo ribasso e dei subappalti a cascata, così come già proposto dal nostro segretario generale, Pierpaolo Bombardieri. Si devono trovare soluzioni e strumenti efficaci e necessari per fermare le morti sul lavoro, anzi omicidi. Questo sindacato – conclude la Lionti – continuerà a pressare su chi governa per una normativa più aspra, per una maggiore formazione, prevenzione e controlli più frequenti”.

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Regione, Cgil Cisl e Uil: “Istituito per la prima volta in Sicilia il tavolo permanente per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro

Palermo. Istituito, per la prima volta in Sicilia, il tavolo permanente di concertazione per la salute e sicurezza negli ambienti di lavoro. Con forza lo avevano chiesto le principali organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil Sicilia per dare una risposta agli incidenti tragici e troppo frequenti nei luoghi di lavoro. Adesso è realtà e il presidente della Regione, Renato Schifani, ha firmato il decreto. L’obiettivo è promuovere un’azione sinergica e coordinata tra tutti gli attori coinvolti, inclusi l’Ispettorato del lavoro oltre ai rappresentanti delle associazioni datoriali, in un momento in cui la Sicilia è interessata da numerosi cantieri per opere da realizzare con i fondi del Pnrr, strutturali e altri programmi di finanziamento. Edilizia, agricoltura, manifatturiero, portistica e logistica sono i settori interessati e più colpiti dagli infortuni sul lavoro. “In questo modo saranno garantite migliori condizioni di sicurezza attraverso proposte, attività e azioni per la prevenzione e la percezione del rischio – affermano i segretari Alfio Mannino e Francesco Lucchesi (Cgil), Sebastiano Cappuccio e Rosanna Laplaca (Cisl), Luisella Lionti e Ignazio Baudo (Uil) -. Si tratta di un passo importante per creare le condizioni di un ambiente lavorativo più sicuro e salubre. L’impegno congiunto delle istituzioni e delle parti sociali è fondamentale per garantire il rispetto delle normative vigenti e per promuovere una cultura della prevenzione e percezione del rischio in ambito lavorativo. Il fenomeno delle morti bianche e degli incidenti sul lavoro – concludono i sindacalisti – è in forte aumento e servono azioni concrete e immediate. Con il tavolo parte, finalmente, il confronto a 360 gradi sulla sicurezza sui posti di lavoro, sulla formazione, sul controllo sulla filiera degli appalti, sull’incrocio delle banche dati e sulle regolarità contrattuali. Attendiamo, ora, la ratifica del protocollo sullo stress termico, auspicabilmente in tempi celeri”.

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Preso incendiario di Capo Gallo, Lionti: “Speriamo in una pena esemplare”.

Palermo. “L’anno scorso ha causato uno dei roghi più violenti e distruttivi dell’isola mettendo in ginocchio la nostra città ma soprattutto distruggendo la vegetazione e le case di molte famiglie. Impossibile dimenticare, impossibile perdonare. Ecco perché plaudiamo al risultato dei carabinieri della Compagnia di San Lorenzo che, con le accuse di disastro ambientale colposo e incendio boschivo colposo, hanno notificato a un 26enne palermitano, l’ordinanza di custodia cautelare”. Lo afferma Luisella Lionti, segretaria della Uil Sicilia, che aggiunge: “Attendiamo che la magistratura chiuda il cerchio e, se sarà confermata l’accusa, speriamo in una pena esemplare. La nostra riserva è stata in parte distrutta, ci sono palermitani che l’anno scorso hanno rischiato la vita e che ancora oggi sono senza una casa. Contro il disegno criminale di chi decide di devastare la Sicilia, la risposta deve essere immediata. L’estate ormai è giunta. Speriamo, quindi, che il governo regionale si faccia trovare pronto per la salvaguardia, la tutela e la messa in sicurezza del territorio. Serve un serio contrasto al fenomeno degli incendi che ogni anno strappa via un pezzo di territorio e di bellezza alla nostra isola”.

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Pnrr, istituita cabina di coordinamento

Cgil, Cisl, Uil accolgono positivamente la notizia dell’istituzione in Prefettura della cabina di coordinamento che si occuperà del monitoraggio degli interventi del Pnrr sul territorio palermitano. Alla cabina di coordinamento, di cui faranno parte il sindaco, un rappresentante della Regione siciliana, un rappresentante della Ragioneria generale dello Stato, i sindaci dei comuni titolari di interventi del Pnnrr e le amministrazioni centrali titolari di programmi di volta in volta interessati, saranno chiamati a partecipare anche Cgil, Cisl e Uil e le associazioni imprenditoriali.

I rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil esprimono la loro soddisfazione. “Ha fatto bene il prefetto di Palermo a istituire la cabina di regia sul Pnrr. Una notizia positiva, che arriva in coincidenza dell’anniversario della strage di Capaci. Finalmente si accoglie quella che è una delle richieste che Cgil Cisl e Uil avevano già da tempo sollecitato alla Prefettura ma anche al Comune di Palermo – dichiarano i segretari generali di Cgil Palermo Mario Ridulfo, di Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana e la segretaria generale Uil Sicilia e Area Vasta Luisella Lionti insieme a Ignazio Baudo della segreteria della Uil Sicilia – L’auspicio è che la cabina di coordinamento possa essere utile per cogliere l’occasione delle tante risorse messe a disposizione dall’Europa per il rilancio e lo sviluppo della nostra provincia. Con questo strumento sarà possibile avere un focus sullo stato dei progetti già avviati e sulle opere in corso anche per mettere a fuoco, insieme alle istituzioni coinvolte, eventuali nodi e criticità, che potrebbero sorgere o che sono sorte, legati a un grande progetto di sviluppo che non può diventare l’ennesima occasione persa. Parteciperemo con spirito costruttivo, per poter affrontare e risolvere i problemi, per una piena attuazione degli investimenti previsti per il nostro territorio”.

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Strage di Casteldaccia, l’appello di Cgil, Cisl e Uil Sicilia: “Ripartiamo subito dai tavoli di confronto con governo Schifani”.

“Ripartire subito con i tavoli di confronto su salute e sicurezza, Pnrr e sulle assunzioni degli ispettori del lavoro che ancora oggi in Sicilia sono bloccate. E’ necessario che il governo regionale si attivi il prima possibile e per questo oggi abbiamo chiesto l’intervento al Prefetto di Palermo, Massimo Mariani”. Questo l’appello di Cgil, Cisl e Uil Sicilia, guidate da Alfio Mannino, Sebastiano Cappuccio e Luisella Lionti, che insieme alle categorie e ai lavoratori hanno partecipato allo sciopero e poi al vertice in Prefettura dopo la strage di Casteldaccia. Le organizzazioni sindacali hanno chiesto ancora una volta che “il governo regionale metta in campo ogni iniziativa utile per aumentare la pianta organica degli ispettori, indispensabili per garantire che i datori di lavoro attuino tutti gli adempimenti previsti dalla legge in materia di sicurezza. Devono essere sanzionate le aziende – continuano i sindacati – che non rispettano le leggi in materia di sicurezza ed è necessaria più formazione per tutti i lavoratori. La cultura della prevenzione è fondamentale e deve partire già dalle scuole”.