PALERMO. “Penalizzare i lavoratori e cancellare anni di relazioni sindacali, questo in sintesi ciò che succederebbe se lunedi prossimo l’ABI disdettasse, come minacciato, il CCNL dei bancari che andrebbe a scadenza naturale solo il 30 giugno del 2014”. Lo dichiara Gino Sammarco, segretario generale Uilca Sicilia, che aggiunge: “Tutti i lavoratori del comparto del credito si troveranno così a breve privi delle tutele e delle garanzie del loro contratto. Un atto di una gravità e un’arroganza politica inaudita da parte dell’Abi che mira ad esasperare le relazioni industriali proprio in un contesto di crisi economica per il nostro Paese senza precedenti, ma il sindacato non starà a guardare e sempre al fianco dei lavoratori attuerà ogni forma di lotta fino allo sciopero che coinvolgerebbe l’intera categoria. Questi “banchieri” profumatamente pagati, le cui retribuzioni superano talvolta di cento volte il salario di un lavoratore, sordi al richiamo della società che chiede che la banche tornino a sostenere economicamente lo sviluppo e le imprese nel nostro Paese, pensano solo a privare i lavoratori dei propri diritti contrattuali ed economici ottenuti dopo anni di lotte, al solo fine di contenere i costi e poter così mantenere i propri lauti stipendi e benefits” .