Palermo. “Il tessuto economico siciliano è già debole e frammentato. E molte aziende, in difficoltà, taglieranno subito sui costi del lavoro. Un’ondata di licenziamenti, quindi, in una regione che ha già tassi di disoccupazione altissimi. Non lo possiamo permettere”. E’ forte la preoccupazione del segretario generale della Uil Sicilia, Claudio Barone, dopo il rifiuto della proroga del blocco dei licenziamenti. E aggiunge: “C’è anche il rischio che vengano tagliate le spese sulla sicurezza. I lavoratori, scampati al Covid, non possono dovere scegliere tra morire di fame, perché licenziati, o andare a lavorare in condizioni di sfruttamento con turni massacranti e senza rispetto delle norme antinfortunistiche. Per questo continuiamo a chiedere al governo regionale di potenziare da subito gli organici degli ispettori del lavoro, oggi insufficienti. Senza controlli sarebbe vanificata qualsiasi normativa. Gli edili – conclude il leader della Uil Sicilia – saranno domani in piazza, a Palermo, anche contro l’annunciata liberalizzazione dei sub appalti. Occorre spendere risorse e realizzare le opere ma bisogna farlo garantendo trasparenza e sicurezza. Non si può dare il “liberi tutti” con sub appalti selvaggi che vanificherebbero il rispetto di contratti e nome”.