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Regione, Barone: “Basta scontri. Da Governo e Ars subito risposte ai lavoratori o vadano tutti casa”.

PALERMO. “Non arrivano ancora risposte per risolvere i drammatici problemi dei lavoratori siciliani. Mentre in 40 mila aspettano ancora lo stipendio, la politica continua tra fibrillazioni e scontri. Se non dovessero approvare la manovra economica sarebbe, quindi, il segno che anche dopo le elezioni nulla è cambiato”. Lo sostiene il segretario generale della Uil Sicilia, che aggiunge: “I lavoratori della Formazione, dei Teatri, i Forestali e i dipendenti degli enti collegati alla Regione – tutti da mesi senza stipendio – hanno bisogno di risposte certe. Se la politica ancora una volta terrà in ostaggio i lavoratori non faremo più sconti. Non possiamo più accettare ritardi. In caso contrario è meglio che vadano allora tutti casa”.

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Formazione, Raimondi: “Ai lavoratori le promesse non bastano più. Subito i fatti o è guerra”.

PALERMO. “Ancora una volta, sul futuro dei lavoratori della Formazione, abbiamo ricevuto rassicurazioni e impegno da parte di Governo regionale Ars. Ma questo sindacato conferma comunque lo stato d’agitazione, viste le promesse sino ad oggi mai mantenute. I lavoratori, senza stipendio da troppi mesi, hanno bisogno solo di risposte vere e concrete”. Lo dice lo stesso segretario della Uil Scuola, Giuseppe Raimondi, a seguito dell’incontro di oggi con la V Commissione. E precisa: “Non siamo disposti ad accettare ulteriori rinvii o passaggi di responsabilità. Senza le condizioni e la volontà di risolvere questa emergenza e la la riforma del settore avvieremo la nostra lotta con estrema durezza”.

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Finanziaria, Barone: “Niente più alibi. Da domani Governo Crocetta e Ars diano risposte ai lavoratori o vadano a casa”.

PALERMO. “Le elezioni sono concluse e adesso non ci sono più alibi. Già da domani Governo regionale e Ars devono dare subito risposte ai siciliani che da mesi attendono stipendi e garanzie sul futuro occupazionale”. Lo dice Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che aggiunge: “Deve essere approvato il provvedimento che consenta di sbloccare gli stipendi dei lavoratori collegati al bilancio regionale e ancora c’è da risolvere l’emergenza dei Forestali e dei lavoratori della Formazione professionale. Se non otterremo risposte concrete, se la politica ancora una volta terrà in ostaggio i lavoratori, non faremo più sconti”. I sindacati hanno annunciato l’avvio di due settimane di fuoco e domani in strada ci saranno i lavoratori della formazione, del 118 e i forestali. E se entro quindici giorni non arriveranno segnali di cambiamento delle strategie del governo, si passerà alla mobilitazione di tutti i settori produttivi siciliani. “Verificheremo – conclude il leader della Uil Sicilia – la volontà di Governo regionale e Ars di risolvere una volta e per tutte le emergenze siciliane o se è tempo che questi politici vadano a casa”.

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Formazione, Raimondi: “Lavoratori Cefop a rischio licenziamento. Subito confronto con Governo regionale”.

PALERMO. “Siamo preoccupati per il futuro di 408 dipendenti. E’ questo il numero dei lavoratori del Cefop che avrebbero dovuto essere trasferiti alla società consortile Cerf con contratto di lavoro a tempo indeterminato. Ma la cessione è naufragata a causa di un parere dell’Avvocatura dello Stato, del quale però al momento non abbiamo conoscenza diretta. Di fatto è saltata l’impostazione che ci era stata garantita, come percorribile, da tutti i livelli istituzionali coinvolti: dal Tribunale di Palermo al Comitato di Sorveglianza del Ministero. Una impostazione su cui avevamo puntato anche con Cgil e Cisl”. Lo dice Giuseppe Raimondi, della Uil Scuola, che precisa: “Adesso, alla già disperata situazione in cui versa il settore della Formazione, si aggiungono ulteriori elementi di tensione. Mancano 400 posti di lavoro. Per questo chiediamo subito un tavolo di confronto con il Governo Crocetta. Dobbiamo capire quale futuro adesso attende questi lavoratori che tra l’altro sono senza stipendio da sei mesi”.

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Cgil, Cisl e Uil: “In Sicilia situazione drammatica. Governo Crocetta dia risposte certe o sarà mobilitazione”.

PALERMO. “La situazione in Sicilia è drammatica e siamo fortemente preoccupati per la grave crisi economica, sociale e amministrativa in cui la Sicilia è sprofondata. E per il futuro dei trentamila lavoratori che dipendono dal bilancio regionale, da mesi senza stipendio. La politica è indifferente ai bisogni dei cittadini, per questo diciamo basta a giochi di potere che rendono questi lavoratori dei veri e propri ostaggi”. Lo dicono Michele Pagliaro segretario generale della Cgil Sicilia, Maurizio Bernava, segretario generale della Cisl Sicilia e Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia che per domani hanno indetto una conferenza stampa al San Paolo Palace di Palermo alle 10. Insieme i leader delle tre organizzazioni sindacali affronteranno le emergenze che attanagliano la Sicilia: dai forestali ai lavoratori della formazione professionale, tutti in attesa di risposte e senza soldi. “È arrivato il momento di dire basta. Proclamiamo lo stato d’agitazione e, in assenza di risposte da parte del Governo Crocetta, annunceremo la mobilitazione generale”.

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Formazione, Raimondi: “Nessuno sconto al Governo regionale. E’ sciopero il 22 Ottobre”.

PALERMO. “Alla luce delle dichiarazioni dell’assessore Scilabra e del presidente Crocetta, ora in conferenza stampa, che confermano la totale incertezza sul futuro del settore della Formazione professionale e dei suoi lavoratori, la Uil Sicilia non ha più dubbi e proclama lo sciopero regionale della categoria per il 22 Ottobre”. Lo dice il segretario regionale Giuseppe Raimondi, che precisa: “Già a partire dal 20 Ottobre diverse delegazioni di lavoratori chiederanno ai sindaci un intervento presso le Prefetture per la convocazione di un tavolo di crisi nazionale al fine di fronteggiare le emergenze siciliane, prima fra tutte quelle del sostegno a reddito dei lavoratori in cassa integrazione e mobilità in deroga”.

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Regione, Barone: “Lavoratori ostaggio di una politica cinica e indifferente. Pronti alla mobilitazione”.

PALERMO. “Ancora una volta niente stipendio per i trentamila lavoratori che dipendono dal bilancio regionale. In un clima di totale irresponsabilità abbiamo assistito prima al blocco della Finanziaria bis e oggi anche allo stop di quel provvedimento che doveva servire solo a pagare pochi mesi di stipendio. I lavoratori sono rimasti ostaggio di una politica totalmente indifferente alle loro esigenze e interessata solo a giochi di potere”. Lo sostiene il segretario generale della Uil Sicilia, Claudio Barone, che aggiunge: “Le famiglie non ce la fanno più a tirare avanti e quelle soluzioni per risolvere l’emergenza, accolte favorevolmente da tutti i politici, si sono trasformate in bolle di sapone. Se questo succede per il pagamento di alcuni mesi di stipendio, cosa vedremo nel momento in cui in aula si dovrà votare la Finanziaria bis? Governo regionale e Ars non possono continuare a perdere tempo rimpallandosi le responsabilità. Adesso la Uil – conclude Barone – è pronta ad una forte mobilitazione contro queste dimostrazioni di cinica indifferenza nei confronti dei più deboli. E chiederemo anche alle altre organizzazioni sindacali di concordare i modi e i tempi delle iniziative”.

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Formazione, Raimondi: “Il piano dell’assessore Bruno? E’ solo un grande pasticcio e pagare saranno i lavoratori”.

PALERMO. “Se l’assessore Bruno sostiene che con i fondi previsti dal programma Youth Guarantee non è possibile finanziare l’attività dei 1.800 operatori degli sportelli multifunzionali, ci sembra impensabile il piano del Governo regionale che prevede di finanziare con le stesse risorse, gli stessi lavoratori tornati agli enti di origine. L’assessore Bruno parla anche di periodi “transitori” ma non si capisce transitori verso dove ma soprattutto a carico di chi”. Lo sostiene Giuseppe Raimondi della Uil Scuola che precisa: “E’ un grande pasticcio e come al solito a pagare saranno sempre i lavoratori, già da troppi mesi senza stipendio. Il programma Youth Guarantee è una grande occasione per i giovani siciliani e faremo di tutto per impedire che vada in fumo. Questo sindacato ribadisce che senza garanzie per i lavoratori della Formazione professionale e senza un loro preciso mandato, non firmeremo nessun accordo con il Governo regionale”.

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Formazione, Raimondi: “Accordo lontano. Chiediamo più garanzie al Governo regionale a tutela dei lavoratori”.

PALERMO. “Senza garanzie per i lavoratori della Formazione professionale e senza un loro preciso mandato, non firmeremo nessun accordo con il Governo regionale”. Lo sostiene Giuseppe Raimondi, segretario della Uil Scuola, che spiega. “Nonostante le risorse previste dal programma Youth Guarantee, non è venuta fuori sino ad ora una proposta convincente per i lavoratori da impegnare nell’avvio dell’attività istruttoria. Passare, infatti, da dipendente a collaboratore a progetto sarebbe un elemento di fortissima precarizzazione. Né è convincente l’ipotesi di rispedire i lavoratori dal Ciapi agli enti di provenienza, che in alcuni casi non esistono più, senza definire le modalità di finanziamento dei loro rapporti di lavoro”. E Raimondi continua: “Queste persone non possono essere oggetto di un rimpallo senza criterio. Il Governo, nell’ottica della tanto annunciata riforma del settore, ha dichiarato di volere ridimensionare il ruolo degli enti della Formazione a favore di un soggetto pubblico e adesso sembra cambiare nuovamente idea. A meno che non si tratti di un semplice gioco a scaricabarile a fronte dell’incapacità di risolvere i problemi. I lavoratori non prendono lo stipendio da mesi e non sono più disponibili a tollerare ulteriori giri di valzer. Per questo la trattativa deve proseguire a oltranza per superare l’emergenza e procedere alla riforma del settore”.

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Formazione, Raimondi (Uil Scuola): “Sbloccare subito gli stipendi, lavoratori senza soldi da dieci mesi”

PALERMO. “Subito risposte concrete ai problemi di chi lavora nel settore della Formazione professionale. Serve accelerare la spesa e dotare gli uffici delle unità necessarie per sbloccare entro Pasqua il pagamento degli stipendi di circa seimila lavoratori, senza soldi da quasi un anno. Questo sindacato, inoltre, è ancora in attesa di una convocazione da parte dell’assessore Scilabra per capire il percorso tecnico-normativo della tanto annunciata riforma del settore”. Lo sostiene il segretario della Uil Scuola, Giuseppe Raimondi, che aggiunge: “La Formazione sta attraversando una forte crisi e a farne le spese sono soprattutto i lavoratori. Ecco perché chiediamo al Governo Crocetta risposte immediate. Occorre garantire e subito il pagamento degli stipendi dell’annualità corrente che si conclude a Giugno e capire come si proseguirà: se con un nuovo Avviso 20 o con quale altro strumento. Bisogna valutare, inoltre, – conclude Raimondi – come possono concorrere le risorse della Youth Guarantee per i 1.800 lavoratori degli ex sportelli multifunzionali da una parte e procedere all’avvio del progetto Prometeo gestito dal Ciapi di Priolo per i 1.400 licenziati degli enti dismessi”.