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Piano paesaggistico a Ragusa, Barone: “Qualsiasi pretesto è buono per bloccare investimenti”.

Palermo. “L’utilizzo improprio del Piano paesaggistico per bloccare la ricerca petrolifera e il seguente sfruttamento dei pozzi nel Ragusano desta forte preoccupazione. A causa di provvedimenti che appaiono arbitrali e imprevedibili, sono bloccati fondi per un centinaio di milioni circa, ma soprattutto si scoraggia chiunque decida di investire nel territorio, condannando la nostra Isola al deserto”. Lo sostiene Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che ascoltando l’appello delle imprese alla Regione, aggiunge: “Qualsiasi pretesto diventa buono per bloccare investimenti. Prima di assumere decisioni così drastiche bisognerebbe confrontarsi con le parti sociali e datoriali. L’ambiente deve essere tutelato ma in modo trasparente, attraverso regole chiare e senza inghippi che emergono solo nelle fasi successive. La Uil Sicilia è pronta alla mobilitazione per impedire ancora danni causati dalla malaburocrazia. Per questo chiediamo subito una convocazione al governo regionale”.

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Call center, operatori Wind-Tre in corteo per le vie del centro

Palermo. Protestano contro l’ipotesi di cessione del ramo d’azienda del servizio 133, che in Italia occupa 916 lavoratori, di cui solo 300 a Palermo. Sono i lavoratori del call center Wind-Tre che stamattina hanno percorso in corteo il Cassaro Alto, dai Quattro Canti fino alla presidenza della Regione. La manifestazione è stata organizzata dai sindacati di categoria, Fistel Cisl, Slc Cgil e Uilcom Uil. E proprio il segretario Giuseppe Tumminia spiega: “Ribadiamo il nostro no a questa ipotesi di cessione. Siamo qui in piazza per chiedere di bloccare la procedura e trovare strade diverse. Le cessioni di rami d’azienda negli ultimi dieci anni hanno solo favorito la precarizzazione del lavoro”. Dopo il corteo una delegazione sindacale ha incontrato l’assessore regionale Lo Bello che ha accolto la richiesta di attivazione del tavolo nazionale al Mise con il coinvolgimento delle regioni interessate (Sicilia, Lazio, Sardegna e Liguria).  

Il prossimo 20 giugno si terrà la notte bianca con una fiaccolata a piazza Verdi davanti il teatro Massimo, dalle 21 alle 24

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Edili, il giorno della protesta a Palermo

Palermo. Una cabina di regia, da attivare già dal prossimo luglio, per monitorare lo stato di definizione degli appalti e l’avvio dei lavori. Rispetto alle risorse disponibili (oltre tre miliardi per il quadriennio) si stima che entro fine anno possano partire cantieri per almeno 500 milioni. E’ questo ciò che gli edili siciliani hanno ottenuto dal governo regionale, dopo l’incontro con l’assessore Pistorio a Palazzo d’Orleans, nel giorno della protesta nazionale. A Palermo sono giunti da tutta l’Isola per chiedere lavoro, pensioni e contratti. Piazze piene anche a Roma, Milano, Bari e Cagliari.

Stamane alle 9 i rappresentanti di Fillea Cgil, Filca Cisl e Fenal Uil hanno consegnato una lettera di protesta al direttore regionale dell’Inps Sicilia, Sergio Saltalamacchia.

“E’ un lavoro discontinuo e per effetto della lunga crisi la maggior parte degli edili non hanno maturato i requisiti per andare in pensione. Chiediamo un intervento legislativo che superi i problemi irrisolti nel decreto attuativo”, ha sottolineato lo stesso Francesco De Martino.

Alle 10 i segretari regionali Francesco Tarantino, Santino Barbera e Francesco De Martino, insieme ai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Sicilia, Michele Pagliaro, Mimmo Milazzo e Claudio Barone si sono uniti agli operai in un corteo che da Porta Nuova ha raggiunto Palazzo d’Orleans. E durante la manifestazione Barone ha detto: “Basta chiacchiere e promesse. Vogliamo sapere quando partiranno gli appalti e quando gli edili cominceranno a lavorare. Bisogna sollecitare le grandi stazioni appaltanti a partire da Anas ed Rfi per le infrastrutture ma occorre anche supportare la capacità dei Comuni, oggi insufficiente, di approntare progetti esecutivi per le opere di loro competenza”.

Alla protesta ha partecipato anche il segretario nazionale della Feneal Uil, Emilio Correale: “Per gli edili serve una pensione più giusta e più equa, sono lavoratori discontinui e i provvedimenti legislativi del governo nazionale non sono sufficienti”.

Dati alla mano in Sicilia si contano 80mila disoccupati. Il calo delle imprese è del 27% e la crescita del lavoro nero del 40%.

E Ignazio Baudo della Feneal Uil, ha descritto la crisi a Palermo: “Il settore è al collasso. Abbiamo registrato un calo delle gare del 54%. I disoccupati, circa novemila, sono aumentanti. E profonda preoccupazione c’è per i lavoratori Tecnis. La situazione rischia di degenerare, la politica intervenga incrementando bandi di gara”.

Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil hanno chiesto al Governo regionale interventi sulle pensioni: “Gli edili over 60 che ancora oggi lavorano sui ponteggi, in condizioni usuranti, sono circa 23mila. E solo 400 potranno accedere ai benefici per andare in pensione. Gli operai lavorano in media 37 settimane, in Sicilia invece 29. Questo è un lavoro usurante e discontinuo. Per questo chiediamo di abbattere i paletti restrittivi e di permettere a questi lavoratori di accedere alle agevolazioni”. E ancora “l’avvio dei cantieri previsti nel Patto per la Sicilia, interventi per il recupero dei centri storici, per l’edilizia scolastica e per la tutela del territorio”. 

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Edili, Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil: “Domani in piazza per chiedere interventi su pensioni, lavoro e contratti”.

Palermo. Scenderanno in piazza domani gli edili di tutta Italia per chiedere la modifica dell’anticipo pensionistico. Secondo i decreti attuativi già pubblicati, infatti, rischiano di essere pochissimi gli operai over 60 a potere accedere all’ape agevolata, visto che i requisiti attuali risultano irraggiungibili per chi lavora con discontinuità. L’appuntamento è domani in cinque piazza italiane: Bologna, Roma, Bari Cagliari e Palermo dove alle 9 Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil consegneranno una lettera di protesta al direttore regionale dell’Inps Sicilia, Sergio Saltamacchia. Poi alle 10 gli stessi segretari regionali Francesco Tarantino, Santino Barbera e Francesco De Martino, insieme ai segretari generali di Cgil Cisl e Uil Sicilia, Michele Pagliaro, Mimmo Milazzo e Claudio Barone si uniranno agli operai provenienti da tutta l’Isola in un corteo che da Porta Nuova raggiungerà Palazzo d’Orleans. Un delegazione sarà ricevuta dall’assessore regionale alle Infrastrutture, Giovanni Pistorio. In Sicilia, a causa della crisi, si contano 80mila disoccupati. Il calo delle imprese è del 27% e la crescita del lavoro nero del 40%. Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil chiederanno anche “l’avvio dei cantieri previsti nel Patto per la Sicilia, interventi per recupero dei centri storici, per l’edilizia scolastica e per la tutela del territorio. E’ necessaria l’attivazione di una cabina di regia per spendere le risorse, spenderle bene può fare la differenza. Serve sollecitare le grandi stazioni appaltanti a partire da Anas ed Rfi per le infrastrutture ma occorre anche supportare la capacità dei Comuni, oggi insufficiente, di approntare progetti esecutivi per le opere di loro competenza”. Secondo i dati raccolti dalle organizzazioni sindacali “gli edili over 60 che ancora oggi lavorano sui ponteggi, in condizioni usuranti, sono circa 23mila. E solo 400 potranno accedere ai benefici per andare in pensione. Gli operai lavorano in media 37 settimane, in Sicilia invece 29. Questo è un lavoro usurante e discontinuo. Per questo chiediamo di abbattere i paletti restrittivi e di permettere a questi lavoratori di accedere alle agevolazioni”.

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Infrastrutture, Barone: “Utilizzare subito le risorse. Ecco cosa c’è da fare in Sicilia, lo diremo al ministro De Vincenti”.

Palermo. “Le risorse del Patto per Sicilia, nel Masterplan, e gli altri fondi europei non devono rimanere virtuali ma bisogna che siano resi subito disponibili. Sono finanziamenti necessari per mettere in sicurezza il territorio, costruendo nuove infrastrutture e intervenendo su quelle fatiscenti. Utilizzare queste risorse aiuterebbe il comparto dell’edilizia, con un numero di lavoratori dimezzato a causa della forte crisi, e farebbe ripartire il ciclo economico”. Così Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, rappresenterà al ministro De Vincenti, all’incontro di oggi a Palermo, la situazione in cui versa l’Isola. E Barone aggiunge: “Chiederemo di sollecitare le stazioni appaltanti nazionali, in particolare Anas e Ferrovie dello Stato, per recuperare i ritardi nella realizzazione delle gradi infrastrutture ferroviarie e viarie e fare in modo che le risorse europee vengano utilizzate per interventi aggiuntivi, e non sostitutivi, della spesa ordinaria che negli anni passati ha privilegiato il nord del Paese. L’unificazione di Anas Sicilia e Cas, in discussione all’Ars, aiuterebbe di certo a superare l’attuale anomalia gestionale”. Tra gli interventi che la Uil Sicilia chiederà di velocizzare ci sono quelli per le aree di sviluppo industriale e per le aree di crisi complessa di Gela e di Termini Imerese. Va sbloccata la realizzazione dei depuratori idrici anche per evitare procedure d’infrazione da parte della Comunità europea. E il leader della Uil Sicilia conclude: “C’è un problema relativo alla capacità degli enti locali siciliani, piccoli comuni ed ex province più che le grandi aree metropolitane, di predisporre progetti esecutivi, oggi abbastanza complessi sulla base della nuova legge sugli appalti. Per questo Invitalia potrebbe fornire un supporto con le sue capacità progettuali. Infine, la regione siciliana dovrà superare le inefficienze, riorganizzando la macchina burocratica e avvalendosi anche delle risorse del Piano di rafforzamento amministrativo per gestire i fondi europei”.

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Termini, Comella e Ficco: “Blutec conferma gli impegni, a giorni capiremo se dalle promesse passerà ai fatti”.

Palermo. “Blutec ha confermato, ancora una volta, il piano di rilancio dello stabilimento ex Fiat di Termini Imerese, annunciando la trasformazione in veicoli elettrici di circa 1.800 Doblo’ all’anno. A giorni dovrebbe anche chiudersi con le Poste il contratto relativo alla fornitura di ottomila motocicli a tre ruote. Tutti impegni che, se mantenuti, evidenziano una reale volontà di rilancio del territorio e di ripresa occupazionale”. Lo affermano Gianluca Ficco, segretario nazionale della Uilm, e Vincenzo Comella, segretario della Uilm di Palermo, oggi presenti all’incontro a Roma, che aggiungono: “Blutec ha, inoltre, annunciato l’arrivo di una piegatrice per la lavorazione relativa al supporto di batterie per Fiamm ma anche di diversi macchinari, tra cui una stampante 3D. A breve capiremo se dalle promesse passerà ai fatti”. Il prossimo incontro è previsto il prossimo 23 maggio.

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Rifiuti, Barone: “Subito riforma del settore e termovalorizzatori o scoppierà il caos“.

Palermo. “Come era facile prevedere, continuando così ad agosto avremo a che fare con montagne di rifiuti e rischio epidemie. Per non parlare dei danni incalcolabili al turismo. In Sicilia l’emergenza rifiuti è ogni giorno più ingestibile e la confusione – nell’attesa di un piano di riforma del settore – regna sovrana. E’ sempre il solito e irresponsabile governo regionale che non ha la volontà, o non è capace, di decidere su questioni vitali per la nostra Isola. Assistiamo a un continuo litigare e smentirsi tra assessori e presidente, per non parlare di quello che succedere quando i provvedimenti passano dall’Ars”. Lo dice Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che aggiunge: “La soluzione all’emergenza non può certo essere la spedizione a caro prezzo dei rifiuti all’estero che costringerà i cittadini a pagare di più per un servizio inefficiente. Servono, invece, direttive chiare e inoppugnabili e avviare il confronto per un corretto utilizzo delle risorse umane che permetta a tutela dei posti di lavoro e servizi, implementando prima di tutto la raccolta differenziata. E, infine, va avviata subito la costruzione dei termovalorizzatori, indispensabili in qualsiasi sistema di raccolta. Anche il più evoluto. Occorrono risposte immediate. Non è più tempo degli annunci e questo sindacato non starà fermo a guardare”.

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Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil su Tecnis: “Incontro positivo con Rfi. Spiraglio per i lavoratori”.

Palermo. “Positivo l’incontro di stamane con Rfi, che ha fornito ampie rassicurazioni ai lavoratori della Tecnis sulla possibilità da parte della stazione appaltante di sostituirsi all’azienda per attivare i poteri di surroga e predisporre il pagamento diretto dei salari. Domani avremo la conferma. Il pagamento dei salari costituirebbe il presupposto per la ripresa dei lavori”. Lo dicono i segretari generali di Feneal Uil, Ignazio Baudo, della Fillea Cgil, Francesco Piastra, e della Filca Cisl, Antonino Cirivello.‎ Intanto domani per far fronte ad esigenze di messa in sicurezza del cantiere, le organizzazioni sindacali hanno dato il via libera all’impiego di alcuni lavoratori: “Resta per noi fondamentale il proseguo dell’opera sia per l’impatto occupazionale che ne deriverebbe sia per l’importanza strategica che assumerebbe per la città. L’incontro in Prefettura sarà determinante al fine di individuare percorsi risolutivi”.

Immagine: di autore incerto disponibile su Internet-Policy

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Rifiuti, Barone: “Mini-impianti in Sicilia la soluzione più corretta. Dopo via libera, Governo Crocetta non perda altro tempo”.

Palermo “La soluzione di costruire sei mini-impianti per lo smaltimento dei rifiuti in Sicilia è di certo la più corretta e imprescindibile. In tutto il mondo, infatti, è previsto l’invio del residuo secco ai termovalorizzatori, anche nei Paesi ad avanzata coscienza ambientalista come la Germania”. Lo sostiene Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che commenta così il via libera nella conferenza Stato-Regione alla costruzione dei termovalorizzatori. E Barone aggiunge: “Nell’Isola il vero problema è il trasporto dei rifiuti, sempre più costoso e nocivo per i siciliani. Prevedere, quindi, un piano di distribuzione e smaltimento nel territorio, per limitare così le lunghe crociere dell’immondizia, è più che giusto. Questo sindacato lo chiede da anni. Ma per mettere in funzione gli impianti serve tempo. Per questo è necessario che il Governo Crocetta metta a punto, e subito, un piano dettagliato dell’opera”.

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Elezioni Rsu, Tumminia: “In Sicilia la Uilcom si riconferma primo sindacato in Telecom Italia”.

Palermo. In Sicilia la UilCom si riconferma prima organizzazione all’interno di Telecom Italia con 783 voti e 9 rappresentati sindacali eletti. Sono i primi dati delle elezioni per il rinnovo delle Rsu. Seguono Slc Cgil con 723 voti, Fistel Cisl con 463, Snater con 259, Ugl con 149 e Cisal con 34. Su quasi tremila lavoratori, hanno votato in 2411. E lo stesso segretario regionale, Giuseppe Tumminia, dice: “Ringraziamo tutti coloro che, ancora una volta, ci hanno dato fiducia. Il risultato assume un valore ancora più significativo visto il clima in cui si è svolta la campagna elettorale, caratterizzata da un confronto sul piano industriale che ha visto i sindacati divisi”. E Tumminia aggiunge: “Adesso dobbiamo recuperare il premio di produttività e costruire un accordo sui passaggi di livello fermi dal 2006 e gestiti in maniera unilaterale dall’Azienda”.