Messina. “Favorire ed incrementare di almeno il 10% l’occupazione femminile entro il prossimo 30 giugno 2023, richiedere la presenza di almeno il 40% di donne tra i candidati da esaminare nelle selezioni di personale e anche un contributo annuo di 500 euro ai dipendenti che ne hanno diritto per la frequenza dell’asilo nido e della scuola dell’infanzia di ciascun figlio. Queste sono solo alcune delle misure contenute nel documento siglato da Caronte&Tourist insieme alle organizzazioni sindacali per la tutela e promozione delle pari opportunità e politiche di genere”. Così Luisella Lionti, segretario Organizzativo della Uil Sicilia che, insieme a Vilma Costa, coordinatrice delle Pari Opportunità, precisa: “Per la prima volta una grande azienda ha firmato un accordo che dà una risposta concreta alle donne e alle famiglie. E’ la strada giusta, dobbiamo proseguire in questa direzione. Non possiamo limitarci alle sole quote rosa, questo è un percorso a cui va dato il massimo risalto”.
Categoria: Pari opportunità
Violenza sulle donne, Cgil Cisl e Uil: “In Sicilia la legge stenta a decollare. Basta a ritardi e disattenzioni“.
Palermo. “Sono trascorsi cinque anni dall’approvazione della legge regionale sulla violenza di genere (3/2012), eppure ancora oggi sono troppi i limiti burocratici che impediscono la sua applicazione. Diciamo basta a ritardi e disattenzioni, servono interventi immediati di prevenzione e di sostegno alle donne vittime di violenza”. Lo hanno detto Elvira Morana, responsabile delle Politiche di Genere della Cgil Sicilia, Delia Altavilla, coordinatrice delle Pari Opportunità della Cisl Sicilia, e Grazia Mazzè, coordinatrice delle Pari Opportunità della Uil Sicilia, oggi al dibattito presso la Gam di Palermo organizzato dai sindacati confederali assieme all’associazione “Le Onde”: “La vita delle donne oltre la violenza”. Approvata nel 2012, anno in cui si registrarono in Sicilia ben 14 decessi di donne per violenza, la legge in questione ha istituito un Forum permanente e un Osservatorio. “Il Forum è scaduto e non è stato ancora rinnovato – hanno spiegato Morana, Altavilla e Mazzè – mentre l’Osservatorio non funziona come dovrebbe. Eppure il suo ruolo è fondamentale per monitorare la situazione e disporre interventi sul territorio”. Dopo l’approvazione della legge è stata effettuata una prima mappatura che ha messo in luce l’esistenza di 11 centri antiviolenza e di 51 strutture di accoglienza nell’Isola con funzioni di sostegno per gestanti e madri in difficoltà. In 41 di queste strutture sono state accolte 117 donne nel 2013 e 113 nel 2014, tutte vittime di violenza. “Solo l’86% di queste segnalazioni – continuano le coordinatrici di Cgil, Cisl e Uil – è stata però suffragata da documentazione appropriata e soltanto 23 di queste strutture per conseguenza sono state ammesse a finanziamento, rilevando ancora una volta una difficoltà delle donne a denunciare che deve essere superata”. A sostegno delle donne esistono anche i centri antiviolenza e le case a indirizzo segreto, oltre che risorse per potenziarli e adeguarli ai requisiti previsti. “Registriamo, però, – hanno affermato le sindacaliste – sia difficoltà nell’avvio di nuove strutture che una situazione asfittica sotto il profilo finanziario per i centri già operativi. Il rischio, quindi, è che non si riescano a garantire tutti i compiti necessari per l’assistenza alle vittime. Per affrontare un argomento cruciale come quello della violenza sulle donne serve “una programmazione globale e coordinata all’interno del piano triennale che, benché previsto dalla legge, ancora manca. Così come vanno emanati bandi che agevolino l’avvio dei servizi nei distretti che ne sono sprovvisti, 27 su 55. Adesso le organizzazioni sindacali – concludono Morana, Altavilla e Mazzè – devono andare avanti insieme entrando nel mondo delle associazioni per mettere a punto un piano organico d’azione contro la violenza, cominciando prima di tutto a guardare la scuola come il mondo su cui fare leva. La scuola è un forte antidoto alla violenza. E ancora seminari, mostre fotografiche, concorsi. Sistemi aperti, trasversali, che coinvolgano tutte le fasce d’età, senza differenza di genere. Usiamo le nostre categorie, per esempio i sindacati della la polizia penitenziaria o del tribunale dei minori, per creare una rete diretta con i centri antiviolenza. Anche i centri di ascolto maschili potrebbero essere coinvolti in un progetto di collaborazione. Il femminicidio, la violenza, non è qualcosa che può accadere alle altre. Riguarda ogni giorno, ogni ora, ognuna di noi. Ognuno di noi, quindi, ha il potere di cambiare le cose”.
Comitato nazionale di Parità, Maria Pia Mannino nominata vice presidente
La palermitana Maria Pia Mannino, già responsabile Uil delle Politiche di genere, è stata nominata vice presidente del ricostituito Comitato nazionale di parità del Ministero del Lavoro. E´ l´organismo, nato con legge 125 del 1991, che tutela i diritti delle donne nel lavoro e contro ogni forma di discriminazione.
Regione, Vitale: “Più donne all’Ars ma è necessario fare di più. Da Crocetta segnale concreto”.
PALERMO. “Sono quindici le donne elette all’Ars. Un numero così alto non si era mai registrato prima in Sicilia. Basti pensare che nella scorsa legislatura le presenze femminili erano solo tre. Un passo avanti, quindi, ma è necessario fare di più. La percentuale di donne in politica è, infatti, ancora troppo bassa a fronte di un elettorato femminile che supera il 50 per cento”. Lo sostiene Ester Vitale, segretario delle Pari Opportunità della Uil Sicilia, che aggiunge: “Una presenza equilibrata di donne e uomini nelle Istituzioni è il presupposto indispensabile di una società equa e democratica in grado di valorizzare tutte le potenzialità. Diventa indispensabile, anche alla luce degli ultimi risultati, modificare la normativa elettorale in direzione della doppia preferenza di genere. Ci auguriamo che il neo Presidente della Regione, Rosario Crocetta, nel costituire la sua Giunta, dia un segnale concreto in direzione di un riequilibrio della rappresentanza”.
Lavoro, l’appello dei sindacati: “Subito una legge contro le dimissioni in bianco”.
PALERMO. “Subito una legge contro le dimissioni in bianco. La cancellazione della Legge 188 del 2007 ha fatto sì che non ci sia più uno strumento di contrasto efficace e preventivo contro l’abuso della dignità e dell’autonomia dei lavoratori e delle lavoratrici”. Lo sostengono Elvira Morana della Cgil, Barbara Carrara della Cisl ed Ester Vitale della Uil, che aggiungono: “Il prossimo 23 Febbraio una delegazione siciliana sarà presente davanti alla Prefettura di Palermo per sostenere questo appello e per sottolineare che ripristinare la legge 188/2007 significa ripristinare lo Stato di Diritto. In tutta Italia si svolgeranno presidi mentre a Roma una conferenza unitaria”.
LEGGE ELETTORALE: CGIL CISL E UIL chiedono doppia preferenza nelle elezioni degli Enti Locali per presenza paritaria di genere
Le segreterie di Cgil Cisl e Uil siciliane chiedono alle tre donne deputate dell’Assemblea regionale siciliana di predisporre congiuntamente un emendamento al disegno di legge elettorale per gli enti locali, per introdurre la doppia preferenza, una per ciascun rappresentante di genere.
La richiesta e’ stata avanzata a Marianna Caronia (Pid), Concetta Raia (Pd) e Giulia Adamo (Pdl) nel corso di un incontro all’Ars.
A tutti i deputati regionali inoltre, Cgil Cisl e Uil lanciano un appello affinche’ “questo emendamento sia accolto e la legge elettorale che sara’ varata dall’Ars contenga la previsione della doppia preferenza per assicurare una presenza paritaria di genere nelle istituzioni. “La nostra richiesta- scrivono in una nota Elvira Morana (Cgil), Daniela De Luca (Cisl) ed Ester Vitale (Uil) – e’ in linea con i principi di sussidarieta’ , in coerenza con il nuovo quadro costituzionale, con la Carta dei diritti fondamentali dell’Ue e con la sentenza della Corte costituzionale n. 4 del 2010. Riteniamo la presenza paritaria di genere nelle istituzioni fondamentale- aggiungono- per una compiuta democrazia in Sicilia”.