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Teatro Massimo, Fistel Cisl e UilCom Sicilia: “Adesso stabilizzazioni e apertura di tavolo istituzionale. Governo nazionale intervenga”.

Palermo. “Dopo anni di puntuale risanamento economico i lavoratori del Teatro Massimo, precari da oltre dieci anni, devono essere stabilizzati. Per questo chiediamo un intervento del governo Gentiloni e l’apertura di un tavolo istituzionale. E’ necessario rivederne l’organizzazione, la logistica, i livelli di produzione, sempre più alti e che mettono a rischio la qualità del lavoro”. Così Fistel Cisl e UilCom Sicilia, che hanno già chiesto un incontro al Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, e al ministro delle Attività Culturali, Dario Franceschini, lunedì prossimo in città per la cerimonia d’apertura di Palermo Capitale della Cultura 2018. E le organizzazioni sindacali aggiungono: “Tra le priorità anche le nuove norme di ripartizione del Fus, che penalizzeranno tutte quelle aziende meridionali più in difficoltà nel reperire contributi privati. Il Teatro Massimo sino ad oggi non è riuscito a coinvolgere nessuno sponsor nonostante il successo di pubblico e critica. Non può sopportare anche una riduzione della partecipazione statale. Faremo il possibile per scongiurare questa emergenza”.

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Regione, Barone: “Al presidente Musumeci auguriamo buon lavoro e chiediamo subito confronto“

Palermo. “Subito un confronto sulle principali emergenze ereditate dal governo Crocetta”. Questo chiede la Uil Sicilia, guidata da Claudio Barone, al nuovo presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci. “Le riforme proposte negli ultimi anni sono tutte fallite. Migliaia e migliaia di lavoratori oggi si ritrovano in mezzo alla strada, i Fondi europei non sono stati spesi e le infrastrutture nell’isola continuano a mancare. Per non parlare di una macchina burocratica che deve essere riformata. Su questi temi – continua Barone – offriamo massima collaborazione. E’ necessario trovare subito soluzioni vere e non demagogiche. Auguriamo, quindi, al nuovo presidente e alla costituenda squadra di governo buon lavoro”.

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Ex Province, Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl: “Dipendenti ridotti alla disperazione. Politica irresponsabile, subito convocazione”.

Palermo. “Governo regionale e Ars, dopo avere realizzato un pasticcio con l’abolizione delle Province, continuano a operare in un clima di totale irresponsabilità. Bisogna rendere effettivamente disponibili le risorse per pagare gli stipendi ai dipendenti e consentire di svolgere servizi che erano di competenza degli enti. A Siracusa è già scoppiata la protesta ed è assurdo che i lavoratori, senza stipendio da mesi, debbano salire su una gru per difendere i diritti legittimi. Nulla di tutto ciò è all’attenzione della politica regionale sempre più intenzionata ad aggiungere, alla prossima campagna elettorale, l’elezione dei consiglieri provinciali in modo da disporre di qualche migliaio di galoppini in più per fini di partito”. Lo sostengono i segretari Gaetano Agliozzo e Clara Crocè della Fp Cgil, Gigi Caracausi e Paolo Montera della Cisl Fp e Vincenzo Tango e Luca Crimi della Uil Fpl Sicilia, che aggiungono: “E’ l’esempio più deteriore di una politica autoreferenziale che pensa solo a dinamiche di potere, poltrone e, in questo caso, poltroncine. Serve un’immediata convocazione per risolvere l’emergenza, la più grave quella di Siracusa dove ci sono dipendenti ridotti alla disperazione che hanno proclamato lo sciopero della fame, e decidere come rendere disponibili le risorse previste nel bilancio della Regione. Senza risposte concrete siamo pronti a eclatanti manifestazioni di protesta”.

Immagine di autore incerto disponibile su internet-Policy

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Precari, Crimi: “Riforma Madia fa ben sperare ma non in Sicilia, dove la politica è assente e pasticciona”.

Palermo. “Il via libero definitivo è arrivato e la possibilità di mettere finalmente la parola “fine” al precariato, con l’applicazione delle norme contenute nella legge Madia, fa ben sperare i lavoratori della Pubblica amministrazione. In Sicilia, purtroppo, a causa di una politica assente e pasticciona saremo costretti a registrare un ulteriore ritardo”. Lo sostiene Luca Crimi, segretario regionale della Uil Fpl Sicilia, che precisa: “Da tempo chiediamo interventi al Governo regionale per sbloccare le assunzioni negli enti locali ma sino ad oggi siamo stati ignorati. E’ necessario garantire un futuro a questi lavoratori che svolgono servizi essenziali da anni per la comunità. Intanto continueremo a vigilare su quanto è oggi in discussione nel Collegato alla legge di stabilità, strumento che potrebbe dare soluzioni a molti lavoratori”.

Imagine: di autore incerto disponibile su internet-Policy

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Finanziaria-bis, Barone: “Su Riscossione e Cas non si perda tempo, sono misure necessarie”.

“Le due norme, quella che permette di finanziare la fusione tra Cas e Anas e quella che prevede la chiusura di Riscossione Sicilia, sono assolutamente da approvare e necessitano di una corsia preferenziale. Speriamo adesso che l’Ars abbia uno scatto d’orgoglio e voti per prime almeno queste due misure di cui la nostra Isola ha forte bisogno”. Lo sostiene Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, commentando così la manovra della Regione: “L’unificazione di Cas e Anas serve per una corretta gestione degli interventi sulla viabilità. Le nostre autostrade, oggi colabrodo, necessitano di manutenzione e quindi di risorse da spendere in maniera concreta e trasparente. Fondamentale anche la chiusura di Riscossione Sicilia – conclude il leader della Uil – . La specificità siciliana, infatti, non ha dato buona prova di sé e occorre metterci subito in sicurezza”.

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Finanziaria, Barone: “Governo Crocetta e Ars insieme per approvare norme che creino lavoro e sviluppo”.

Palermo. “Adesso è fondamentale recuperare alcune norme saltate, nel corso della caotica approvazione della Finanziaria. Prima fra tutte l’unificazione del consorzio autostrade siciliane con l’Anas che rappresenterebbe un segnale importante per mettere in sicurezza il territorio e la rete viaria, oggi colabrodo, spendendo in maniera utile le risorse Ue”. Lo sostiene Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che aggiunge: “E’ importante sostenere anche il settore dell’Agricoltura finanziando la ricerca. Il governo regionale cerchi il consenso dell’Ars per approvare queste, e altre, norme che creano occupazione e sviluppo. Bisogna anche recuperare risorse con la lotta all’evasione fiscale passando da Riscossione Sicilia al modello nazionale”.

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Finanziaria, Cgil Cisl e Uil Sicilia bocciano le prime misure: “Espressione del caos politico, incapace di risolvere emergenze”.

Palermo. “Abbiamo di fronte una Finanziaria, espressione del caos politico, incapace di affrontare i problemi della Sicilia. Ma c’è ancora tempo per provare a tamponare almeno alcune emergenze”. Cgil, Cisl e Uil guidate da Michele Pagliaro, Mimmo Milazzo e Claudio Barone, bocciano così le misure urgenti votate dall’aula chiedendo subito modifiche alla manovra economica: “E’ saltato il provvedimento che avrebbe dovuto unificare Cas e Anas, senza costi per le casse regionali, che avrebbe consentito investimenti significativi per la rete autostradale, oggi colabrodo. E ancora, lavoro per gli edili e una iniezione di liquidità per l’economia regionale. Per questo chiediamo alla politica di recuperare. Erano previste risorse – continuano i leader sindacali – per attivare il cofinanziamento dei progetti di ricerca in agricoltura. Ma non sappiamo che fine abbiano fatto e così rischiamo di perdere risorse europee che potrebbero qualificare uno dei settori più importanti della nostra economia. Non si interviene sulla povertà dilagante, sui rifiuti, sul riassetto della pubblica amministrazione e a sostegno dei settori produttivi, resta insoluto il problema del precariato. Alcuni articoli, peraltro, sono a rischio impugnativa come l’operazione riguardante il Fondo pensione dei regionali e l’articolo sullo scioglimento degli enti che prevede un impegno limitato da parte della Regione relativamente alle passività degli stessi nei limiti delle poste attive. E infine sono insufficienti i fondi per le ex province, meno della metà del fabbisogno per gli stipendi dei lavoratori. In assenza di garanzie si rischia altra macelleria sociale”.

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Regionali, Borrelli: “Sulla mobilità la Giammanco dichiara il falso. Governo incapace di gestire il personale”.

Palermo. “E’ falso che la difficoltà a spostare i dipendenti regionali dipenda dal fatto che, la maggior parte di loro, lavorino a oltre 50 chilometri da Palermo. Infatti circa 7mila sono in servizio nel capoluogo siciliano mentre l’altra metà è distribuita nelle altre otto province dell’isola”. Lo sostiene Gianni Borrelli, della segreteria della Uil Sicilia, che commenta così l’intervista dell’assessore Lantieri oggi sul Giornale di Sicilia. E Borrelli continua: “L’esigenza di trasferire il personale riguarda anche gli uffici periferici. Clamoroso il caso di Piazza Armerina dove il sito più visitato della regione, Villa del Casale, ha solo 13 custodi in servizio. Ne servirebbero, invece, almeno 40. Al museo di Aidone, nella stessa provincia, lavorano invece 14 custodi per un afflusso turistico quasi inesistente. Il problema, come abbiamo sempre sottolineato, è l’incapacità della Regione di gestire il personale. Non servivano gli atti di interpello così come oggi non serve la norma “obbligatoria” per la mobilità, rivelatasi del tutto inapplicabile. Ripetiamo – continua Borrelli – che la contrattazione è necessaria. Conoscere gli organici dell’uffici, le loro mansioni e gli inquadramenti, ma anche i percorsi formativi è possibile solo coinvolgendo il personale e i loro rappresentanti sindacali. L’assessore Lantieri dichiara di condividere la nostra linea, ecco perché diamo ancora una volta piena disponibilità, nell’ambito della trattativa per il rinnovo contratti, ad affrontare questa emergenza. La Uil non è mai stata contro la redistribuzione del personale”.

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Finanziaria, Barone: “Governo Crocetta smetta di fare campagna elettorale e lavori nell’interesse dei siciliani”.

Palermo “Il governo Crocetta deve smetterla di dedicarsi solo alla campagna elettorale lanciando inutili proclami e vuote promesse. Dovrebbe, al contrario, predisporre atti completi per l’Assemblea regionale e provare a risolvere finalmente le troppe vertenze”. Lo sostiene Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che commenta così l’ennesimo scontro sulla Finanziaria: “Nessuna risposta è stata ancora data a lavoratori, giovani e precari. Solo improvvisazione e demagogia ma nessun fatto concreto da parte del governo regionale nonostante le richieste di questo sindacato di volere affrontare i problemi attraverso un confronto vero”.

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Finanziaria, Barone: “Governo e deputati continuano a giocare. Spettacolo indecoroso“.

Palermo. E’ uno spettacolo indecoroso. Ancora oggi tra Finanziaria, esercizio provvisorio e varie ipotesi di manovra deputati e governo regionale continuano a giocare, senza concludere nulla. A farne le spese, però, sono sempre i lavoratori che vivono già da troppo tempo in una condizione di drammatica emergenza”. Lo sostiene Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che aggiunge: “La politica continua a tenere i siciliani in ostaggio, non dando le risposte necessarie e continuando con uno scaricabarile vergognoso. Chiediamo a governo e assemblea di recuperare quel minimo di dignità e di mettere in sicurezza, ognuno per le proprie competenze, le emergenze che ci sono in nell’Isola”.