PALERMO. “L’Azienda siciliana Trasporti è oramai al collasso e il servizio, in molte città siciliane, rischia un blocco definitivo. Ed è crisi anche per il settore marittimo, dove gli armatori già da troppo tempo sono in attesa di pagamenti. Se dovesse continuare così, già il prossimo anno i collegamenti via mare potrebbero non essere più garantiti”. L’allarme lo lancia Angelo Mattone, della Uil Trasporti, che aggiunge: “Per conoscere la vera realtà economica del comparto chiediamo subito un incontro al governatore Crocetta. E’ necessario continuare a garantire servizi essenziali ai cittadini ma soprattutto un futuro a migliaia di lavoratori”.
Categoria: Trasporti
Fiat, Barone: “Basta tatticismi. E’ urgente siglare accordo con Dr Motors”.
PALERMO. “Si conferma tutta l’urgenza di firmare l’accordo con Dr Motors ed evitare di fare regali a Fiat, che sta tenendo su Termini Imerese un comportamento assolutamente da stigmatizzare”. Lo dice Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, commentando l´annuncio della chiusura della fabbrica. E Barone aggiunge: “Fiat deve assumersi le sue responsabilità e garantire l’accompagnamento alla pensione a tutti quei lavoratori che hanno la possibilità di farlo. Questo non può essere un alibi per non andare alla sigla dell’accordo con Dr Motors. Abbiamo sempre voluto che il rilancio di Termini Imerese restasse nel settore dell’auto, anche per garantire un futuro ai lavoratori dell’Indotto, che sino ad oggi hanno prodotto componenti per automobili. Per questo – conclude il leader della Uil – è importante smetterla con i tatticismi e siglare subito l’accordo”.
Fiat, Barone: “Bene firma protocollo ma sono necessari controlli sui tempi di realizzazione opere”.
PALERMO. “E’ importante la firma del “Protocollo” per la realizzazione delle infrastrutture a Termini Imerese. Grazie a queste opere si rafforzerà, infatti, la prospettiva del rilancio del Polo industriale, dopo l’abbandono di Fiat. Fondamentale è poi la creazione di una grande area interportuale, di cui la Sicilia occidentale ha estremo bisogno”. Lo dice Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che aggiunge: “Sono tutte opere necessarie, soprattutto dopo il via libera della Comunità europea al Corridoio 1 che passerà attraverso la Sicilia. Per questo chiediamo di monitorare i tempi di apertura dei cantieri e la realizzazione di queste infrastrutture”. E il leader della Uil continua: “Sarà un’occasione di lavoro per gli operai del settore edile, oggi in sofferenza, e si potrà inoltre rafforzare il tessuto industriale manifatturiero che ha sofferto della difficoltà di collegamenti. Termini deve continuare a fare auto nell’ex stabilimento Fiat – conclude Barone – e deve consolidare l’indotto, vera criticità, per essere competitivi. Continuiamo a difendere chi oggi rischia il posto ma dobbiamo anche creare nuove occasioni di lavoro produttivo per i giovani”.
Regionali, Barone: “Bene intesa con Governo per arretrati contrattuali. Ma serve l’Aran Sicilia”.
PALERMO. “Abbiamo chiesto, già da tempo e con forza, che ai dipendenti regionali vengano riconosciuti gli adeguamenti contrattuali del 2008/2009. Adeguamenti tra l’altro, già ottenuti dai dipendenti pubblici di tutta Italia”. Lo sostiene Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che aggiunge: “Oggi prendiamo atto, con soddisfazione, che anche il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, la pensi allo stesso modo e che ci sono le condizioni per una buona trattativa che porti a un’intesa con le organizzazioni sindacali. Per questo è fondamentale mantenere un ambito contrattuale come l’Aran Sicilia. Anche perché delegando queste funzioni all’Agenzia nazionale, come qualcuno chiede, sarebbe praticamente impossibile negoziare. Daremmo, inoltre, la possibilità a chi vuole descrivere i dipendenti regionali siciliani, come privilegiati e fannulloni, di fare facile demagogia”. E il leader della Uil conclude: “Lombardo ha riconosciuto che questa immagine è falsa e va respinta. Lo invitiamo, quindi, a non cadere in questa trappola e di affidarsi, migliorandone magari l’efficienza, all’Aran Sicilia”.
Fondi Ue, Barone “Bene Alta velocità ma necessario anche con il Ponte”.
PALERMO. “Oggi la notizia positiva è che Bruxelles continuerà a sostenere il Corridoio 1, includendo la Sicilia. La Comunità europea però non finanzierà il Ponte ma l’Alta velocità Napoli-Palermo. Sappiamo però che per realizzarla, il Ponte sullo Stretto è assolutamente indispensabile. E’ necessario quindi che il governo appronti strumenti finanziari alternativi a quelli fino ad ora previsti per realizzare l’opera”. Lo dice Claudio Barone, segretario generale della Uil, che spiega: “Questo sindacato ha sempre sostenuto l’importanza del Ponte, non solo per il lavoro che potrebbe creare direttamente ma soprattutto perché obbliga a realizzare tutte le altre infrastrutture di collegamento, che altrimenti la Sicilia non vedrebbe mai. Chiediamo al governo regionale e ai parlamentari siciliani – conclude il leader della Uil – di vigilare affinché non ci siano ulteriori “colpi di scena” e che si possa proseguire alla realizzazione di un progetto fondamentale per la nostra Isola e per tutto il Paese”.
Corridoio 1, Barone: “Necessario per lo sviluppo della nostra Isola”.
PALERMO. “La Sicilia non può essere tagliata fuori dal Corridoio 1. Questo significherebbe compromettere qualsiasi possibilità di sviluppo per la nostra Isola e indebolirebbe fortemente la validità dell’asse economico che va dal Mediterraneo e verso l’Europa”. Lo dice Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che aggiunge: “La stessa Malta si riterrebbe fortemente penalizzata dall’esclusione della Sicilia dal progetto, perché ciò renderebbe più difficile e sicuramente antieconomici i collegamenti con la terra ferma. Le infrastrutture, come il Ponte sullo Stretto e il potenziamento della rete stradale ferroviaria, – continua il leader della Uil – comportano investimenti giustificabili solo in previsione dei flussi di traffico legati alla realizzazione del Corridoio 1. Non possiamo permettere un futuro isolamento della Sicilia. Chiediamo quindi che ci sia da parte di tutti uno sforzo più visibile e coerente per la difesa di questo progetto”.
Sciopero Fiat, Comella: “Adesione al 100%”.
Palermo. Seconda giornata di sciopero allo stabilimento Fiat di Termini Imerese. Le tute blu, che ieri avevano anche occupato il municipio, si sono raccolte davanti ai cancelli, a partire dalle 5.30, dando vita a un presidio. “C´e´ un´adesione del 100% – dice Vincenzo Comella della Uilm – e una totale sensibilizzazione dei lavoratori che chiedono certezze sul futuro”. A fine anno il Lingotto andra´ via e ci sono ancora troppi dubbi sui cinque piani di investimenti che potranno garantire a regime 1.500 su circa 2.100 posti di lavoro, con la parte del leone assegnata alla Dr Motor di Isernia, preferita alla De Tomaso di Rossignolo. E stamane intorno alle 8.30 è partito un pullman per Palermo per un sit-in davanti alla Presidenza della Regione. Il governatore Raffaele Lombardo ha gia´ fatto sapere che non ci sara´; ha un appuntamento a Roma, al ministero dello Sviluppo economico, per provare a sciogliere i nodi delle varie vertenze in piedi. “Attenderemo che ci dia una data per il tavolo su Termini”, conclude Comella.
Fiat, a Termini investimento da 119 milioni per l´auto elettrica
ROMA. Un investimento pari a 119 milioni di euro per la produzione e la commercializzazione di auto elettriche, nonché di batterie elettriche, e 910 occupati, a regime, nel 2016. Sono i numeri del progetto della Cape Rev, del finanziere siciliano Simone Cimino – una delle sei società inserite nella short list di Invitalia, advisor del ministero dello Sviluppo economico – per la reindustrializzazione del polo di Termini Imerese, dove la Fiat chiuderà a fine anno. Il piano industriale di Cimino, con il progetto Sunny car ed il partner indiano Mahindra Reva, è stato illustrato ai sindacati nell´incontro al ministero dello Sviluppo economico, l´ultimo di quelli con le aziende selezionate dall´advisor. A questi dovrebbe comunque fare seguito un ulteriore incontro con la Dr Motor, l´azienda automobilistica molisana di Massimo Di Risio che aveva presentato a fine gennaio la sua manifestazione di interesse ma a tempo scaduto, per cui era rimasta fuori dalla short list, in panchina. Il business plan della Dr è all´esame di Invitalia. L´altra società attiva nel settore automotive candidata ad avere un ruolo di primo piano nella nuova Termini é la De Tomaso di Gian Mario Rossignolo (auto di lusso). A questi si affiancano i progetti di Biogen (energia da biomasse), Einsten multimedia (studi e fiction), Lima (protesi ortopediche) e Newcoop (logistica e grande distribuzione). Tornando alla Cape, nel primo anno, ossia nel 2012, dovrebbero occupare 285 persone: 185 nel settore auto, 100 nel settore batterie. Nel complesso, riferiscono i sindacati, dei 910 occupati a regime, 800 potrebbero essere attinte dall´attuale bacino dei lavoratori della fabbrica e dell´indotto Fiat. I sindacati chiedono garanzie per i lavoratori e di accelerare i tempi per la riconversione dell´area siciliana. Il progetto di Cape “pare positivo, anche se legato allo sviluppo di un segmento, delle auto elettriche, promettente, ma ancora agli albori”, commenta il segretario nazionale della Uilm, Eros Panicali. E´ “ben strutturato”, sottolinea il segretario nazionale della Fim, Bruno Vitali. E´ “da valutare: presenta profili interessanti dal punto di vista dello sviluppo e della ricerca e rimane nel settore automotive”, dichiara l´Ugl Metalmeccanici. Il sindacato autonomo Fismic sottolinea la necessità di “salvaguardare lo sviluppo e l´occupazione del territorio”. Il piano di Cimino, invece, “non è chiaro” dal punto di vista finanziario, afferma il coordinatore del settore auto della Fiom, Enzo Masini, facendo riferimento al provvedimento di amministrazione straordinaria che ha colpito la società di gestione di risparmio Cape Natixis e “da solo non é sufficiente” a dare risposte sul fronte occupazionale. “Non vogliamo trovarci a dicembre senza progetti”, dice il leader dei metalmeccanici della Cgil, Maurizio Landini.
Autostrade, Sardo: “No ai pedaggi. Sostegno a chi blocca il provvedimento”.
“Siamo contrari all’introduzione dei pedaggi autostradali in Sicilia”. Lo dice Giovanni Sardo, della Uil, che aggiunge: “Lo stato in cui versano le autostrade è pessimo. Sarebbe necessario per l’Isola ottenere finalmente una rete infrastrutturale viaria e ferroviaria comparabile a quelle delle altre regioni. Per questo – conclude il sindacalista – sosterremo chiunque voglia bloccare questo provvedimento”.