Palermo “Numeri drammatici e assenza di politiche per un rilancio vero del settore edile sono le ragioni che hanno spinto Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil alla protesta nazionale. Siamo al fianco dei lavoratori. In Sicilia la situazione è ancora più tragica, sono oltre 70 mila i disoccupati e si contano 100 mila posti in meno negli ultimi sei anni”. Lo dichiara Francesco De Martino, segretario generale della Feneal Uil Sicilia, che aggiunge: “Burocrazia farraginosa e assenza di lavoro rappresentano i fattori scatenanti della crisi. Serve una riforma nazionale del Codice degli appalti che combatta però il mancato rispetto dei contratti e il lavoro nero”. E De Martino continua: “Troppe aziende che vincono gli appalti non si assumono la responsabilità di svolgere direttamente le attività e di portarle a termine garantendo i lavoratori. Creano, invece, una condizione ingestibile con l’affidamento a terzi, procedure fallimentari, licenziamenti e opere incomplete. A peggiorare la situazione il vertiginoso calo degli investimenti pubblici, la mancanza di un piano strategico per la messa in sicurezza del territorio, l’assenza di un programma manutentivo del sistema viario, dei ponti e dei viadotti. Tutto ciò rende il nostro Paese meno competitivo. Domani al Governo nazionale diremo “Basta con i proclami, è il momento di agire”.