PALERMO. “I 18mila precari degli Enti locali siciliani non possono pagare, come se fosse una loro colpa, il non essere stati stabilizzati. A sbagliare sono stati i Governi nazionali e regionali e i Comuni, che negli anni hanno scelto di lasciarli in questa condizione di precariato. Il risultato è che oggi questi lavoratori non percepiscono lo stipendio da Gennaio e rischiano anche di finire in mezzo alla strada”. Lo sostiene Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che precisa: “Il ritardo del pagamento della Regione nei confronti dei Comuni sta mettendo questi precari in una condizione drammatica. Per questo abbiamo chiesto una convocazione urgentissima al Governo Crocetta. Non possiamo più assistere a questo scarica barile, ognuno deve assumersi le proprie responsabilità e dare risposte certe ai lavoratori”.