“Sulla pelle dei lavoratori non si scherza. Governo e Ars ci convochino immediatamente per trovare una soluzione condivisa e finalmente definitiva alla questione Asu”. A dirlo i segretari regionali di Fp Cgil, Cisl Fp e UilTemp, Gaetano Agliozzo, Paolo Montera e Danilo Borrelli (nella foto), appreso dell’impugnativa dell’articolo 36 della Legge di Stabilità regionale relativa alla “stabilizzazione e fuoriuscita del personale Asu” da parte della Presidenza del Consiglio dei ministri.
“Come era, purtroppo, prevedibile e malgrado i chiarimenti resi con le controdeduzioni ai rilievi del MEF – proseguono – la norma non ha passato il vaglio di Roma. Tutto ciò non è altro che la conseguenza di un rapporto politico-tecnico labile, se non inesistente, tra Governo regionale e Governo nazionale. E questo non è più ammissibile perché ci sono norme, delicate e complesse per il loro contenuto, che vanno accompagnate passo dopo passo fino a poter dispiegare i loro effetti”.
“Adesso – concludono Agliozzo, Montera e Borrelli – occorre rimediare, e al più presto, per chiudere questa terribile pagina di precariato tutto siciliano che interessa 4.571 lavoratori che per 595 euro al mese circa, hanno tenuto in vita uffici, musei, aree archeologiche e che da anni ormai portano avanti, con grande senso di responsabilità, ruoli e mansioni importanti ma che non gli sono riconosciuti. Per questo serve grande coesione e il sostegno di tutte le forze politiche, a livello nazionale e regionale”.