Indietro

Covid, Lionti: “Sulle misure anticovid in Sicilia chiediamo chiarezza, certezza e tempestività“.

“Le lavoratrici e i lavoratori del settore turistico e dell’indotto hanno già pagato. Persino troppo. Loro, come le imprese del comparto, non meritano incognite e approssimazioni sul futuro prossimo delle misure antiCovid in Sicilia. La Regione fermi subito l’altalena su disponibilità ospedaliere e riaperture di reparti dedicati, indispensabili per determinare l’eventuale passaggio in zona gialla. E per favore si chiarisca a tutti, specialmente agli ospiti in arrivo, cosa significa zona gialla!”. È l’appello lanciato dalla segretaria organizzativa della Uil Sicilia, Luisella Lionti, oggi impegnata a Siracusa “dove – sottolinea – abbiamo avuto ulteriore conferma del disagio e dei timori crescenti tra i lavoratori in un settore trainante della nostra economia, di fronte alla ridda di voci su un possibile e imminente ritorno alla zona gialla”. “La precarietà di gran parte degli occupati del comparto turistico rischia di creare già nelle prossime settimane una slavina occupazionale e sociale che la Sicilia non può permettersi”, aggiunge Luisella Lionti. La segretaria organizzativa della Uil Sicilia afferma ancora: “Se vi sono responsabilità sull’impennata di contagi, è necessario che vengano accertate. Ciascuno, però, si assuma le proprie. Alle autorità statali, come recentemente puntualizzato dall’assessore regionale alla Salute, spettano i controlli sanitari in porti e aeroporti. Se insufficienti, è giusto dirlo e indispensabile porre rimedio anche se con colpevole ritardo. La Regione, intanto, faccia la propria parte. Nell’ambito sanitario e della comunicazione istituzionale, innanzitutto”. “Presto e bene – conclude Luisella Lionti – si spieghino le ragioni della persistenza di una vasta area di non vaccinati nella nostra Isola e si individuino, anche nel confronto con le parti sociali, le necessarie soluzioni. Non misure-spot. Rapidamente, inoltre, venga chiarito in che misura potrà effettivamente incidere il piano annunciato dall’assessore Razza, che condividiamo, per far fronte ai ricoveri in regime ordinario e a quelli in terapia intensiva sui quali si basano i nuovi coefficienti di passaggio a zona gialla o peggio. Tutto questo può decidere la sorte della stagione estiva in Sicilia e di migliaia di lavoratori, di centinaia di imprese, che assieme a noi rivendicano soltanto certezza e tempestività nella comune priorità del diritto alla salute e alla vita”.