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Forestali, a Palermo lo sciopero generale

Palermo. “Ci hanno chiesto di aspettare ancora e ancora. Ma il tempo è scaduto. Mentre il presidente si è sempre negato al confronto, qualche esponente del governo Schifani ci domandava perché fare oggi sciopero generale dei forestali. Ha ragione, avremmo dovuto proclamarlo prima. Per reclamare con più forza la riforma che non c’è e per rivendicare il diritto dei siciliani a un efficiente e stabile servizio pubblico di Protezione ambientale, che solo i forestali possono assicurare”. Così, i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Sicilia e Fai, Flai e Uila Sicilia Alfio Mannino, Leonardo La Piana, Luisella Lionti, Adolfo Scotti, Tonino Russo e Nino Marino, stamattina a Palermo in piazza Indipendenza dinanzi la sede della Presidenza della Regione per lo sciopero generale del settore forestale. Presenti numerosi amministratori locali, provenienti da tutta l’Isola. Migliaia di lavoratrici e lavoratori in tutte le nove province hanno aderito alla giornata di mobilitazione. ”Di fronte a Palazzo d’Orleans gli interventi degli esponenti sindacali che sottolineano: “Negli ultimi vent’anni gli effettivi sono scesi da 35mila a 15mila, altri lasceranno il servizio a breve. Molti, troppi, sono i precari a vita. Oltre 13 mila. Stabilizzazione e ricambio generazionale sono doverosi in un comparto che ha una media età di 58 anni, difficilmente conciliabile con la delicatezza di compiti come quello svolto dagli operatori dell’antincendio. Ecco perché sollecitiamo da tempo, con questo e con i precedenti governi regionali, una nuova legge che garantisca una forza di contrasto permanente e professionale a dissesto idrogeologico, siccità, roghi boschivi, deforestazione e desertificazione del territorio”. “Il disegno di legge c’è, abbiamo contribuito a scriverlo – concludono Mannino, La Piana, Lionti, Scotti, Russo e Marino – ma non è mai arrivato in giunta, è stato quindi negato all’esame e al voto dell’assemblea regionale. Così si offende la dignità del lavoro e il diritto alla salvaguardia del territorio. Ecco perché siamo in piazza oggi e ci torneremo ancora, fino a quando la riforma non salterà fuori”.

#ilsindacatodellepersone