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Giornata mondiale per la salute e sicurezza sul lavoro e per le vittime dell’amianto

“Con fabbriche e cantieri fermi per il lockdown sono diminuite in Sicilia le vittime tra i lavoratori e anche le denunce di infortunio e malattie professionali. Nei dati estrapolati dall’Inail, è bene ricordare però che non sono state registrate tutte le vittime di Covid, a partire dagli operatori sanitari”. Così Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia che insieme a Roberto Prestigiacomo, coordinatore del comitato regionale Inail e storico esponente della Uil etnea, interviene in occasione della Giornata mondiale per la salute e sicurezza sul lavoro. Dati alla mano sono due le vittime sul lavoro nei primi due mesi di quest’anno. Dieci i lavoratori che hanno perso la vita, invece, nello stesso periodo dello scorso anno.

“Numeri in calo per la pandemia – ribadiscono Barone e Prestigiacomo – che ha costretto molti a rimanere a casa. Ma adesso non si deve abbassare la guardia. Serve ripartire in sicurezza”.

Per quanto riguarda, invece, le malattie professionali, per la maggior parte legate al sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo, sono 178 le denunce scattate tra gennaio e febbraio. Sono più uomini delle province di Palermo, Catania e Messina. Il settore più colpito è quello dell’Industria e Servizi. Infine gli infortuni. Nei primi due mesi sono stati 3.569. A denunciare più uomini dai 45 ai 60 anni nelle province di Palermo, Catania e Messina.