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Petrolchimico, assemblea dei lavoratori a Priolo

La riunione è stata convocata per discutere della giornata di mobilitazione decisa per venerdì 18, quando la Uil sarà presente con un presidio dinanzi alla sede del Ministero dello Sviluppo Economico a Roma dov’è stato convocato dal ministro Adolfo Urso un confronto con le parti sociali sul futuro di Lukoil, dell’area industriale siracusana e dell’intero sistema socio-economico isolano.

Aprirà i lavori la segretaria generale della Uil siciliana Luisella Lionti. Interverrà il segretario generale della Uiltec Sicilia, Peppe Di Natale, assieme ai segretari territoriali di Uiltec, Feneal, Uilm, Uiltucs e UilTrasporti Sebastiano Accolla, Saveria Corallo, Giorgio Miozzi, Anna Floridia e Silvio Balsamo. Concluderà il segretario nazionale della Uiltec, Andrea Bottaro.

“Per noi, la vertenza Lukoil e le prospettive del polo petrolchimico siracusano sono vitali. Da esse dipendono la sopravvivenza occupazionale e sociale non solo di una provincia, ma dell’intera regione. Lo abbiamo sempre affermato, abbiamo sempre agito di conseguenza. E continueremo a farlo con determinazione e senso di responsabilità, modulando ogni strumento di proposta e di protesta in funzione dell’interesse esclusivo dei lavoratori, delle loro famiglie e di tutte le comunità coinvolte. Non escludiamo in futuro il ricorso allo sciopero generale, come soluzione estrema, ma riteniamo che attualmente siano più utili altre forme di mobilitazione in considerazione della convocazione delle parti sociali disposta dal ministro dello Sviluppo economico per venerdì 18”.
Lo afferma la segretaria generale della Uil Sicilia, Luisella Lionti, insieme con i segretari generali siracusani delle organizzazioni di categoria Uiltec, Uilm, Feneal, Uiltucs e Uiltrasporti Seby Accolla, Giorgio Miozzi, Severina Corallo, Anna Floridia e Silvio Balsamo. Gli esponenti sindacali aggiungono: “Rispettiamo la decisione delle strutture territoriali di Cgil e Cisl che, pur sapendo del nostro invito a tenere in debita considerazione la novità rappresentata dalla convocazione in sede ministeriale, hanno scelto di confermare lo sciopero del settore industria per il 18 con corteo a Siracusa. Noi non siamo d’accordo e ribadiamo per quel giorno, nel corso della riunione, la necessità di un presidio dinanzi al Ministero in modo da far sentire e vedere la presenza dei veri protagonisti: i lavoratori di Lukoil e del petrolchimico siracusano. Questa è una vertenza di rilievo nazionale. Merita, quindi, di oltrepassare i confini territoriali e raggiungere i luoghi delle istituzioni politiche perché a esse spetta offrire soluzioni concrete e immediate rispondendo anche alle nostre richieste di intervento della Sace e di nazionalizzazione”.
“Il sindacato siracusano – concludono Lionti, Accolla, Miozzi, Corallo, Floridia e Balsamo – ha sempre condotto battaglie importanti in difesa dell’area industriale nel segno dell’unità e dell’autonomia, orgoglioso della propria storia. Della propria identità. Non ci convince, quindi, che Cgil e Cisl chiedano il coinvolgimento delle controparti datoriali. Auspichiamo, allora, un ripensamento di Cgil e Cisl mentre annunciamo per il 18 un presidio di fronte al Ministero dello Sviluppo in attesa di conoscere gli esiti del confronto, a seguito del quale decideremo come proseguire con le iniziative che auspichiamo possano essere unitarie. Per tutelare il diritto al presente e al futuro delle persone e del territorio”.

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Esplosione per fuga di gas in fabbrica a Palermo

👉 “Ci risiamo, ancora una volta torniamo a parlare di incidenti sui posti di lavoro. E’ una strage continua, un’emergenza nazionale”. Lo afferma Luisella Lionti, segretaria generale della Uil Sicilia e Area Vasta, che esprime la propria vicinanza e si stringe alle famiglie degli operai gravemente feriti, ieri a causa dell’esplosione nella fabbrica di biscotti di Palermo. E Lionti aggiunge: “In attesa di capire le cause dell’incidente ribadiamo che lavorare in posti sicuri è un diritto. Non si può uscire da casa e scegliere tra la vita e la morte. Ecco perché servono più controlli, più ispettori e una educazione alla sicurezza per tutti i lavoratori. La nostra organizzazione, con il suo leader Pierpaolo Bombardieri, ha lanciato la campagna Zero morti sul lavoro per rivendicare proprio sicurezza e formazione”.

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Comune di Palermo, Cgil Cisl e Uil incontrano il sindaco Lagalla

👉Si è svolto oggi a palazzo Palagonia l’incontro tra Cgil, Cisl, Uil e l’amministrazione comunale di Palermo. Erano presenti al tavolo, oltre al sindaco Roberto Lagalla, il capo di gabinetto Sergio Pollicita e l’assessore Dario Falzone. Un incontro “utile e allo stesso tempo molto franco e diretto”, che ha consentito di far emergere anche i punti di vista diversi e di avviare un confronto sui problemi cruciali della città così come sulle questioni strategiche poste dalle organizzazioni sindacali a partire da piano di riequilibrio e bilancio comunale, aziende partecipate, emergenze sociali, infrastrutture e Pnrr.

👉Cgil Cisl Uil sono partiti dalla necessità di condividere il metodo del confronto e del dialogo con l’amministrazione comunale e hanno chiesto di poter affrontare i singoli temi con incontri e tavoli specifici, coinvolgendo le federazioni sulle singole questioni. “Occorre avere una visione che rimette al centro i bisogni delle persone e allo stesso tempo occorre dare risposte ai tanti problemi che assillano la città di Palermo, l’area metropolitana e la provincia, attraverso un percorso di partecipazione dei portatori di interesse e di condivisione degli obiettivi – dichiara la delegazione composta dal segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo e dal segretario Cgil Palermo Francesco Piastra, dal segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana e dal segretario organizzativo Cisl Palermo Trapani Federica Badami, dai segretari della Uil Sicilia e Area Vasta, Ignazio Baudo e Giuseppe Raimondi.

👉”Quelle che abbiamo posto sono le questioni che riteniamo fondamentali e che riguardano gli interessi generali delle persone, delle lavoratrici e dei lavoratori ma anche dei disoccupati, di chi l’occupazione l’ha persa e di chi la cerca, così come delle pensionate, dei pensionati, delle donne e dei giovani, ovvero delle persone, italiani o stranieri, residenti o migranti che il sindacato vuole continuare a rappresentare”, hanno aggiunto per la Cgil Ridulfo e Piastra, per la Cisl La Piana e Badami e per la Uil Baudo e Raimondi.

👉L’impegno preso con il sindaco da Cgil, Cisl, Uil è “lavorare alla valorizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori dipendenti del Comune, così come dipendenti delle aziende partecipate, per una gestione ordinata e ordinaria dei servizi ai cittadini”. Il sindaco ha ribadito ai sindacati l’impegno per una riorganizzazione della macchina comunale e dei processi aziendali, che tenga conto dei processi di informatizzazione e di digitalizzazione.

👉“Per questo – aggiungono i segretari di Cgil, Cisl, Uil – abbiamo ribadito la necessità di valorizzare i processi di crescita delle aziende partecipate, con la ferma determinazione di garantire la gestione pubblica del servizio, pur ritenendo interessante l’approccio dell’amministrazione sull’intento di valutare la tenuta economico-funzionale dei contratti di servizio delle partecipate per garantire efficacia ed efficienza dei servizi a favore delle cittadini e dei cittadini”. Tra i temi affrontati anche la questione relativa alle infrastrutture e al Pnrr, per i quali Cgil Cisl Uil hanno chiesto di attivare una cabina di regia per valutare l’impatto complessivo dei potenziali progetti sulla città.

👉”Abbiamo anche chiesto in che modo l’amministrazione comunale voglia procedere al decentramento amministrativo tanto annunciato durante la campagna elettorale e che al momento non ha prodotto azioni concrete che potrebbero impattare sulla vita dei cittadini nelle periferie. In sintesi un grande cantiere aperto dove ciascuno deve svolgere la propria parte”. Cgil Cisl Uil hanno cosi “dichiarato la propria disponibilità a svolgere un ruolo attivo nel rilancio della città che purtroppo si trova agli ultimi posti delle classifiche sulla qualità della vita”.

👉Nella foto Piastra, Baudo, Raimondi, Ridulfo, La Piana, Badami

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Ars, Lionti: “Buon lavoro al nuovo presidente Galvagno”.

Palermo. “A nome della Uil Sicilia, auguriamo un buon lavoro al nuovo presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, e alla XVIII legislatura della Regione”. Così la stessa segretaria generale, Luisella Lionti, che subito dopo l’elezione ha elencato le principali sfide del sindacato: “Dalle infrastrutture al welfare, dalla sanità di prossimità ai rifiuti senza dimenticare investimenti, macchina amministrativa, Pnrr e sicurezza del lavoro. Tutti temi cruciali, in un momento particolarmente critico per famiglie e lavoratori, per le quali passa il futuro della nostra isola. Adesso iniziamo subito un confronto che metta al centro le innumerevoli emergenze siciliane”.

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Caro bollette: Cgil e Uil, in piazza per rivendicare misure per far fronte all’emergenza e provvedimenti strutturali

Palermo. “C’è una Sicilia in profonda sofferenza, fatta da lavoratori e pensionati che non arrivano a fine mese per l’erosione del potere d’acquisto di stipendi e pensioni, per i rincari sulle bollette. Noi siamo oggi in piazza per rivendicare provvedimenti per affrontare l’emergenza ma anche politiche economiche strutturali per lo sviluppo”. Così i segretari generali di Cgil e Uil Sicilia Alfio Mannino e Luisella Lionti ai margini del corteo che ha visto sfilare insieme oggi per le vie del centro di Palermo associazioni imprenditoriali e i sindacati Cgil e Uil per chiedere interventi contro il caro- bollette. I rappresentanti dell’ampio cartello organizzatore dopo la manifestazione sono stati ricevuti dal Presidente della Regione e dal Prefetto. “Mettere un tetto ai costi di gas ed energia elettrica, intervenire sul cuneo fiscale per un maggiore potere d’acquisto di stipendi e pensioni”: sono queste le priorità indicate da Mannino e Lionti. “Servono tuttavia anche nuove politiche dell’energia e dell’industria- hanno aggiunto- con investimenti sulle nuove filiere produttive”. Un piano simile prevede ovviamente dei costi, per fare fronte ai quali Cgil e Uil indicano la strada della “tassazione degli extra profitti”, ma anche “scelte selettive per i fondi strutturali, argomento – hanno sottolineato Mannino e Lionti durante l’incontro col presidente della Regione Renato Schifani- che chiama in causa la Regione e la sua volontà di effettuarle”. Mannino e Lionti hanno sottolineato anche “la necessità di utilizzare tutti i residui della vecchia programmazione”. “La delicata fase che viviamo- hanno rilevato- rende necessario l’avvio immediato del confronto”. I segretari di Cgil e Uil sono tornati a sottolineare l’impegno delle loro organizzazioni per la pace. “Una guerra insensata- hanno detto- sta producendo devastazione e dolore e nuove povertà. Agli effetti della pandemia stanno seguendo quelli di questo conflitto che chiediamo cessi subito con l’apertura dei negoziati di pace”.
2022 dac bc

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Stop al Caro-energia

Il tempo delle attese è terminato. Gli imprenditori, i lavoratori e anche le famiglie sono pronti a scendere in piazza. Lo faranno lunedì 7 novembre a Palermo per dare voce al disagio generalizzato che investe l’isola. “Diamo luce alla Sicilia. Stop al caro energia” è il claim della manifestazione che vedrà radunare tutti in piazza Croci da cui prenderà un corteo che arriverà sino in piazza Verdi, dinanzi al Teatro Massimo. La protesta è stata indetta da Adoc Sicilia, Ance Sicilia, Casartigiani Sicilia, Cia Sicilia, Claai Sicilia, Cna Sicilia, Confagricoltura Sicilia, Confartigianato Sicilia, Confcommercio Sicilia, Confcooperative Sicilia, Confesercenti Sicilia, Confindustria Sicilia, Copagri Sicilia, Legacoop Sicilia, Movimento Terra è Vita, Cgil Sicilia, Uil Sicilia, UniCoop. Quindi quasi tutte le associazioni datoriali di categoria e sindacali dei lavoratori che, ogni giorno che passa, prendono atto della situazione di costante difficoltà con cui bisogna fare i conti per cercare di portare avanti le attività produttive, anche al fine di garantire occupazione, per riuscire ad arrivare alla fine del mese senza dovere scegliere tra necessità primarie. Tante, troppe le famiglie, i lavoratori e i pensionati, che non riescono più a fra fronte ai costi energetici ormai alle stelle e fuori controllo, pochi e non strutturali gli interventi sin qui messi in campo dal governo al fine di porre un argine ai rincari galoppanti, alla speculazione e ai processi inflattivi. Al termine della manifestazione, un’articolata piattaforma rivendicativa frutto di concertazione tra le sigle che stanno animando questo momento di protesta, sarà consegnata al prefetto di Palermo e al presidente della Regione e, per tramite di entrambi, al Governo nazionale. Perché c’è la necessità di fare sentire la voce del disagio? Secondo un’analisi comparativa realizzata da Nomisma Energia, confrontando la spesa teorica annuale delle bollette elettriche del mercato libero delle imprese di vari comparti operanti in Sicilia con quelle pagate dalle medesime tipologie di imprese in Francia e Spagna, emerge che l’isola, che aveva già il triste primato, così come il resto d’Italia, di avere i prezzi di elettricità e gas più alti d’Europa, con l’ultima crisi vede non solo ribadita questa debolezza, ma addirittura peggiorata. Tutte le categorie economiche, infatti, pagano in Italia, a parità di consumi e di potenza impegnata, una bolletta elettrica notevolmente più elevata: la spesa elettrica risulta essere mediamente superiore del 27% rispetto alle imprese spagnole e addirittura di quasi il 70% rispetto a quelle francesi. Caro bollette e inflazione stanno impoverendo sempre di più i lavoratori, i pensionati, le famiglie, riducendo il potere d’acquisto e i consumi e facendo crescere dunque il disagio sociale. E’ una manifestazione che vuole lasciare il segno ma che, soprattutto, intende ottenere risposte puntuali e precise per fare ripartire l’economia che, altrimenti, rischia, anche dopo l’emergenza sanitaria, di affossarsi definitivamente. Un rischio estremamente grave che rappresenterebbe l’ulteriore stoccata ad un sistema economico e sociale già gravemente segnato dagli effetti della pandemia e dalla crisi economica conseguente che ha mortificato i redditi di famiglie, lavoratori, pensionati e messo in ginocchio le attività produttive. Respingiamo la logica degli interventi tampone e chiediamo soluzioni strutturali capaci di ristabilire parametri e regole certe in un mercato energetico oggi drogato.

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Adoc e Uniat della Uil Sicilia, cambio ai vertici.

Cambio della guardia ai vertici di Adoc e Uniat, le associazioni della Uil Sicilia e Area Vasta, guidata da Luisella Lionti, che si occupano degli interessi dei consumatori e degli inquilini.

L’avvocato del Foro di Palermo, Raffaele Tango di 44 anni, guiderà l’associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori. E’ sposato e padre di due figli: “Porterò le mie idee e i miei valori per proseguire il buon lavoro fatto sino ad oggi. L’obiettivo è quello di fare crescere quest’associazione garantendo i diritti dei consumatori”.

Alla guida dell’Uniat arriva Giuseppe Piampiano, 54 anni, già dottore agronomo e dipendente dell’ex Provincia di Palermo. Sposato e padre di una figlia, da dieci anni è nella Uil Fpl e oggi ricopre l’incarico di coordinatore delle rsu della Città Metropolitana: “Il momento è davvero difficile per molte famiglie, mi impegnerò sempre nell’interesse di tutti gli inquilini portando il mio bagaglio di esperienza”.

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Sas, tutti i lavoratori passano a full time

Palermo. Sottoscritto l’accordo per il passaggio da part time a full time per tutti i lavoratori in servizio presso la Sas. “Un traguardo storico da sempre sostenuto dalla Uil che, oltre a dare pari dignità lavorativa ai lavoratori, risolverà non pochi problemi organizzativi e gestionali per la Regione siciliana”. Lo affermano la segretaria della Uil Sicilia e Area vasta, Luisella Lionti, insieme a Toto Sampino, segretario generale della Uil Fpl Sicilia, e Gianni Borrelli, responsabile regionale Sas della Uil Fpl. I lavoratori interessati al provvedimento sono 200 custodi dei beni culturali e 130 tra funzionari e istruttori in servizio lavorano presso le strutture della Regione. “In questo modo – aggiungono i sindacalisti – si eviterà di chiudere per carenza di personale i nostri siti culturali e i musei a partire dal periodo natalizio e ad incrementare la forza lavoro presso gli uffici della Regione per smaltire e velocizzare l’iter per il Pnrr”.

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Salute e sicurezza sul lavoro, Cgil Cisl e Uil si mobilitano.

Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro sono tutt’oggi un nervo scoperto in Sicilia. Gli infortuni denunciati all’Inail nel 2022, da gennaio ad agosto, sono stati 23.605 contro i 15.165 dello stesso periodo dell’anno precedente, registrando una crescita del 55.6%. I morti sul lavoro sono stati 44 contro i 38 del 2021. Anche in Sicilia dunque, come nel resto del Paese, Cgil, Cisl e Uil si mobilitano. Per il 21 ottobre è in programma un flash mob, alle 11 nella centrale piazza Politeama di Palermo, preceduto da un fitto calendario di assemblee e incontri nei luoghi di lavoro delle principali città dell’Isola. L’indomani, il 22 ottobre, a Roma la manifestazione nazionale indetta dalle tre sigle. Scopo è tenere accesi i riflettori sul problema, in vista anche della formazione dei nuovi governi, quello nazionale e quello regionale ai quali i sindacati sollecitano risposte immediate. In generale nel Paese, dall’inizio del 2022 muoiono sul lavoro in media tre persone al giorno e sono state presentate da gennaio ad agosto 484.561 denunce di infortuni. La componente femminile ha segnato un + 63,4%, quella maschile un +24,9%, la fascia di età maggiormente coinvolta è quella tra i 40 e i 59 anni. Nel Sud la crescita degli infortuni è stata complessivamente del 53,5%. Sull’argomento i sindacati hanno lanciato un manifesto in sette punti. In Sicilia la mobilitazione sarà anche l’occasione per sollecitare il neo-governo regionale a far presto con l’attuazione del protocollo firmato ad agosto tra Regione e Ispettorato nazionale del Lavoro, “per il contrasto – vi si legge – all’illegalità del lavoro anche sotto il profilo previdenziale, assicurativo e della sicurezza”. L’intesa dovrebbe condurre al potenziamento della rete degli ispettori nell’Isola, al momento appena 63. “I controlli capillari- sostengono Cgil, Cisl e Uil regionali- possono fungere da deterrenza e fare venire alla luce le situazioni di irregolarità e di mancato rispetto della normativa sul lavoro e sulla sicurezza, per garantire i diritti dei lavoratori e la piena dignità sul lavoro”.
Quanto alle richieste elencate nel manifesto, Cgil Cisl e Uil sostengono che tutti i finanziamenti alle imprese, pubbliche e private, devono essere condizionati a investimenti aziendali per la salute e la sicurezza. Che tutti gli appalti, pubblici e privati, devono essere subordinati all’applicazione dei contratti collettivi di lavoro. E che alle imprese vincitrici di appalti deve essere richiesto un programma di qualificazione su questi temi, “anche secondo il modello della patente a punti”. Ancora, che i lavoratori siano obbligati a frequentare corsi di formazione e addestramento. E idem i datori di lavoro “quale requisito” per l’attività di impresa. Il rafforzamento dei controlli e del coordinamento tra gli enti preposti: Ispettorato del Lavoro, Asp, Inail e Inps. E che questi istituti collaborino regolarmente con le parti sociali. I sindacati sollecitano, inoltre, il via a tavoli di confronto a tutti i livelli tra istituzioni, sindacati e imprese. E l’inserimento della materia “salute e sicurezza sul lavoro” nei programmi scolastici. Affinché, sottolineano, “il rispetto della vita di chi lavora entri nei programmi educativi e sia sempre, non solo valore da dichiarare. Anche concreta e puntuale pratica quotidiana”.
2022 dac/ug/bc

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Congresso della Uil, Lionti: “Voglio portare il dolore di tutte le donne siciliane”.

 Questo è uno dei passaggi più significativi dell’intervento della segretaria generale della Uil Sicilia Luisella Lionti, stamattina a Bologna nella seconda giornata di congresso nazionale dell’organizzazione guidata da Pierpaolo Bombardieri. Dal podio dell’evento sindacale, Luisella Lionti ha parlato di Sanità in Sicilia: “Dobbiamo fare tesoro dell’esperienza Covid, non possiamo continuare a ignorare la drammatica situazione che vive il personale. È per questo che chiediamo con forza la riqualificazione, stabilizzazioni e assunzioni di nuovo personale. Noi, inoltre, rivendichiamo da sempre investimenti sulla medicina territoriale, coinvolgendo anche i medici di famiglia. È indispensabile un piano sanitario che tenga in considerazione l’età media della popolazione e, tra le altre, le esigenze di un milione di anziani”.

 La segretaria regionale s’è lungamente soffermata sulle emergenze occupazionali: “Sono tante le persone che hanno perso il posto di lavoro. E questo avviene in una Sicilia dove ricollocarsi a 50 anni è impossibile, non da ora ma da sempre. La Uil contrasta lavoro nero e caporalato, i nuovi schiavi, gli invisibili. Non ci stancheremo mai di pretendere lavoro vero, di qualità, dignitoso, sicuro e soprattutto stabile che dia concretezza alla voglia di futuro dei nostri giovani. Partire deve essere una scelta, non l’unica alternativa!”.

 “Non possiamo – ha aggiunto Luisella Lionti – parlare di sviluppo senza lavoro, e non possiamo parlare di lavoro senza investimenti. È da anni che non si investe sull’industria siciliana. Continuiamo ad assistere a un inaccettabile processo di desertificazione, sul modello di Termini Imerese. Per questo, difenderemo con forza le realtà produttive siciliane a cominciare dai petrolchimici di Priolo, Milazzo e Gela. Migliaia di lavoratori dal futuro incerto, in attesa di un confronto su progetti concreti di riconversione industriale. A proposito. Transizione energetica ed ecologica sono i due pilastri del Recovery Plan, ma il Piano di ripresa e resilienza ignora i nostri poli petrolchimici e le loro prospettive di riconversione. È assurdo. Non si tratta solo di salvare oltre 10 mila posti di lavoro, ma di affrontare seriamente il drammatico problema del fabbisogno energetico del Paese”.

 La segretaria generale della Uil siciliana, che ha sottolineato con orgoglio come il “Sindacato delle Persone” goda di ottima salute nell’ Isola con l’aumento di iscritti, di rappresentanti Rsu e di attività negli uffici di servizio, s’è anche soffermata su luci e ombre della “Etna Valley” catanese: “Dopo il mancato investimento Intel, dovuto a colpe della Regione incapace di reperire le aree e puntualmente in ritardo sulle Zes, si vede ora una possibilità di rilancio grazie al progetto di StMicroelectronics, finanziato dal Pnrr che aumenterà gli occupati nel sito da 4600 a 5300. Una buona notizia ogni tanto ci vuole!”. Infine, l’appello “a rilanciare le attività produttive intervenendo con progetti di riqualificazione dei porti, mettendo a sistema gli aeroporti e in generale agendo finalmente sul nodo infrastrutturale. Che è un nodo dolente”.