Palermo. “La povertà incalza così come il divario tra Nord e Sud, che resta preoccupante. Colpa prima della pandemia poi della guerra e, infine, del caro bolletta che ha messo in crisi le famiglie. A peggiorare la situazione la mancanza di lavoro. Il reddito di cittadinanza è stato una misura importante che ha aiutato i siciliani in un momento particolarmente difficile ma di certo non è l’unica misura valida. È uno strumento che oggi va accompagnato ad investimenti seri sull’occupazione. I siciliani chiedono lavoro vero e non assistenzialismo. Quindi, è a questo che deve lavorare la nuova classe politica”. La segretaria della Uil Sicilia, Luisella Lionti commenta così il rapporto della Svimez, l’associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno. E aggiunge: “E’ necessario ripensare a delle vere politiche attive del lavoro. E creare una sinergia tra aziende e scuole per formare i giovani con qualifiche che servono. Poi sbloccare i concorsi. Non possiamo parlare di sviluppo senza lavoro, e non possiamo parlare di lavoro senza investimenti, che nella nostra isola mancano ormai da troppo tempo”.