PALERMO, 28 GENNAIO 2015. Iniziative nei luoghi di lavoro della Regione già dai prossimi giorni con “iniziative eclatanti da parte dei dirigenti sindacali”, una grande manifestazione regionale il 27 febbraio e la proclamazione dello sciopero generale per il 20 marzo. A deciderlo è stato questa mattina, l’attivo unitario di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl davanti a una sala stracolma di lavoratori. “Il pubblico impiego è sotto attacco”, hanno detto Michele Palazzotto e Enzo Abbinanti (Fp Cgil), Luigi Caracausi e Paolo Montera (Cisl Fp), Gianni Borrelli e Luca Crimi (Uil Fpl – pubblico impiego). “Tutti i tentativi di confronto con il governo regionale sono falliti miseramente e dei piani dell’esecutivo previsti in finanziaria e che colpiscono la categoria, abbiamo saputo solo dalla stampa”. Nessuna risposta è poi arrivata alla piattaforma proposta dalle organizzazioni e che prevedeva tra l’altro la fine dello spoil system sfrenato “che invece in Finanziaria viene amplificato”, riordino della dirigenza e stop al ricorso degli esterni, definizione chiara delle dotazioni organiche. Così i sindacalisti annunciano una nuova stagione di lotta: “Sarà un inverno ‘caldissimo’. Siamo pronti a bloccare gli uffici. Basta con le chiacchiere – dicono – Servono azioni determinate e determinanti. Negli ultimi due anni il governo Crocetta ha pensato solo a cambiare assessori e dirigenti bloccando la macchina regionale e lo sviluppo dell’Isola”. Insomma, continuano: “La spending review non può essere caricata sulle spalle dei lavoratori lasciando intatti privilegi e sprechi e, anzi, trasformando gli uffici di gabinetto in veri e propri dipartimenti”. Nel mirino delle sigle sindacali, le norme contenute nella finanziaria: prepensionamenti, tagli al salario accessorio, riduzione dell’organico, blocco dei contratti e del turn over.