PALERMO. “Lo sciopero nazionale di venerdì è necessario per cambiare una Legge di Stabilità assolutamente pessima. Restano, infatti, troppe le tasse per le famiglie e le aziende continuano a chiudere e licenziare. La recessione non si è arrestata e il Paese è sempre più povero. Serve, quindi, un segnale di forte cambiamento per rimettere in moto la nostra economia”. Lo sostiene Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, che aggiunge: “Il blocco del rinnovo dei contratti e del turn over della Pubblica Amministrazione è una misura ingiusta e grave, assunta perché non si vogliono eliminare – così come chiede da tempo questo sindacato – sprechi, inefficienza e corruzione. E chiediamo, ancora una volta, al ministro siciliano D’Alia di uscire dall’ignavia e di dare risposte concrete agli oltre ventimila precari degli Enti locali che a Dicembre saranno licenziati. Proprio a loro chiediamo di mobilitarsi per dare un segnale forte al Governo nazionale. Rimane incomprensibile la posizione della Cisl Sicilia – conclude il leader della Uil -, che pur aderendo alla sciopero nazionale non partecipa alle manifestazioni nell’Isola creando solo confusione”.