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Siracusa, riaperto il dialogo con Confindustria

I segretari generali di Uiltec, FenealUil e Uilm, rispettivamente Saveria Corallo, Andrea Bottaro, e Santo Genovese (nella foto), riunitisi per una valutazione dell’attuale momento vissuto dall’area industriale siracusana, accolgono con positività quanto affermato dal Presidente di Confindustria Siracusa, Diego Bivona, in merito alla ripresa di un confronto proficuo con le organizzazioni sindacali.

Ricordiamo che la stessa Confindustria aveva indicato con una lettera la scelta di chiamarsi fuori dal confronto sul tavolo degli appalti, dopo il passo indietro del Prefetto, così com’è necessario ricordare che la presa di posizione di Isab (l’associato più grande di Confindustria Siracusa) che ha fatto pressioni sul governo attraverso l’ambasciatore russo, in piena trattativa sugli appalti, non agevola certamente il confronto con il sindacato. In merito alla questione dell’ordinanza prefettizia che vieta gli assembramenti in caso di scioperi nelle aree della zona industriale, Uiltec, FenealUil e Uilm condividono la necessità di abbassare i toni e tornare rapidamente ad un confronto, occorre misurare le reali intenzioni di Confindustria in merito alla volontà di chiudere l’accordo sugli appalti e mettere fine ad una polemica che non migliora la condizione drammatica dei lavoratori dell’area industriale siracusana. Sulla “questione industriale” era già intervenuto pochi giorni fa anche il segretario generale della Uil Sicilia, Claudio Barone, sottolineando che “questa situazione presenta gravi criticità.

In particolare per i ritardi degli stipendi o le mancate garanzie per i lavoratori nei cambi appalto integrati come quelli della Lukoil. Dunque la Uil è contraria a esporre conflitti di qualunque sorta ma non si può pensare che tali problemi possano essere soffocati senza offrire una soluzione adeguata. Per questo continuiamo a ribadire alle parti sociali e nel massimo rispetto delle istituzioni, di contribuire a procedere e concertare soluzioni ai problemi reali ed evitare strumentalizzazioni di qualunque sorta”. Le categorie dei “chimici, edili e meccanici” della UIL chiedono un confronto al settore industria unitario di Cgil, Cisl e Uil per ritrovare un percorso unitario che porti alla risoluzione delle problematiche dei lavoratori dell’indotto, l’unica strada è quella di tornare al tavolo sugli appalti e verificare se Confindustria Siracusa ha realmente la volontà di affrontare e risolvere i problemi.